Una sconfitta bruciante, contro il Catania, rivale storica sempre sofferta dal Messina, giunta malgrado la prestazione vibrante degli uomini di Lucarelli meno cattivi degli avversari, ma soprattutto poco freddi e cinici quando si dovevano affondare gli etnei. Adesso, è importante mettersi alle spalle la delusione e riprendere la marcia verso la salvezza.

Ecco le nostre pagelle:

Berardi 5 – Incertezza fatale sul gol di Pozzebon che rimette in partita il Catania, dopo l’unica parata effettuata in occasione del calcio da fermo di Fornito. Non riesce a coprire il suo palo sul raddoppio di Barisic, che compie un grande gesto tecnico.

Rea 6 – In campo con il caschetto protettivo dopo un trauma cranico subito venerdì in allenamento, dà un grande contributo fin quando la squadra mantiene gli equilibri, sfiorando il gol in contropiede, quando Pisseri è bravo e fortunato a chiudergli lo specchio.

Bruno 5,5 – Spegne Pozzebon e Tavares per 74 minuti, ma si fa anticipare dal numero nove rosso azzurro e poi resta impantanato nel terreno del S.Filippo quando Barisic confeziona la beffa.

Maccarrone 6 – Lotta con ardore e criterio nel fango, facendosi perdonare alcune incertezze in fase di disimpegno. In avvio di ripresa, un suo colpo di testa su corner viene salvato sulla linea da Bucolo, che, alla fine, esce vincitore da questa sfida tra catanesi veraci, almeno sul piano del risultato finale.

Grifoni 5,5 – Soffre la pesantezza del fondo campo anche perché reduce dall’ennesimo acciacco stagionale e non riesce a dare il proprio apporto in fase di spinta, che sarebbe stato prezioso nel lungo periodo di superiorità numerica. Commette un grave errore trattenendo platealmente Pozzebon, che poi lo grazia sbagliando il penalty.

Da Silva 4 – Inizia la gara con il piglio giusto, pur non avendo la rapidità tra le sue doti, ma tende a calare di intensità con il passare dei minuti. Prende due cartellini gialli in 15 minuti e la sua espulsione spacca in due la partita, dando ossigeno alle speranze etnee di ritornare a galla. Imperdonabile leggerezza.

Musacci 6 – Contro la squadra nella quale ha accumulato più delusioni che soddisfazioni nella stagione scorsa, offre una prestazione di sostanza, provando a dare respiro alla manovra pur essendo penalizzato dal campo pesante.

Sanseverino 6 – Al 12’ impegna Pisseri nella parata tecnicamente più difficile del match, poi sistema l’elmetto e si piazza in trincea, ma stenta a dare continuità alla fase offensiva, limitandosi a controllare la sua zona. All’87’ viene sostituito da Plasmati (sv) , pochi minuti in campo a ingaggiare duelli aerei, cercando il gol del pareggio.

Mancini 6 – Non ha il passo e la prestanza fisica per farsi notare in condizioni così difficili, però la squadra perde equilibrio poco dopo che Lucarelli decide di farlo uscire per lasciare posto a Foresta (6) al ritorno in campo dopo la lunga assenza per pubalgia, che ci mette corsa, agonismo e perde la voce nel richiedere palla a Milinkovic al 73’.

Anastasi 6 – E’ protagonista di due momenti che potrebbero indirizzare il derby dipingendolo di giallorosso, perché Gil lo stende dopo 7’ lasciando i suoi in dieci e costringe Russotto all’intervento scomposto per il rigore dell’ 1-0. L’ennesimo gol divorato al 29’, però, resterà nella mente dei tifosi biancoscudati alla voce “occasioni perdute”.

Milinkovic 6 – Diventa uno dei bersagli principali dei tifosi nell’immediato dopogara, perché non è possibile ignorare i compagni e regalare palla al portiere, venendo puniti immediatamente dagli dei del calcio con la rimonta finale rosso azzurra. Però, è lui a fornire due assist al compagno libero davanti al portiere ed è sempre il francese di origini serbe ad avere gli attributi di battere un calcio di rigore pesantissimo.

Cristiano Lucarelli 5 – Una delle pochissime insufficienze del tecnico livornese in questa sua esperienza messinese, ma, nel pomeriggio plumbeo del S.Filippo, il subcomandante perde la bussola, non ricorda l’ammonizione presa da Da Silva, proprio sotto i suoi occhi al 50’, e non riesce a dare i giusti imput per portare a casa l’ennesima impresa. La poca lucidità nei momenti topici viene pagata a carissimo prezzo.

Catania: Pisseri 7,5; Gil 4, Bergamelli 6, Marchese 6 ; Bucolo 6 (dal 24’ st Barisic 7), Biagianti 7, Fornito 6, Djordjevic 6; Russotto 6,5 (dal 20’st Parisi 6), Tavares 6, Pozzebon 6,5. Allenatore: Mario Petrone 6,5

Arbitro: Francesco Forneau di Roma 1 , 5

 

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 27 febbraio 2017 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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