Torna all’amato 3-4-3 Pietro Infantino nella finale di Coppa Italia che oppone il Messina al Matelica. Senza gli squalificati Lourencon, Bossa e Arcidiacono, il tecnico si affida a Meo (2000) tra i pali, Sambinha, Ferrante e Zappalà in difesa, Biondi (’99), Traditi, Pirrone e Aldovrandi (’99) in mezzo al campo, con Catalano, Tedesco (’98) e Cocimano davanti. Fuori Barbera, eroe nella semifinale di ritorno con il salvataggio sulla linea contro il Real Giulianova e autore del gol della sicurezza nella gara salvezza con il Rotonda. Oltre 200 i tifosi biancoscudati presenti al Francioni di Latina

La cronaca
Primo tempo
: Cocimano capitano nel Messina che scende in campo con l'ormai consueto completo di Coppa, con maglia e calzettoni neri e pantaloncini gialli. Al 3' il Matelica si fa subito vedere con un gran destro dal limite di Pignat, servito da Melandri, che si perde di poco largo alla sinistra di Meo. Al 7' la risposta messinese è affidata a una prepotente percussione a destra di Cocimano che resiste al pressing di Riccio, lo salta con un bel dribbling e crossa al centro, ma Catalano tenta un pretenzioso sinistro al volo che Avella blocca senza problemi. Sulla ripartenza, il Matelica passa in vantaggio: azione tanto essenziale quanto bella, Angelilli porta palla e allarga per Visconti, palla di prima in mezzo e stacco perentorio di Dorato sulla testa di Ferrante e i marchigiani sono già avanti. Abbozza una reazione immediata il Messina e al 10' il signor Arena sorvola su un contatto in area tra Biondi e Riccio che avrebbe meritato maggiore attenzione. Sul seguente corner di Catalano, è Ferrante a colpire di testa sul secondo palo, ma la palla termina alta. Cocimano appare come l'uomo più in palla del Messina e al 18', dopo aver rubato palla a Bugaro, cavalca verso l'area avversaria e al limite subisce fallo da De Santis. Lo stesso capitano calcia con furbizia la punizione sotto la barriera, ma la conclusione, non molto potente, è respinta sulla linea da Angelilli che aveva capito in anticipo le intenzioni di Cocimano. Al 22' si pareggiano i contatti dubbi in area di rigore: Melandri sfugge alla disattenta difesa messinese e, in posizione del tutto defilata, entra in rotta di collisione con Meo che lo contrasta in scivolata. L'arbitro lascia correre, ma restano anche qui molti dubbi. Tre minuti dopo chance per Tedesco che, su cross di Cocimano, calcia di prima intenzione e trova la deviazione col corpo di Visconti. Dal corner successivo di Catalano, Sambinha e Zappalà non ci arrivano e Cuccato salva come può. Matelica a un passo dal raddoppio alla mezz'ora: spizzata a centrocampo del solito Dorato, Melandri raccoglie palla sulla trequarti e punta con cattiveria la porta avversaria, mette a sedere Zappalà e calcia in diagonale. Meo resta di sasso, ma per sua fortuna la palla esce di un soffio a lato. Buona azione del Messina al 33' con Tedesco che riceve da Biondi, si allarga e mette una palla radente in area che, respinta dalla difesa, arriva al limite a Traditi, la cui conclusione ciccata è liberata da De Santis. Altro stacco di testa di Dorato al 42' su cross di Lo Sicco, ma la palla stavolta non inquadra la porta. Il Matelica legittima il vantaggio proprio al 45' andando vicinissimo allo 0-2: corner tagliatissimo di Lo Sicco, Meo esce completamente a vuoto, ma De Santis lo grazia e, con la porta vuota davanti a sé, spedisce clamorosamente sul fondo. Finisce senza recupero la prima frazione: marchigiani subito in vantaggio con bel colpo di testa di Dorato, poi il Messina abbozza una reazione che avrebbe meritato maggior fortuna, ma il Matelica nel finale crea un paio di opportunità importanti che, però, non portano in dote il raddoppio.

Secondo tempo: Si riparte con Selvaggio e Marzullo per Pirrone e Ferrante. Dopo 45' sperimentali, Infantino torna al 4-2-3-1 con cui la squadra si è ben espressa negli ultimi mesi. Bisogna attendere il 57' prima di annotare la prima occasione della ripresa. Splendida sventagliata di Cocimano per Catalano che lascia sul posto Riccio e calcia col mancino, ma Avella lo stoppa con una parata spettacolare. Una chance per parte allo scoccare dell'ora di gioco: prima Aldovrandi salva tutto su Melandri che aveva calciato a botta sicura da dentro l'area, poi Selvaggio manda alto dalla lunga distanza. Al 67' Catalano fa filtrare per Marzullo che calcia forte sul primo palo, ma Avella si distende e allunga in corner. Infantino non opera altre sostituzioni e il piano tattico del Messina continua ad apparire poco chiaro. Tiozzo, sul versante opposto, dà sfogo a tutta la propria corposa panchina e manda in campo Mancini, Florian e Margarita. Proprio Florian, al 70', sigla il raddoppio dopo una mischia su azione d'angolo, ma l'arbitro annulla per un controllo di mano. Quattro minuti dopo finisce l'impalpabile partita di Tedesco, dentro Carini, mentre all'82' è la volta di Mbaye Ba per Aldovrandi. Messina inesistente in fase d'attacco, anche perché il ritorno al 3-4-3 ha annullato la verve di Cocimano, costretto spesso al ripiegamento difensivo e lontano dal vivo della manovra. All'84' è il Matelica a sfiorare il raddoppio con un tiro a giro di Margarita che fa la barba al palo. Prova un lampo proprio Cocimano all'88' che riceve palla sulla corsia mancina, si accentra e scarica un tiro che Avella blocca a terra senza grossi patemi. Vengono concessi cinque minuti di recupero e, nel secondo di questi, Bittaje sfugge con un gran numero a Biondi e Sambinha e, una volta dentro l'area, calcia con grande potenza, ma trova la pronta parata di Meo che prova a regalare una piccola speranza al Messina, ma i biancoscudati non ne hanno più e il Matelica può gestire con grande tranquillità il finale e, al triplice fischio, può festeggiare la conquista della Coppa Italia.

Messina-Matelica 0-1
Marcatori
: 8' pt Dorato

Messina: Meo, Sambinha, Ferrante (1' st Marzullo), Traditi, Zappalà, Aldovrandi (37' st Mbaye Ba), Biondi, Pirrone (1' st Selvaggio), Tedesco (29' st Carini), Cocimano, Catalano. A disposizione: Prisco, Janse, Dascoli, Barbera, Amadio. Allenatore: Pietro Infantino

Matelica: Avella, Visconti (42' st Arapi), Riccio, De Santis, Lo Sicco, Cuccato, Angelilli (30' st Bittaje), Pignat, Dorato (23' st Margarita), Melandri (21' st Florian), Bugaro (16' st Mancini). A disposizione: Luglio, Benedetti, Favo, De Luca. Allenatore: Luca Tiozzo.

Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco
Assistenti: Ivano Agostino di Sesto San Giovanni e Domenico Castro di Livorno

Ammoniti: Ferrante (Me), Mancini (Ma)

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 18 maggio 2019 alle 16:00
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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