Terminata la stagione 2019/2020, forse proprio sul più bello per i colori biancoazzurri, e dopo il bilancio del dg Domenico Belvedere, spazio anche al mister Massimo Bontempo, uno degli artefici dell’emozionante percorso del Rocca di Capri Leone.
«Per quanto riguarda questa stagione sono estremamente felice perchè è stata un’annata estremamente positiva e di ricordi ce ne sarebbero tanti ma per me la svolta è avvenuta nella partita a Sant’Angelo di Brolo. Ricordo - ha raccontato il tecnico tramite la pagina ufficiale del club - che venivamo da qualche risultato negativo e le cose non andavano bene, anche se i ragazzi si allenavano dando sempre il 100%. Non arrivavamo al match nelle migliori condizioni anche perché avevamo pure qualche infortunato ma siamo riusciti a vincere lo stesso contro una grande squadra e abbiamo dato il là a un periodo positivo».

Una stagione che ha ampiamente ripagato la scelta di puntare su “giovani cresciuti in casa”. Lei che ha seguito questa crescita giorno per giorno cosa pensa di questo progetto? Cosa l’ha colpita di più di questo gruppo? E quali sono i margini di miglioramento?
«L’estate scorsa avevo sposato il progetto societario di puntare sui giovani, suggerendo però di puntare su ragazzi di prospettiva. Ovvero ragazzi che potessero fare un tipo di lavoro che poteva portare soddisfazioni al club, all’allenatore ma, in primis, a loro stessi. Abbiamo cercato, quindi, con la società quei giovani che facessero al caso nostro ed effettivamente tutti quelli che sono arrivati hanno fatto un lavoro eccelso. Hanno lavorato quotidianamente tanto da far crescere la squadra, l’allenatore ma soprattutto loro stessi. Se devo dire una cosa che più mi ha colpito di questo gruppo è la condivisione che si vedeva dentro e fuori dal campo, negli allenamenti, durante le cene che si organizzavamo e durante le gare. Anche nei momenti più difficili, quando sembrava che il banco potesse saltare, questi ragazzi non hanno mai mollato, dimostrando di essere una famiglia.
Di questo ne sono estremamente orgoglioso e li ringrazierò per sempre. I margini di miglioramento sono sempre tanti, basta credere nel lavoro, essere concentrati e avere la mentalità giusta per affrontare questo sport nel modo migliore per la crescita personale in primis come uomo e poi come calciatore. I ragazzi che ho allenato hanno seguito queste regole e hanno ancora ampissimi margini di miglioramento e spero che da domani potremmo rimetterli già in pratica».

L’emergenza Covid-19 ha prima fermato e ora rischia di sconvolgere il mondo dello sport. Come si può ripartire?
«Questa pandemia è stata un evento tragico e del tutto inaspettato, però bisogna sfruttare questo stop forzato e farlo diventare un’opportunità. Bisogna ricominciare facendo qualche riforma al campionato, bisogna che la Lega sia più vicino alle società sportive e che queste siano messe nelle migliori condizioni per poter fare sport. Tutti dobbiamo remare verso la stessa direzione perché fare sport a livello dilettantistico è una cosa molto importante. È la base principale per sviluppare poi quello che vediamo in televisione come la serie A o la Champions League. Senza la base non ci possono essere le altezze, senza i campionati dilettantistici non ci può essere il professionismo».

Sezione: Promozione / Data: Lun 08 giugno 2020 alle 09:53 / Fonte: USD Rocca di Capri Leone 1983
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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