La vittoria interna con il Campobasso ha permesso al Messina di tirare un sospiro di sollievo, dopo le due partite senza vittorie contro Vibonese e Juve Stabia. Gli uomini di Capuano, al momento, occupano il sedicesimo posto, rimanendo in piena corsa per allontanare i play-off. La prossima sfida, però, si preannuncia estremamente complicata: i giallorossi, infatti, dovranno recarsi sul campo del Catanzaro, attuale terza forza del campionato. I calabresi sono reduci da due sconfitte pesanti contro Bari e Monopoli, principali contendenti per il salto in serie B. Le aquile, pertanto, sono chiamata a rialzarsi immediatamente, per non perdere troppo contatto dalla vetta della classifica.

Il nostro consueto sguardo al passato, però, conforta i tifosi peloritani. Nei ventitré precedenti, infatti, il Messina ha perso solamente in otto occasioni, portando a casa ben cinque vittorie e dieci pareggi. Considerando il blasone della compagine del presidente Noto, capace di disputare sette campionati di massima serie tra i decenni ’70 e ‘80,  c’è abbondante materiale per ritenersi orgogliosi. I fili giallorossi delle due squadre cominciarono ad intrecciarsi nel lontano 1930-31 quando, nel girone E della Prima divisione, il Messina subì un secco 2-0. L’anno dopo, però, i giallorossi siciliani si presero una bella rivincita, violando il manto erboso calabrese con un sofferto 1-2. Nella stagione 1933-34, Ac Messina e Catanzarese si scontrarono per la prima volta in serie B, dividendosi la posta con un salomonico 1-1.

Dopo due sconfitte ed un pareggio, la neonata Acr Messina si prese un’altra soddisfazione al Ceravolo, passando per 1-2, grazie alle reti di Fabbri e Marchetto, inframezzate dalla marcatura calabrese di Palmieri. La terza vittoria messinese, però arrivò addirittura quarant’anni più tardi, dopo ben nove incontri disputati tra serie cadetta e C1. Il gol di Berlinghieri, infatti, regalò ai giallorossi un’importantissima vittoria, che permetterà ai peloritani di disputare (e vincere) lo spareggio con il Monza per la permanenza in serie B (1989-90).

Sempre favorevoli, inoltre, gli ultimi due precedenti prima del nuovo corso targato Acr: nel trionfale campionato di serie C2 1998-99, infatti, la corazzata giallorossa, allenata da Stefano Cuoghi, sbancò il Ceravolo per 1-2, grazie alle reti di Loris Del Nevo e Vittorio Torino. L’anno successivo, invece, un pirotecnico 2-2, maturato grazie alle reti di BertoniRossiBenincasa e De Leornardis, contribuì all’ultima promozione del Messina in cadetteria.

Il penultimo precedente, invece, non evoca grandi ricordi nelle menti dei supporters peloritani. Il 20 novembre del 2015, con in panchina Arturo Di Napoli, un buon Messina dovette inchinarsi alla marcatura di Moi, giunta al 13’ del secondo tempo. Andò meglio nella stagione successiva, al momento ultimo precedente ufficiale tra le due compagini: una rete di Manuel Mancini, siglata al 51’, regalò al Messina un importantissimo 0-1 che, alla fine del campionato, si rivelerà utile per la permanenza della categoria, poi cancellata dalla mancata iscrizione di Franco Proto.

La trasferta sul campo del Catanzaro, per ragioni “ambientali”, potrebbe risultare complicata ma, come abbiamo appena visto, il Messina sa come fare. Storia, tradizione, orgoglio e passione, per riprendere un bellissimo striscione dei tifosi giallorossi, lottano al fianco di Capuano e dei suoi ragazzi. Si può fare, insomma… basta solo volerlo.

CATANZARO – LA SCHEDA

ANNO DI FONDAZIONE: 1929 (Rifondata nel 2006 e nel 2011)

MIGLIOR RISULTATO: 7° posto in serie A (1980-81 e 1981-82).

POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 3° posto con 20 punti

CAPOCANNONIERE: Vazquez (4 reti)

Sezione: Amarcord / Data: Sab 06 novembre 2021 alle 09:59
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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