Una vera e propria parata di stelle, neanche fossimo sotto il cielo della notte di San Lorenzo: il Palio di Messina chiude lasciando ai posteri una Top 8 da mettersi le mani ai capelli. È Nino Cambria (Annunziata Eurobet) il miglior calciatore della manifestazione, complici le sue giocate sempre decisive e la qualità altissima delle prestazioni medie nel suo torneo. Un passo dietro, gli altri protagonisti: i due vincitori finali Francesco Sanfilippo (miglior portiere del torneo) e Roberto Brigandì (entrambi Monte Scuderi Fornarino), i finalisti Giovanni Arena e Daniele Sofia (Giostra), passando per Ciccio Ingemi (Ogliastri), Tonino Mento (Capo Peloro Unipol Sai) e Roberto Assenzio (Gazzi). Otto calciatori che hanno illuminato le serate del Trocadero, scelti dalla redazione di Mnp per la squadra ideale del Trofeo delle Stelle - Palio di Messina.

La Top 8:

Antonino Cambria: Vince il premio di Miglior Giocatore del Torneo nonostante la sua corsa al titolo si chiuda in semifinale. Il numero 7 di Annunziata Eurobet si dimostra un vero trascinatore in tutte le gare da lui disputate e lo fa a suon di gol, assist e giocate. Cuore e testa non mancano mai, da vero leader. Dieci reti segnate in un torneo disputato al servizio della sua squadra e che ha regalato momenti straordinari, come le due bellissime marcature realizzate contro San Matteo e Monte Scuderi.

Francesco Sanfilippo: il premio come miglior portiere è una conseguenza naturale di quanto fatto vedere in campo. Sempre attento e concentrato, estremo difensore dotato di coraggio e praticità. Ai fotografi regala il giusto, la grande sostanza lo aiuta a chiudere anche le sortite avversarie più pericolose. Para tre rigori pesanti come macigni tra quarti, semifinale e finalissima. Il termine “decisivo” forse non basta per descrivere lo spettacolare Palio di Messina giocato. 

Roberto Assenzio: monumentale nella partita decisiva del suo Gazzi, lo spareggio del girone contro il Gescal; il Palio di Assenzio è a due facce, con un inizio non al massimo che coincide con la sconfitta contro l'Ogliastri, per poi carburare e andare a segno nelle altre tre gare, compresa quella dei quarti contro l'Annunziata in cui un suo tiro dal dischetto riapre una contesa che sembrava archiviata. A conti fatti non è bastato, ma la sua classe e le sue sei reti complessive nel torneo sono decisive per inserirlo nella squadra delle stelle.

Daniele Sofia: colonna portante della difesa di Giostra. Le sue prestazioni al Palio di Messina stupiscono per continuità ed intensità. Impossibile superarlo nel gioco aereo, guida perfettamente la sua squadra ed è una sentenza nel gioco in anticipo. Peccato la sua assenza nella finale contro Monte Scuderi, che sarebbe stata giusto premio per un Trofeo delle Stelle giocato da grandissimo protagonista.

Francesco Ingemi: non riesce a essere decisivo in semifinale, come invece avvenuto in ogni altra gara del suo torneo. Una macchia che non intacca in alcun modo lo splendido Palio del centrocampista del Pistunina, che con il suo Ogliastri ha cercato un bis impedito dalla grande prestazione di Giostra proprio nel momento migliore a livello personale di Ingemi, che ai quarti ha pescato dal cilindo una partita ai limiti della perfezione dal punto di vista mentale, non perdendo la testa e trascinando i suoi contro una stoica Via Manzoni.

Antonino Mento: Un suo gol ai quarti non è bastato a permettere al Capo Peloro di superare Monte Scuderi, poi laureatasi campione, ma Tonino Mento si aggiudica un posto sicuro in Top 8 grazie a quattro gare di livello eccelso. Nel terzo match del girone, contro Piazza San Vincenzo, Mento segna quattro delle sei marcature dei suoi, due di incredibile fattura.

Roberto Brigandì: chiude con 10 gol il bomber di Monte Scuderi. Puntuale e preciso, le sue gare sono fatte di tanto sacrificio e lavoro sporco. Quando c’è da mettere la zampata giusta, eccolo pronto. Vero animale d’area di rigore, trascina i suoi sia nella fase a gironi che nei turni ad eliminazione diretta. In finale non gli riesce l’aggancio e il sorpasso sul capocannoniere Arena. La vittoria degli uomini di Broccio passa soprattutto dai piedi fumanti del goleador col numero 9. 

Giovanni Arena: il premio come capocannoniere del Palio delle Stelle forse non cancellerà la delusione per la sconfitta in finale. Il numero 10 di Giostra, però, potrà essere orgoglioso delle splendide prestazioni fornite. I suoi 12 gol sono frutto di classe, tecnica e potenza. Un talento capace di essere decisivo in un batter d’occhio, utile per la squadra ma unico quando decide di stupire con giocate incredibili. Rimangono negli occhi le meravigliose rovesciate con le quali delizia, anche quest’anno, il Trofeo delle Stelle.

VIDEO A CURA DI SPORTME
Sezione: Trofeo delle stelle / Data: Mar 26 luglio 2016 alle 14:12
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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