Dopo Landi, Ozuna e Massa altre due operazioni formalizzate per l'Fc Messina. Si tratta di Andrea Piccione, centrocampista classe 2001. Il giocatore toscano è già a disposizione del mister Carmelo Mancuso con un contratto valido per un anno. In arrivo anche Alioune Mbengue, terzino destro senegalese, altro 2001, in passato tra giovanili del Siena, Grumentum e Città di Sant'Agata: annunciato via social ma non ancora attraverso comunicato stampa. Attesi ora i nomi caldi “over” che diano sostanza all'organico.

Ma a tenere banco sono le polemiche legate alla questione impianti. Mentre si attende il 15 settembre per l'esito del ricorso al Tar avverso la mancata aggiudicazione del bando di gara sulla gestione pluriennale del “Franco Scoglio”, il Football Club continua a usufruire del “Celeste”, come lo scorso anno, tramite canone ma mai versato perché in compensazione con lavori per oltre 200 mila euro, almeno così asseriscono i vertici del club. L'assessore Francesco Gallo, in tal senso, ha chiesto chiarimenti ai dirigente. Mentre il presidente Rocco Arena, ormai assente da mesi da Messina, è tornato a parlare dell'argomento attraverso l'ormai immancabile “storia” social: “L'Fc Messina in queste due stagioni è il soggetto economico che ha maggiormente investito negli impianti sportivi cittadini. Tra canoni versati, lavori effettuati e garanzie fornite, la cifra supera i 200 mila euro, senza contare quanto investito per la vittoria del bando del 'Franco Scoglio'. Nonostante il club si è trovato costretto a subire delle inadempienze e dell'ostruzionismo altrui. Abbiamo chiesto a più riprese in via colloquiale e formale via pec di potere discutere l'utilizzo dell'impianto 'Celeste', da noi portato a muova vita con ingenti investimenti, rispettando i dettami della convenzione stipulata e per il quale il Comune ha ancora la nostra cauzione. Seppur pronti a sostenere le spese e continuare la nostra opera, non abbiamo ricevuto ad oggi alcuna risposta alle nostre missive, con la stagione sportiva iniziata e una programmazione così condizionata”. Per cui, in attesa di risposta, intanto l'Fc ha deciso di continuare a usare l'impianto. Evidentemente con il placet tacito di Palazzo Zanca, che non è ancora intervenuto, né in un senso né nell'altro.

“Il club e i suoi tifosi – prosegue Arena -, stanno silenziosamente smaltendo le cocenti delusioni che hanno caratterizzato un estate (senza apostrofo, ndr) senza pause e vere gioie, trovando la forza di rialzarsi e ripartire dopo gli enormi torti subiti”. Presumibilmente si fa riferimento alla questione stadio ma anche alla vicenda legata alla mancata ammissione, sulla quale però pesano, gravemente e innegabilmente, le mancanze societarie nel reperimento di una fideiussione valida che avrebbe significato automaticamente accesso in Lega Pro, servita su un piatto d'argento senza neppure l'aggravio economico del ripescaggio, da una serie di vicessitudini combinate favorevoli (come le rinunce di Gozzano e Aglianese).

“C'è il fondato timore che le azioni volte contro l'Fc Messina siano strumentali e che non venga riservato al club e ai suoi tifosi il rispetto dovuto. Un equo trattamento, allineato a quello delle altre realtà cittadine, non potendo prescindere dall'inopinabile fatto che la nostra società è ad oggi in credito con la municipalità per versamenti e investimenti fatti. Restiamo fiduciosi nelle istituzioni, augurandoci di non trovarci nuovamente vittima di ingiustizie, dalle quali ci difenderemo facendo valere le nostre ragioni in ogni sede competente e sicuramente rompendo il velo di discrezione che ha sempre contraddistinto la nostra società”... #comunedimessinaorabasta è l’hashtag con cui Arena chiude la “storia”.

Sezione: Serie D / Data: Gio 02 settembre 2021 alle 16:33
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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