C’è solo la vittoria nel mirino del Messina, atteso domenica dalla fondamentale sfida casalinga con il Foggia, ennesimo crocevia di un girone di ritorno vissuto a mille all’ora dai biancoscudati che, ormai, non possono più permettersi passi falsi nella lunga corsa verso la salvezza diretta. Quello che appena tre mesi fa appariva come un autentico miraggio, è diventato giorno dopo giorno un obiettivo alla portata di Fumagalli e compagni, chiamati adesso a non alzare le mani dal manubrio in questo sprint finale: “La squadra ha reagito bene alla sconfitta di Torre del Greco - spiega Antonino Ragusa nella nuova live chat con i tifosi proposta dal Messina - una giornata storta ci può stare ed è stata la prima sconfitta in trasferta del 2023. Io sento la fiducia del mister, della società e dei tifosi e spero di poterla ripagare con il mio primo gol. Tuttavia per me la salvezza del Messina è prioritaria e firmerei per ottenerla anche se non dovessi segnare da qui alla fine della stagione".

Ragusa racconta poi la trattativa che lo ha portato a vestire la maglia del Messina: “Avevo ricevuto diverse offerte, ma ho preferito rimanere fermo perché non mi davano i giusti stimoli. Alla chiamata del Messina, però, non potevo dire di no, mi sono sentito quasi in obbligo a tirare fuori la squadra da questa difficile situazione. La mia carriera? Sono partito dalla piazzetta del mio paese e sono arrivato a giocare in Serie A ed Europa League. I primi anni sono stati difficili quando ho lasciato la Sicilia ma, fortunatamente, la mia carriera è stata sempre in crescendo. Gli allenatori che mi hanno dato tanto sono stati: Pasquale Marino, Eusebio Di Francesco e Vincenzo Italiano. Sono stati fondamentali nella mia crescita, io sono un attaccante esterno e mi sono trovato benissimo nei loro moduli legati al 4-3-3. Ho avuto anche tanti compagni di squadra forti, ma quello che mi ha impressionato più di tutti è stato Lorenzo Pellegrini, un giocatore a tutto campo di livello superiore”.

Messina atteso domenica da un avversario per nulla agevole, per quanto il Foggia stia attraversando un momento non semplice, con il recente ennesimo avvicendamento in panchina tra Mario Somma e Delio Rossi, quinto tecnico della stagione dei rossoneri. E Ragusa potrebbe ancora vestire la fascia da capitano: "Ricevere la fascia è stato motivo d’orgoglio, responsabilità e appartenenza. Voglio essere un punto di riferimento dentro e fuori dal campo, ma prima di tutto viene il gruppo, senza quello è difficile raggiungere l’obiettivo. Abbiamo bisogno di tutti perché la salvezza è prioritaria per Messina e il Messina. Nelle ultime due partite in casa vogliamo la nostra gente con il loro tifo e il loro calore per spingerci alla vittoria. Devono essere il nostro dodicesimo uomo in campo”.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 31 marzo 2023 alle 13:53
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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