Un pomeriggio con l’atmosfera dei tempi belli, vissuto al “S.Filippo” con una curva pulsante, tanti ragazzi e famiglie sugli spalti, suggella la salvezza diretta per il Messina che, quasi improvvisamente, si scrolla di dosso i timori latenti di questa stagione, riemersi dopo le tre sconfitte consecutive del mese di marzo, concedendosi il lusso di festeggiare, sotto la curva e negli spogliatoi, come non capitava da troppo tempo, visto che la promozione della scorsa stagione non aveva potuto godere della possibilità di un abbraccio collettivo tra il gruppo e i propri sostenitori.
E’ la celebrazione della “coppia tecnica” Raciti-Cinelli che prepara la partita con il Taranto mantenendo alta la tensione e l’attenzione di tutti i calciatori a disposizione e si merita un bel 6 e mezzo per l’atteggiamento comunque propositivo anche di fronte ad un approccio troppo contratto e alle difficoltà legate al vento che non consentiva manovre troppo elaborate. Serviva trovare l’episodio giusto e il calcio di punizione sblocca partita ha premiato chi è stato più tenace nel cercare di portare a casa l’intera posta in palio. Tra una settimana sarà tempo di Pasqua e, subito dopo, di bilanci da fine stagione e programmi per l’immediato futuro, adesso ci si deve limitare alle valutazioni dei singoli limitatamente ai 96’, incluso recupero, vissuti nell’ultima domenica di questo torneo, visto che il match contro la Turris sarà disputato sabato prossimo.
Il migliore in campo per i giallorossi è il match winner, l’autore del gol decisivo, Peppe Rizzo (7) dal Rione Cep, tornato a casa per vestire, dopo un lungo peregrinare nei campi di tutta Italia, la maglia biancoscudata. Vederlo segnare, grazie anche ad una papera di Chiorra, sotto la Curva Sud ed esultare con rabbia in faccia alla propria gente, abbracciando tutti seppur virtualmente, come ha detto mister Raciti, “chiude il cerchio di un percorso” e, forse, può dare lo spunto per ricominciare, dopo tantissimi anni, a ricucire il rapporto tra questa città e la sua squadra di calcio.
Oggi è festa e, quindi, dietro a Rizzo ci sono tutti i suoi compagni di giornata, con un 6,5 collettivo pur rispondendo a diverse motivazioni. Lewandowski si fa trovare pronto negli interventi resi più insidiosi dalle folate di vento, con la linea difensiva che tiene abbastanza bene la spinta tarantina, maggiore nei primi 45’. Morelli cura la fase offensiva e, nei minuti finali, esce fuori la sciabola quando si tratta di soffrire il giusto sul forcing rossoblù, la coppia centrale Celic-Camilleri al di là di qualche indecisione fa il suo con dedizione e attenzione, mentre Fazzi non disputa la sua migliore gara.
Il centrocampo vede Fofana meno decisivo del solito, pur facendo vedere accelerazioni che avrebbero meritato maggiori fortune, e Damian che non sfigura con la fascia da capitano per impegno e cattiveria agonistica, meno nella precisione e velocità delle giocate.
Il trio di attacco va a corrente alternata, perché Statella e Russo sulle fasce vengono innescati raramente e Piovaccari soffre la carenza di rifornimenti adeguati. Il duo tecnico lavora proprio sul reparto avanzato per cambiare marcia nella ripresa, inserendo Busatto per Fofana ed il ragazzo di proprietà del Vicenza ci mette il fisico per dare pressione alla retroguardia pugliese, e poi Catania al posto di Statella, ma stavolta l’esterno milanese piazza solo uno dei suoi spunti, non sfruttato dai compagni. Spazio anche a Simonetti e Konate, chiamati a portare legna negli ultimi 10’ facendo rifiatare Russo e Piovaccari.
Alla fine, contava solo il risultato, così come chiesto da mister Raciti nelle interviste della vigilia, sono arrivati i tre punti e adesso resta l’ultimo impegno contro la Turris per chiudere in bellezza e potere dare maggiore valore alla salvezza diretta per questo gruppo che ha centrato una piccola, ma molto importante e tutt’altro che scontata, impresa sportiva, con l’augurio che, adesso, perfino la glaciale e anche un po’ snob piazza di Messina si ricordi di quella passione chiamata calcio, caduta nel dimenticatoio per responsabilità di tanti negli ultimi 15 anni.

Sezione: Il focus / Data: Lun 11 aprile 2022 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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