“Capisco benissimo la scelta della Federazione, non era semplice nel momento che stiamo ancora vivendo. Ribadisco la posizione che ho manifestato sin dal primo giorno di stop dei campionati: io avrei annullato tutto, ripartendo da zero con le stesse squadre nella prossima annata sportiva. Di sicuro le scelte della Lega lasceranno deluse alcune società, specialmente le squadre che erano seconde a pochi punti dalla vetta con tante partite ancora da giocare. A calmare le acque potranno sicuramente essere i ripescaggi per le seconde classificate, ma ritengo sia una formula penalizzante per molti. Una decisione tuttavia andava presa e va rispettata, anche se prevedo un’estate bollente”.
Parole di mister Giuseppe Midiri, ex tecnico della Saponarese che ha guidato fino a gennaio lasciandola in lotta (con il Furci in particolare) per la prima posizione nel girone C di Seconda categoria. A due mesi dall’ultima partita ufficiale si deve pensare a come concludere la stagione 2019/2020 ma anche alla prossima. Sulla ripresa dei campionati ai tempi del coronavirus è difficile fare previsioni concrete, ma il tecnico ha espresso le sue sensazioni personali: “La speranza è che si trovi un vaccino che ci permetta di tornare a giocare nelle condizioni sanitarie adeguate, senza rischi per nessuno. Se non si ripartirà come da abitudine, la preparazione atletica sarà sicuramente diversa, la vita del calciatore cambierà come siamo cambiati tutti con questa pandemia che ha fatto troppi morti”.

Le riflessioni del mister vanno poi a combaciare con un tema che non lascia spazio all’immaginazione: “Inutile girarci troppo intorno, i problemi economici del calcio dilettantistico, quando ci diranno che torneremo ad allenarci, saranno molteplici. Il ridimensionamento sarà inevitabile e con questo intendo che tutti dovremo fare la nostra parte, in punta di piedi: per il bene del calcio gli sforzi saranno necessari, i rimborsi spese andranno rivisti, servirà unione di intenti. Solo in questa maniera questo sport potrà tornare gradualmente a recitare il ruolo di un tempo”. 

In attesa che si possa tornare davvero a parlare di calcio e che si possa pensare a preparare la prossima stagione, con i verdetti che la Lega deciderà, anche mister Midiri è pronto a ritornare in panchina dopo la fine della lunga esperienza con la Saponarese. L’emergenza sanitaria ha fermato tutto e anche la programmazione va a rilento: “Non ho ricevuto ancora richieste, ma spero di tornare ad allenare nel prossimo campionato, con l'auspicio che mi venga prospettato un progetto serio e credibile, a prescindere dalla categoria. Il mio legame con il mondo del calcio è indissolubile”. Sempre seguendo il suo stile di gioco: “Prediligo un calcio propositivo basato su corsa in avanti e gioco offensivo. Preferisco impostare la partita pensando alla mia squadra e non agli avversari. A prescindere da qualsiasi fede calcistica, come ho avuto la fortuna di imparare dai miei allenatori quando giocavo, e tra i quali ne cito uno su tutti, Pasquale Marino a Milazzo (1997-1999), per ottenere risultati servono prima gli uomini e poi i calciatori”.

Sezione: Le categorie / Data: Gio 04 giugno 2020 alle 11:08
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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