Arriva finalmente la prima vittoria in campionato del Messina al termine di una gara sofferta con la Virtus Francavilla ma mister Sullo è contento a metà: "Vorrei ragionare per come sono io, non mi ha mai pesato il risultato che è sempre stata una conseguenza - esordisce in sala stampa -; devo fare capire ai miei ragazzi che il risultato è conseguenza della prestazione e non l'obiettivo. Nell'ultimo quarto d'ora abbiamo avuto questa voglia di vincere che ci ha portato a indietreggiare anziché avanzare e non deve più succedere; la vittoria è stata meritata, contro una buona squadra che poteva pareggiare ma quando sei compatto e sei squadra anche l'episodio ti va a favore. Oggi è andata bene perché hai dato il 100%, a Monopoli invece forse il 95%".

Messina che è rimasto fedele a sé stesso nell'atteggiamento: "Gestire è una parola che odio, bisogna trovare una situazione diversa per portare a casa la partita. Eravamo in 11 contro 9, perché da noi gioca pure il portiere e la squadra avversaria non può mai prendere la palla, devi fare meglio: se dobbiamo trovare dove migliorare questa partita ci dice che è lì che dobbiamo farlo". Non è stato facile preparare la partita: "Siamo rimasti in Puglia, abbiamo lavorato poco. Quanto visto oggi è merito dei ragazzi, stiamo crescendo, non per tornare ai soliti discorsi ma è una squadra che si allena insieme da quindici giorni ed è normale avere dei passaggi a vuoto che non devono essere accettati ma analizzati, è normale quando c'è serietà migliorare, avremo altri momenti difficili. Abbiamo vinto una partita ma tornare su quello che è stato l'inizio di stagione non ci aiuta, parliamo della partita e cerchiamo di capire io per primo dove migliorare. In questa squadra c'è qualità ancora inespressa, dobbiamo solo mettere a posto un po' di cose. Ci serve una casa dove allenarci e un po' di pazienza con chi è leggermente in ritardo. Dobbiamo capire che tu non vinci perché sei il Messina, perché ti chiami Messina: tu vinci se fai il Messina".

Il passaggio dal sintetico all'erba naturale ha aiutato: "Finché non avremo una casa ci dovremo allenare al Cus - insiste Sullo -. Noi siamo tutti di passaggio, restano i colori che ho alle spalle, chi ama questi colori e ci vuole dare una mano noi l'accettiamo". Il mister torna poi sull'analisi della gara: "Nel momento in cui la partita si era messa nei binari più semplici, è venuta l'ansia da prestazione da dover vincere a tutti i costi. Noi non dobbiamo cercare solo il risultato ma dare tutto e immancabilmente è il risultato che poi viene da te: non dobbiamo dimenticarci che paliamo di sport, non devi mai dare meno del 100%, se perdi chi ti batte ha fatto meglio ma esci dal campo a testa alta. L'ultimo momento della partita è stato figlio di volere fare il risultato". 

Gara decisa dal primo gol di Vukusic, che si è subito trovato bene con Adorante: "Tutta la squadra ha fatto la propria parte, siamo felici anche per il gol di Ante ma è lontano dalla migliore condizione. In quella situazione avere la lucidità di farsi trovare pronto è comunque tanta roba, ma noi ci aspettiamo di più da lui e anche lui da sé stesso. Ho quattro attaccanti intercambiabili e mi vanno bene così". Focus poi su alcuni cambi, anche tattici, che hanno caratterizzato la gara: "Io preparo prima degli scenari nella mia testa in base a come potrebbe andare la partita e in base a possibili variazioni degli avversari, anche se a volte le sostituzioni arrivano perché qualcuno non mi soddisfa a pieno; detto questo non commenterò mai cambi o altro perché è importante anche chi non entra. In stagione giocheranno tutti e tutti saranno importanti, altrimenti chi comanda la squadra, cioè l'allenatore, avrà fallito".

Due parole sui singoli, però, vanno spese. Riscatto per Lewndowski e ottiomo match anche di Fofana, entrambi protagonisti di un avvio di stagione non semplice: "È la prima partita che alleno a Messina, tornavo in questo stadio dopo 15 anni e li ho fatti giocare titolari. Lewandowski ha fatto Lewandowski e Fofana ha fatto Fofana, sono stati loro stessi come tutti. Ci saranno momenti - ribadisce in chiusura Sullo - in cui renderanno meno, ma conta quello che la squadra riesce a fare. Conta l'empatia che riusciamo a creare tra di noi e con la nostra gente, solo così andremo lontano altrimenti facciamo sì i nostri punti ma non sono la persona adatta per questa squadra".

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 19 settembre 2021 alle 18:15
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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