"Il nostro obiettivo è quello di salvarci. Non amo sbilanciarmi e fare pronostici a lungo termine, mi piace lavorare giorno dopo giorno al 100%". Queste le dichiarazioni di Giuseppe Scaffidi, preparatore dei portieri della Tiger Brolo, compagine che milita nel Girone I del campionato nazionale di Serie D.

Grande professionista e appassionato di calcio: "Il mondo del calcio mi ha dato la fortuna di incontrare sulla mia strada persone straordinarie, le quali mi hanno regalato tanto non solo dal punto di vista professionale ma anche a livello umano, rafforzando in me valori importanti della vita in cui credo fortemente e che mi permettono giorno dopo giorno di dare sempre il massimo e di essere sempre ciò che sono. Il mio impegno e la mia speranza oltre alla professionalità è quello di riuscire a regalare a coloro che hanno deciso di darmi fiducia e credere in me, gli stessi identici valori".

Sugli inizi di carriera: "Da giovane giocavo come portiere. Dopo, un infortunio mi ha costretto ad abbandonare il calcio giocato ma, amando molto questo sport, ho deciso di collaborare immediatamente con la mia squadra, provando come preparatore. Col tempo ho capito che creare e sviluppare lavoro per qualcun altro mi piaceva come se non più che stare tra i pali. Quindi ho cominciato a studiare, ad aggiornarmi anno dopo anno per cercare di migliorare le mie qualità e svolgere al meglio questo ruolo che non è per niente semplice e che è sempre in continua evoluzione".

Oltre ad allenare gli estremi difensori della prima squadra giallo-nera, Giuseppe Scaffidi ha anche una piccola “accademia” per portieri. Quali sono gli obiettivi di questa scuola? "Nella mia carriera, fortunatamente, ho potuto lavorare con il settore giovanile - dichiara ScaffidiIn queste esperienze ho capito come diversificare il lavoro con i più giovani. Con i portieri già formati si affinano delle caratteristiche già sviluppate nell’atleta. Allenando i più giovani, invece, si può plasmare e lavorare di più sui fondamentali, sui gesti tecnici e già dai 10-12 anni si può incidere anche sulla personalità dell’atleta in formazione. Io credo molto nella programmazione del lavoro. I giovani hanno bisogno di una guida decisa per camminare su una strada ben definita. Improvvisare potrebbe anche significare bruciare del potenziale che potrebbe rimanere inespresso, non solo tecnicamente ma anche dal punto di vista fisico, poiché nel periodo dello sviluppo gli atleti hanno bisogno di allenamenti speicifici per quel determinato momento della loro vita. Purtroppo le società di calcio, oggi hanno ancora lacune in materia, o semplicemente non possiedono mezzi o volontà per investire in questo tipo di progetto di sviluppo. Con l’accademia spero di poter portare avanti questo tipo di lavoro non solo direttamente ma anche tramite collaborazioni con colleghi che potrebbero crederci e sposare l’iniziativa".

Sul futuro: "Intanto, il mio pensiero attuale è rivolto alla salvezza della Tiger Brolo. Il campionato di Serie D è molto impegnativo. Con i tre portieri con cui lavoro attualmente diamo sempre il massimo affinché la squadra sia sempre consapevole di avere le spalle coperte. A livello di programmazione, sarò promotore e referente provinciale dell’Apport, Associazione Italiana Preparatori Portieri, di cui sono socio ormai da parecchi anni. L’intento dell’associazione è quello di valorizzare un ruolo fino a poco tempo fa bistrattato, avendo ottenuto nel corso degli anni prima il riconoscimento di questa figura tramite abilitazione post corsi federali per i preparatori professionisti e da quest’anno anche per i preparatori di settore giovanile e squadre dilettantistiche. Per questo mi sto impegnando in prima persona per cercare di invogliare più colleghi possibile ad abbracciare questo progetto, col fine di arrivare ad una crescita collettiva del ruolo".

Sezione: Serie D / Data: Gio 20 novembre 2014 alle 19:30 / Fonte: Francesco Gugliotta - Ufficio Stampa A.S.D. Tiger Brolo
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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