Il bando più atteso della storia, l’argomento di discussione preferito dei superstiti ancora interessati al calcio nella nostra città, la pietra della discordia dei concerti rimandati per l’emergenza Covid 19, è stato pubblicato, in estratto, il 27 maggio 2020 sulla Gazzetta dell’Unione Europea S102 e, il 10 giugno 2020, sull’albo pretorio del Comune di Messina, con tutti gli allegati (Bando, Disciplinare di Gara, Capitolato, Clausola Pantouflage, Patto di Integrità, Dichiarazione Regolarità Contributiva, Istanza di partecipazione, DGUE, Protocollo di Legalità, Schema di Convenzione).

La scadenza per la presentazione delle offerte aventi per oggetto “Procedura aperta per l'affidamento della concessione in gestione dell'impianto sportivo «Stadio F. Scoglio»” è prevista per il 30-09-2020 alle 9, con apertura delle buste alle 10 dello stesso giorno, e si svolgerà secondo quanto previsto dall’art. 60 del Codice Appalti, in cui, appunto, qualsiasi operatore economico con i requisiti indicati nel bando, potrà presentare offerta per la “gestione trentennale dell'impianto sportivo «Stadio F. Scoglio» con possibilità di aumento e diminuzione della durata ad esito dell'offerta economicamente più vantaggiosa, con obbligo della realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di adeguamento normativo e con possibilità per il concorrente di proporre migliorie”.

La differenza, quindi, la faranno la qualità e le caratteristiche del progetto di interventi per rendere interamente fruibile l’impianto con la destinazione ad attività sportive e alcuni, determinati, altri impieghi commerciali anche delle aree limitrofe, definiti dagli attuali strumenti urbanistici. Eventuali modifiche di destinazione d’uso dovranno, come è previsto dalla legge, seguire il consueto iter normativo.

La macchina burocratica, quindi, si è già avviata da ben 25 giorni senza che nessuno se ne sia accorto. Restano i dubbi a proposito degli importi richiesti per la partecipazione o per i requisiti, visto che il bando, adesso, potrà essere emendato solo dietro richieste motivate da parte di chi è interessato a partecipare e non con polemiche o interventi sui social o nei bar cittadini (che in tanti casi sono molto più istituzionali delle piattaforme internet di comunicazione).

Adesso, in una città appena appena interessata alle sorti del principale impianto sportivo,  si solleciterebbe una figura istituzionale forte, sia per ruolo che per capacità comunicative, come il sindaco Cateno De Luca a rendere noto che esiste questo bando anche a gente che viva oltre Giampilieri e Ponte Gallo ed abbia esperienza di almeno tre anni nella gestione di impianti sportivi con capienza oltre i diecimila spettatori. Con la possibilità di fare calcio in una piazza da 12 anni, più il prossimo, in astinenza da campionati professionistici di livello nazionale, con una tradizione impolverata, ma ancora viva sotto la cenere e la calce buttata sulle macerie della mediocrità. Astenersi avventurieri e perditempo.

Sezione: Il focus / Data: Lun 22 giugno 2020 alle 16:45
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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