Il Messina esce trionfante dal “Rocchi” dopo una gara giocata con attenzione nel primo tempo e dominata durante i secondi 45’, con qualche piccolo brivido finale per la solita distrazione difensiva. Una vittoria che consente di lasciare l’ultimo posto, ridurre la distanza dalla zona salvezza diretta e agganciare una diretta avversaria, dando corpo alle parole dette da Ermanno Fumagalli lunedì scorso a proposito del carattere non proprio battagliero dei gialloblù laziali. Grande merito va a mister Raciti, trasformatosi da “normalizzatore” a “motivatore” di un gruppo a cui sono stati innestati elementi di grande spessore caratteriale e tecnico come Fumagalli, Perez e Kragl. La perla del tedesco al minuto 53 entra di diritto nella “hall of fame” giallorossa, anche se l’obiettivo della salvezza è ancora lontano tanti punti. Ma senza iniziare a vincere, non si può continuare a farlo.

PREPARTITA – Si accendono i riflettori all’ “Enrico Rocchi” per la sfida di bassa classifica tra la Viterbese e il Messina, due squadre reduci entrambe da un risultato positivo, i laziali hanno colto il pareggio (1-1) sul campo dell’Andria, mentre i biancoscudati hanno regolato con il minimo scarto (2-1) la Virtus Francavilla al “Franco Scoglio”. Le due contendenti hanno fatto tanti aggiustamenti in questa prima metà del mercato invernale, ma Pesoli schiera dall’inizio il serbo Devetak, in prestito dal Palermo, preferendo affidarsi, con il suo 4-4-2, al “gruppo storico”. Davanti al portiere Bisogno, i due terzini Pavlev e Devetak e la coppia centrale di grande affidabilità Riggio-Ricci. A centrocampo, il lituano Megelaitis, Mungo e Rodio sostengono le giocate del gioiellino D’Uffizi, per dare palloni preziosi a due elementi pericolosissimi come Volpicelli e Polidori. Risponde Raciti che prova a sfatare il tabù trasferta stagionale mettendo in campo tutti e 4 gli arrivi di gennaio, partendo dall’ex Fumagalli, solo una decina di giorni fa titolare proprio nella Viterbese, con Berto sulla destra, Trasciani e Ferrara centrali, Versienti a tutta fascia sinistra. Davanti alla linea arretrata, Mallamo e Fofana, confermato con la fascia di capitano,  poi tre elementi a disturbare tra le linee avversarie come Kragl, Balde e Catania, alle spalle dell’esordiente in biancoscudato Perez. Buona la presenza di supporters giallorossi nella trasferta più lontana del campionato, ma si sa che, in queste occasioni, oltre alla solita pattuglia proveniente da Messina, arrivano i rinforzi da tutto il centro e nord Italia.

CRONACA
PRIMO TEMPO
– Messina in maglia “rossocrociata”, padroni di casa “all blacks”, inizio piuttosto prudente degli ospiti molto compatti nella propria metà campo sistemati a specchio rispetto agli avversari, con Balde sulla stessa linea di Perez. Lampo di Kragl al 7’, salta due uomini e, dai 25 metri, libera il sinistro, toccato dalla difesa, palla a Catania, ma il destro del numero 20 viene deviato sul fondo. Sull’azione susseguente al corner, Mallamo crossa teso per Berto, piatto di prima intenzione una spanna sopra la traversa. Rischio in area giallorossa all’11’, su un cross leggibile da destra sul quale restano fermi Trasciani e Ferrara, ne approfitta D’Uffizi, ma il suo tocco è alto. Passa poco più di un minuto ed ancora il trequartista classe 2004 si fa notare, causando l’ammonizione di Trasciani. Difesa giallorossa in ambasce al minuto 15, quando un lancio lungo coglie impreparati Ferrara e Versienti, inserimento di Rodio che spreca solo davanti a Fumagalli alzando la mira. Soffre il Messina sul pressing degli uomini di Pesoli, sbagliano appoggi abbastanza semplici in uscita. Al 24’, seppure confusamente, Balde impegna Bisogno alla parata a terra, dopo una serie di rimpalli che avevano portato il pallone nell’area viterbese. Tentativo dalla propria metà campo di Catania al 26’, su un rinvio del portiere laziale a chiudere il filtrante di Kragl per Perez, ma la palla termina fuori con la porta sguarnita. Lunga manovra giallorossa al 31’, per liberare il sinistro di Kragl, troppo centrale, Bisogno blocca facilmente. Malissimo Mallamo in uscita davanti alla propria area al 32’, Rodio controlla e sparacchia altissimo, per fortuna del Messina. Pericolo per Fumagalli al 38’, quando arriva un cross dalla corsia di destra, sul quale D’Uffizi anticipa Berto, palla ancora sopra la traversa da ottima posizione. Al 42’ grande intervento di Fumagalli sul colpo di testa dal limite dell’area piccola di Megalaitis, a salvare la propria porta, mentre l’estremo difensore giallorosso non deve fare gli straordinari, un minuto dopo, quando Volpicelli prova dai 25 metri. Nessun sussulto fino al duplice fischio del signor Fiero a sancire un risultato ad occhiali sul quale la Viterbese ha qualche rimpianto in più rispetto al Messina, che, comunque, si è fatto vedere dalle parti di Bisogno, pur non impressionando proprio sul piano dell’agonismo e dell’attenzione, due aspetti fondamentali in gare come questa.

SECONDO TEMPO – Stessi schieramenti per le due squadre all’inizio del secondo tempo, e il Messina passa in vantaggio dopo appena due minuti, grazie ad un errore di Riggio, ne approfitta Catania che controlla, entra in area e incrocia di sinistro alle spalle di Bisogno. La Viterbese risente psicologicamente dello svantaggio eci pensa Olli Kragl a mettere il sigillo al 53’, quando la difesa laziale rinvia corto, proprio sui piedi del tedesco a 25 metri dalla porta, controllo e siluro nel sette alla destra di Bisogno per il raddoppio. Subito dopo il gol, Pesoli inserisce Marotta per Rodio. Al 56’ Catania salta Riggio, ma si butta a terra senza contatto trovando il cartellino giallo per simulazione. Arriva il momento di Konate per Balde al minuto 58, con il Messina che si mette ancora più stretto sulla propria tre quarti. Sembra fatto il 3-0 allo scadere del 59’, ma prima Kragl cicca clamorosamente il sinistro appena entrato in area, poi Fofana impegna severamente Bisogno con un tiro a giro dal limite. Catania spreca una chance al 64’, preferendo un servizio fuori misura a Perez invece del tiro. Doppio cambio di Pesoli al 66’ fuori D’Uffizi e Mungo per Rabiu e Montaperto, ma è ancora il Messina a imperversare in area laziale con uno scambio che mette Catania sul fondo, passaggio a Fofana, anticipato di un soffio da Riggio. Al 69’ escono Kragl e Catania per Fiorani e Grillo. La Viterbese non riesce a sfondare il muro giallorosso, dà segni di nervosismo e ne fa le spese Marotta per una gomitata a Trasciani al 74’. Assurdo intervento di Berto all’81’, su Riggio, proiettato in avanti, ed è rigore per la Viterbese, sul dischetto va Marotta che spiazza Fumagalli. Un regalo che dà ossigeno insperato alle speranze di rimonta gialloblù. Raciti all’84’ fa uscire Perez per Zuppel ed entra Marino al posto di Mallamo. Ricci accompagna Mallamo fuori dal campo in modo non proprio gentile e si becca il cartellino giallo. Ammonizione anche per Megalaitis all’87’, reo di un intervento durissimo su Grillo. All’88’, esce Riggio per Kone, tra i fischi del pubblico del “Rocchi”, ma è ancora il Messina a passare, grazie ad un pallone recuperato da Konate nella metà campo avversaria, Zuppel fa una sponda perfetta per Marino, che incrocia sul palo più lontano il gol del 3-1. Ammonito, nella circostanza, il numero 4 giallorosso, che si lascia andare ad una esultanza ritenuta eccessiva dal signor Fiero. Nei 5’ di recupero, c’è spazio per una chance anche sui piedi di Fiorani, ma la sua botta dal limite sfiora il palo alla sinistra del portiere laziale, un colpo di tacco nella propria area di Ferrara e solo qualche cross lungo facile preda della difesa giallorossa. Finisce con qualche piccola discussione tra i calciatori delle due squadre con i giallorossi che, per la prima volta, festeggiano una vittoria lontano da Messina sotto la curva di un settore ospiti colorato di giallorosso. E’ solo il secondo passo, ma quanto vale questa prestazione!
 

TABELLINO

VITERBESE-MESSINA 1-3

Marcatori: 47’ Catania (M), 53’ Kragl (M), 82’ Marotta (V) su rigore, 89’ Marino (M)

VITERBESE (4-4-2): Bisogno; Pavlev, Riggio (dall’88’ Kone), Ricci, Devetak; D’Uffizi (dal 66’ Rabiu), Megelaitis, Mungo (dal 66’ Montaperto), Rodio (dal 54’ Marotta); Polidori, Volpicelli. In panchina: Dekic, Rabiu,  Montegaudo, Renault, Spolverini, Meola, Cats, Ndom, Carannante, Barillà, Kone, Montaperto. Allenatore: Emanuele Pesoli.

MESSINA (4-4-2): Fumagalli; Trasciani, Berto, Ferrara, Versienti; Fofana, Mallamo (dall’84’ Marino); Kragl (dal 69’ Grillo), Catania (dal 69’ Fiorani); Balde (dal 58’ Konate), Perez (dall’84’ Zuppel). In panchina: Daga, Marino, Ferrini, Konate, Grillo, D’Amore, Fiorani, Iannone, Zuppel, Curiale. Allenatore: Ezio Raciti.

Arbitro: Adalberto Fiero di Pistoia
Assistenti: Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata e Roberto Allocco di Bra
IV Ufficiale: Mattia Maresca di Napoli
Ammoniti: 12’ Trasciani (M), 55’ Catania (M), 74’ Marotta (V), 84’ Ricci (V), 89’ Marino (M)
Corner: 8-1
Recupero: 1’ e 5’
 

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 15 gennaio 2023 alle 19:43
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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