Le ferite sono state tamponate temporaneamente, per curarle serve qualcosa in più. Il Città di Messina si presentava all’importante sfida contro il Roccella come una preda sanguinante di fronte a un feroce predatore. Le cinque sconfitte consecutive con appena un gol siglato avevano ridotto il morale ai minimi termini con i camaleontici giallorossi, nuovamente, alla ricerca della propria identità. La bella prestazione contro la Nocerina e la seguente umiliazione a Portici avevano fatto sorgere nuovi dubbi sulla squadra.

La sfida con il Roccella inaugurava un “mini campionato” caratterizzato da quattro scontri diretti consecutivi. Il Città di Messina si è ritrovato ad affrontare queste quattro partite come delle finali da vincere assolutamente. La serie di sconfitte è stata interrotta: questo è sicuramente l’aspetto più importante dell’ultima sfida giocata al Despar Stadium. Tuttavia la gara è stata, probabilmente, la più noiosa e priva d’emozioni della stagione. Mister Furnari e la società si aspettavano qualcosa in più, specialmente dal punto di vista agonistico ed emotivo. Al contrario i giallorossi sono sembrati a tratti anche impauriti di rischiare la giocata e avanzare il baricentro.
Un aspetto comprensibile considerando l’ultimo periodo negativo che aveva fatto perdere certezze al gruppo. Nonostante tutto, il CdM ha avuto due occasioni per passare in vantaggio ma, ancora una volta, la precisione sotto porta e il cinismo non sono le caratteristiche migliori degli uomini di Furnari. Di contro c’è da segnalare un’ottima fase difensiva, attenta e che non ha concesso alcuna sbavatura. Da segnalare il super intervento di Fragapane a salvare il risultato sulla linea di porta, respingendo il tiro a botta sicura di Djowobo. Il Roccella, alla ricerca disperata di punti, si è presentato con personalità in questa trasferta. Mister Passiatore, sostituto dell’esonerato Giampà, schiera un 4-4-2 scolastico ma molto compatto ed ordinato. Le due linee di difesa e centrocampo si muovono perfettamente coprendo tutti gli spazi e concedendo poco agli avversari. Ottimi i nuovi innesti del mercato di gennaio tra i quali l’attaccante Messina, classe 2000, che è stato una spina nel fianco per tutta la partita. Tra i calabresi spicca, senza dubbio, Tommaso Scuffia, il “gigante” che difende i pali e che dà sicurezza a tutta la squadra.

Nei giallorossi va premiato tutto il reparto difensivo, dopo la brutta sconfitta di Portici. Bombara guida sapientemente la linea, Bellopede non sbaglia nulla e Fragapane, adattato, è molto bravo in anticipo e ripartenza. Da sottolineare anche l’esordio tra i pali del nuovo arrivato Landi, buttato subito nella mischia da mister Furnari visti i problemi muscolari di Paterniti, che comunque da oggi sarà di nuovo in gruppo. A centrocampo, poi, si è sentito il ritorno di Calcagno a dettare i tempi di gioco come play davanti alla difesa.
Nel prossimo turno il Città di Messina viaggerà alla volta di Troina, in una trasferta da non fallire. Mister Furnari spera che l’infermeria si svuoti del tutto: Costa è ristabilito mentre per Berra e Cangemi ci vorrà ancora del tempo. La squadra, tuttavia, potrà contare sugli ultimi due innesti: il difensore De Lucia e il centrocampista Lorefice.

Sezione: Serie D / Data: Mar 05 febbraio 2019 alle 10:09
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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