Un gol importante nel 2-2 contro il Ragusa e un ruolo da protagonista che vuole ritagliarsi sempre di più all'interno di un gruppo che attualmente condivide la testa della classifica con altri avversari. L'Igea si gode il suo Peppe La Spada e lo fa coccolando il suo attaccante classe 2001. Un calciatore che sa cosa vuole e che già due anni fa ha vestito la maglia dei barcellonesi: "Io sono arrivato dopo l'inizio della preparazione, dopo essere andato in Toscana e valutato un po' in giro. Poi ho deciso di tornare a casa, perché per me l'Igea è una famiglia. Questo è quello che ho trovato due anni fa e l'ho ritrovata quest'anno. Avevo voglia di mettermi in gioco, di fare bene. L'anno scorso ho avuto spazio ma non quanto speravo e forse meritavo. Speravo di iniziare bene quest'anno e grazie alla società, alla squadra e al mister, che mi sta aiutando tanto, ho trovato la serenità di cui avevo bisogno".

La Spada parla della sua "famiglia" barcellonese, lui che è milazzese di nascita, e nella sua voce traspare tutta la stima per i compagni di squadra, con cui sta condividendo il percorso nel campionato di Eccellenza: "A livello di spogliatoio ti dico una cosa che sembra la solita frase fatta, ma ho trovato una famiglia. Bravissimi ragazzi, giocatori forti e tutti i giorni siamo lì che ci alleniamo, che lavoriamo, tutti verso un unico obiettivo. Ci alleniamo per questo. Farei fatica a dirti un compagno con cui ho legato di più. Sia a livello caratteriale sia a livello calcistico ho trovato persone top".

"Domenica partita combattuta", ha poi dichiarato parlando del 2-2 contro il Ragusa. "Hanno fatto discretamente anche loro, anche se secondo me il pareggio non è un risultato giusto. Abbiamo fatto un grande primo tempo, in cui secondo me abbiamo dominato. Li abbiamo schiacciati nella loro metà campo. C'è chi dice che abbiamo segnato su angolo e su rigore, è vero. Ma ci devi arrivare a quelle situazioni, devi giocare e avere il pallino del gioco. Nella ripresa ci siamo abbassati un poco, quei dieci metri che potrebbero aver fatto la differenza. Ma anche nel secondo tempo siamo stati più pericolosi e non abbiamo rischiato nulla fino all'86esimo con un tiro da 40 metri. Potevamo chiudere la partita prima, ma non ci siamo riusciti un po' per la stanchezza e forse per l'atmosfera. Secondo me meritavamo di più".

E nel prossimo incrocio l'Igea ospiterà l'Atletico Catania in un classico testa-coda: "Dalla prossima partita non mi aspetta niente. Siamo sempre concentrati, ci alleniamo al massimo pensando a domenica. Non cambiamo atteggiamento se giochi con l'Atletico Catania o col Ragusa. Non guardiamo la classifica: sappiamo solo di dover entrare in campo con l'obiettivo dei tre punti, dando tutto ciò che abbiamo. Poi il resto si vedrà, pensiamo partita per partita". Capitolo obiettivi, dove può arrivare la compagine barcellonese? "Non mi piace nasconderci dietro un dito. Siamo forti, lo sappiamo. Abbiamo buone possibilità di arrivare fin in fondo, così come altre squadre del nostro campionato. Noi davvero pensiamo partita dopo partita: sappiamo di essere una squadra forte ma siamo consapevoli del fatto che nessuno ci regala niente".

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 12 novembre 2021 alle 10:00
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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