Notizie importanti emerse questa mattina in merito alla procedura in corso per la concessione pluriennale dello stadio “Franco Scoglio”. A fare il punto, intervenendo in occasione di una conferenza al PalaTracuzzi, l'assessore comunale allo Sport, Francesco Gallo, che ha rilasciato delle dichiarazioni esplicite: «Ho fatto una considerazione che continuo a fare - ha detto -, se fosse stato tutto ineccepibile probabilmente avremmo già avuto in questi giorni un'autorizzazione dal Rup, per il passaggio successivo che è il più importante (la firma tra Amministrazione ed Fc Messina, ndr). Se ciò non è avvenuto e non avverrà a breve, probabilmente sono state formulate delle osservazioni alle quali lo stesso Rup dovrà dare una risposta direttamente o chiedendo integrazioni alla società. Questo potrà portare a delle novità rispetto al programma preventivato qualche mese fa».

Parole abbastanza chiare, posizione condivisibile anche perché lo stesso Gallo a fine 2020 aveva previsto un tempo di ipotetica chiusura dell'iter a inizio 2021, mentre siamo già arrivati a maggio. Evidentemente ci sono degli aspetti ancora non del tutto chiariti in merito alla procedura, ambiti sulla quale la Commissione si è espressa in merito all'effettiva corrispondenza tra quanto richiesto dal bando e quanto autodichiarato, ma tocca poi (ora) al Responsabile Unico del Procedimento (il dirigente Salvatore De Francesco) garantire sull'effettiva sussistenza di quanto autorichiarato. A questo punto, siamo fermi adesso.Il Rup, evidentemente, non è ancora pronto ad assumersi la responsabilità sui dubbi rilevati da Commissione e consulente esterno.

Cosa significa dare una risposta direttamente o chiedendo integrazioni alla società? Ciò che il Rup potrà adesso rivolgersi all'Amministrazione invitando o non invitando la stessa a firmare l'accordo, viceversa potrà chiedere alla società Fc Messina di chiarire ulteriori aspetti della proposta. In questo caso, i tempi potrebbero allungarsi ancora. Su questo aspetto Gallo ha aggiunto, anche riferendosi alla richiesta d'accesso agli atti presentata dai consiglieri Alessandro Russo e Massimo Rizzo, ma anche al comunicato dei club organizzati che hanno chiesto chiarezza sul futuro dell'impianto: «Cosa sarà del loro stadio ce lo domandiamo tutti, la risposta più importante è che sia disponibile e pronto per affrontare il prossimo campionato, che sarà un torneo di Serie C – ha proseguito Gallo -. questa è la più grande urgenza. Poi se alcuni progetti o alcuni sogni potranno diventare realtà, si vedrà nel tempo. La cosa più importante da assicurare, dal mio punto di vista come cittadino, tifoso e assessore allo sport, è fare in modo che si possa andare avanti senza traumi e senza soluzioni di continuità tra questa stagione e la prossima». Insomma, che lo stadio sia funzionale e agibile per la prossima stagione sportiva. Se non si concluderà la procedura di affidamento pluriennale, dovrà procedere il Comune direttamente o magari attraverso un'altra convenzione d'uso a durata ridotta, come quella di cui attualmente sta usufruendo l'Acr Messina.

Per quanto riguarda il percorso amministrativo che si è fin qui sviluppato, Gallo ha spiegato: «La procedura è iniziata a ottobre dell'anno scorso, quando si è riunita la Commissione che ha concluso i lavori a fine marzo e ha invitato il Rup ad assumere la decisione finale, con alcune raccomandazioni. Raccogliendo queste segnalazioni il Rup ha dato incarico ad uno studio di consulenza (studio Vermiglio, ndr) di approfondire una parte di questo step, la parte economica soprattutto. Lo studio ci ha lavorato e ha consegnato i risultati del suo lavoro due giorni fa. Io non l'ho visto». Dimostrazione che l'iter è blindato, ma certo fa riflettere che un assessore non abbia contezza di quali siano i reali problemi che stanno, fin qui, frenando un'operazione annunciata dalla portata di 144 milioni di euro. «Documentazione ancora non trasparente? Non credo ci sia motivo di non renderla nota, c'è solo da rispettare un momento in cui la persona che si assume la responsabilità di ciò che viene fatto (il rup, ndr) faccia le sue considerazioni e scelte. Qualche giorno in più o in meno rispetto alla lettura di un documento che suppongo sia molto tecnico, e che quindi non sia un argomento da discutere al bar, non credo faccia differenza».

Sezione: Il focus / Data: Gio 13 maggio 2021 alle 13:52
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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