Città di Sant'Agata, Ferrara: "Gara difficile. Abayan? Non lo stimo"

Impegnato sull'ostico terreno del Castrovillari, il Città di Sant'Agata domenica, al netto degli avversari, dovrà tenere a bada un'insidia ulteriore, come spiega alla vigilia del match il tecnico Pasquale Ferrara: "Trovare la condizione non è semplice. Ieri sera abbiamo eseguito il protocollo relativo ai tamponi, per fortuna siamo tutti negativi e adesso partiamo per questa trasferta su un campo difficilissimo. Giochiamo contro una squadra con calciatori e un allenatore importanti, su un terreno in erba naturale. La prestazione, pertanto, passerà da diverse componenti: condizioni meteo, ma anche fisiche, perché con un campionato a singhiozzo trovare continuità è complicato e la tenuta degli interpreti ne risente. Il campo in erba naturale spezza le gambe, senza considerare la situazione in cui si trova e che non conosciamo. Si tratta di aspetti fondamentali, da non sottovalutare". 

Interrogato sull'eterno dilemma tra punti e bel gioco, l'allenatore risponde: "I principi di gioco sono importanti, ma rimane un campionato in cui bisogna salvarsi e non esistono squadre materasso. L'estetica passa in secondo piano, servono i punti. Anche perchè per il gioco serve la condizione e con un torneo che si disputa all'insegna dei rinvii trovarla è difficile. Ora faremo un paio di partite, poi ci fermeremo per Natale, cosa che non condivido. Avremmo dovuto giocare pure il 27, a costo di disputare una partita ogni tre giorni: il mercoledì e la domenica. La federazione, tuttavia, si è espressa diversamente e ne prendiamo atto. La priorità, in ogni caso, è giocare sporco". 

Una battuta in chiave mercato: "Di Abayan non parlo, perché non lo stimo. Chi gioca farà la sua parte, in ogni caso. Monteleone, il nuovo acquisto, purtroppo non è in condizioni ottimali e sto riflettendo circa la possibilità di rischiarlo. È arrivato in gruppo solo giovedì. Loro possono, invece, contare su uno degli attaccanti più forti del girone e anche gli esterni non sono da sottovalutare. In mezzo, inoltre, hanno un calciatore greco di spessore assoluto e fanno partire la manovra da dietro con il regista difensivo. Le loro armi sono quantità, qualità e freschezza, per questo sarà fondamentale adattarsi in fretta, a differenza di quanto avvenuto con la Gelbison". 

La chiosa è una finestra in chiave mercato: "Dobbiamo recuperare uomini prima che punti e ci stiamo lavorando. Bisogna sostituire chi è andato via, alla luce di potenziali squalifiche o infortuni che ci potranno essere. Ci stiamo allenando intensamente. Ad oggi sono 103 sedute, non poche, e faremo leva sul gruppo per ottenere dal campo quanto serve per la salvezza".