Il Foggia incontra di nuovo il Messina poche settimane dopo il turno vincente di Coppa Italia, sempre allo “Zaccheria”, in cui i giallorossi giocarono una partita di buon livello eccezion fatta per 15 minuti circa di black out, durante i quali maturò il risultato finale di 2-0 per i pugliesi.

Zeman si affida al portiere che, in quella occasione, salvò più volte la propria porta, così come ribadito dal tecnico boemo nella intervista pre gara di ieri, e, quindi, Volpe tra i pali, poi il consueto 4-3-3, declinato, a partire dal reparto arretrato, con Martino-Sciacca-Girasole-Nicoletti, Gallo-Petermann-Rocca, Merola (preferito a Merkaj)-Ferrante-Curcio. Qualche variazione, quindi, rispetto al turno infrasettimanale, trionfalmente concluso con un 3-0 sul campo della Fidelis Andria, annichilita dalle giocate rossonere.

Il Messina, invece, sembra avere smarrito la spigliatezza dei primi impegni, si sente il peso delle tre sconfitte negli ultimi 4 turni, ma Sullo non sembra rinunciare alle sue idee calcistiche, anche se la presenza di Fazzi sulla destra prelude ad un atteggiamento più prudente rispetto al solito. Davanti al confermatissimo Lewandoski, quindi, linea difensiva immutata con Morelli, Fantoni, Carillo e Sarzi Puttini (il duo croato Celic-Mikulic si accomoda in panca), linea di centrocampo composta dal già citato Fazzi con Damian e Fofana centrali e Catania sull’out sinistro, infine coppia di attacco Vukusic-Balde, come nella parte finale del match contro il Bari.

Si gioca davanti ad una buona cornice di pubblico, su un terreno di gioco non proprio nelle migliori condizioni, anche se l’atteggiamento spregiudicato dei due allenatori dovrebbe comunque far vedere uno spettacolo degno.

CRONACA –

PRIMO TEMPO – Parte molto forte il Foggia mettendo in ambasce i giocatori del Messina, come al 3’, quando Carillo non controlla bene palla, per un rimbalzo falso sul terreno gibboso e poi è costretto al fallo su Merola che gli costa la prima ammonizione della gara. Prima occasione da gol per i padroni di casa con una sovrapposizione sulla sinistra che porta al cross radente Nicoletti sul quale resta in mezzo Morelli, ma l’accorrente Merola vede respinta di piede da Lewandoski la pronta conclusione verso la porta giallorossa. Improvvisamente, è il Messina a passare in vantaggio con uno scambio palla a terra, interviene Morelli in netto anticipo, serve Balde che subito gira per Vukusic, piatto a prendere il tempo al portiere avversario che non può opporsi. Al 16’ Catania viene trattenuto sulla trequarti di attacco, dopo aver saltato due avversari, ma non c’è il giallo, che, invece, sanziona Fazzi, un minuto dopo, per una entrata da karateka su Merola, nei pressi dell’area rossonera. Al 29’, segnalazione errata dell’assistente numero uno per un fuorigioco di Balde, la cui conclusione era stata comunque respinta da Volpe sul fondo. Il Foggia fatica a trovare gli spazi e si fa vedere poco alla conclusione, provando la botta da lontano, come al 35’ quando Petermann scaglia un sinistro lento e centrale, facile preda del portiere giallorosso. Però, su una azione episodica, giunge il pareggio, al 37’, con una situazione molto simile a quanto accaduto una settimana fa a Potenza. Questa volta il cross arriva da sinistra, doppia respinta della difesa schierata, controllo e botta di destro di Martino nei pressi del vertice destro dell’area, sulla quale Lewandoski sembra in ritardo e la palla finisce in rete. Un vero peccato per il Messina che stava controllando abbastanza agevolmente le sfuriate dei padroni di casa. Al 47’, assurda chiamata del direttore di gara che, incurante della mancata segnalazione del primo assistente, fischia un fallo su Vukusic che si stava involando da solo verso Volpe dalla linea laterale. Finiscono i quattro minuti di recupero concessi dal signor Di Cairano, con un pareggio che tutto sommato rispecchia l’andamento del primo tempo.

SECONDO TEMPO – Occasione ghiotta per il Messina dopo pochi secondi, con un rinvio di Volpe sul quale Damian di testa serve Balde, ma l’attaccante non trova il tempo per battere a rete. Al 54’ prima sostituzione per Sullo che inserisce Marginean al posto di Catania. Chance ancora per il Messina al 56’, quando Volpe esce al limite della propria area di piede per anticipare Vukusic, ben lanciato da Baldè. Sul secondo corner conquistato dal Messina, la palla resta in mezzo a ben tre calciatori giallorossi, senza che nessuno riesca a tirare. La sostituzione sembra avere cambiato anche lo schieramento tattico di Sullo, perché Baldè e Fazzi si spostano ai lati di Vukusic, mentre l’ex Sassuolo si piazza sulla destra a centrocampo per una sorta di 4-3-3. Ammonito anche Vukusic al 66’ per un tocco galeotto a palla lontana su Girasole. Al 68’, Curcio approfitta di una palla alta vagante in area giallorossa e tenta la botta al volo, fuori di un soffio. Subito dopo, Zeman sostituisce uno spento Merola con Merkaj. Enorme occasione per il raddoppio sui piedi di Marginean al 69’ che fa tutto il campo, poi viene respinto il suo tiro, palla al centro per Damian, ma nemmeno la botta del numero 10 arriva in porta. Doppio cambio di Sullo proprio alla fine di questa azione, con Russo e Adorante al posto di Vukusic e Balde. Il Messina spinge ma si apre alle ripartenze rossonere, come al 74’ quando è strepitoso Fofana nel recuperare su Ferrante. Sarzi Puttini è dolorante e, al 76’, crolla nella propria area, quindi è il turno di Tiago Goncalves ed anche Konate al posto di Damian. Al 78’, su azione da corner, tocco di mano di Fantoni, ma l’arbitro non fischia il penalty abbastanza evidente per il Foggia. Escono anche Ferrante e Gallo per Rizzo Pinna e Vigolo. Sembra una partita che si trascina verso la fine con il pareggio, ma arriva, puntuale, l’ingenuità di un calciatore del Messina, in questo caso Konate, che perde palla banalmente davanti alla propria area, Curcio crossa al centro e Merkaj schiaccia di testa alle spalle di Lewandoski al minuto 85’. Nei titoli di coda, arriva il 3-1 di Rocca a sancire un risultato totalmente bugiardo per quanto fatto vedere in campo dalle due squadre, però il calcio non è la boxe, il bel gioco porterà i risultati, sicuramente non è ancora il tempo favorevole per i giallorossi, che incassano l’ennesima sconfitta di misura dopo essere passati in vantaggio, una costante sulla quale si dovrà lavorare e migliorare tantissimo, al di là delle sincere dichiarazioni da parte degli addetti ai lavori.

TABELLINO

FOGGIA-MESSINA 3-1

Marcatori: 13’ Vukusic (M), 37’ Martino (F), 85’ Merkaj (F), 94' Rocca (F)

FOGGIA (4-3-3) Volpe; Martino, Sciacca, Girasole, Nicoletti (dal 70’ Garattoni); Gallo (dal 79’ Rizzo Pinna), Petermann, Rocca ; Merola (dal 68’ Merkaj), Ferrante (dal 79’ Vigolo), Curcio. In panchina: Alastra, Garattoni, Markic, Rizzo Pinna, Vigolo, Garofalo, Di Jenno, Ballarini, Tuzzo, Di Grazia. Allenatore: Zdeneck Zeman.

MESSINA (4-4-2) Lewandowski; Morelli, Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini (dal 77’ Goncalves); Fazzi, Fofana, Damian (dal 77’ Konate), Catania (dal 54’ Marginean); Vukusic (dal 69’ Adorante), Balde (dal 69’ Russo). In panchina: Fusco, Rondinella, Celic, Mikulic, Goncalves,  Konate, Distefano, Milinkovic, Busatto. Allenatore: Salvatore Sullo.

Arbitro: Michele Di Cairano di Ariano Irpino

Assistenti: Alex Cavallina di Parma e Nicola Tinello di Rovigo

IV Ufficiale: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore

Ammoniti: 3’ Carillo (M), 17’ Fazzi(M), 54’ Nicoletti (F), 66’ Vukusic (M), 92’ Vigolo (F)

Corner: 5-2

Recupero: 4’ e 4’

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 03 ottobre 2021 alle 19:25
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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