Nonostante sia solamente quarta serie, il fascino di una sfida tra Palermo e Messina è sempre fortissimo. Storicamente, infatti, queste due città sono sempre state in competizione, contendendosi il titolo di capitale della regione, soprattutto tra l'XI ed il XVII secolo. I due centri siciliani, distanti solamente 220 Km, hanno sempre incarnato due tipi di città diametralmente opposte: Palermo, popolana ed operosa, visceralmente legata alla sua tradizione araba, in contrapposizione con una Messina ricca ed aristocratica, divisa tra identità cattolica e ortodossa. Le catastrofi, naturali e non, abbattutesi sulla zona peloritana, hanno notevolmente ridimensionato la città dello Stretto ma, almeno per consolazione, la storia ci mostra ancora la grandezza raggiunta dai nostri avi, chiamati “i patrizi” dai cugini palermitani.
Le tracce di questa rivalità, ovviamente, si possono rintracciare anche nelle prime sfide “pallonare”, quando il calcio era ancora un oggetto misterioso importato dall'Inghilterra. Le prime squadre, o meglio, i primi team, per usare il termine allora utilizzato dai cronisti, erano imbottite di calciatori inglesi, che provavano ad "evangelizzare" i compagni italiani. L'inizio della storia calcistica messinese, tra l'altro, coincide esattamente con la prima sfida contro i cugini del capoluogo. Il Football Club Messina, in maglia bianca e blu, si recò nella città di Santa Rosalia per affrontare l'Anglo-Palermitan, in un'amichevole che terminò sul risultato di 3 a 2 per i padroni di casa. Era il 1901...qualche giocatore peloritano indossava il cravattino in campo e l'arbitrò studiò le regole la sera prima, da un manualetto inglese recuperato al porto di Palermo. Nel 1905, invece, le due squadre si ritrovarono, sempre nel capoluogo dell'isola, per la “Coppa Whitaker”, messa in palio da un esponente della comunità inglese che, prima del terremoto, risiedeva numerosa a Messina. Stavolta furono i peloritani a trionfare, con un altro, pirotecnico, 3-2.
Nel 1910, invece, il Palermo si prese gioco di un Messina in piena crisi societaria, dilaniato dal terremoto che, due anni prima, si era portato via due terzi degli abitanti. La squadra di casa vinse per 9-0, senza un briciolo di pietà per un gruppo che schierava un centravanti di appena quattordici anni. L'ultimo incontro, fuori dalle gare ufficiali che avranno inizio di lì a poco, registrò un'altra vittoria del Palermo, contro la S.G. Garibaldi Messina, unica formazione peloritana del periodo.
Dal 1920, anno di nascita del “campionato siciliano”, Messina e Palermo cominceranno ad affrontarsi costantemente, in gare ufficiali organizzate dalla Figc. Fermandoci al solo campionato, sul terreno del capoluogo isolano si contano ben 28 sfide, con un borsino fortemente sbilanciato in favore dei rosanero. Le aquile, infatti, si sono imposte in 18 occasioni, contro le sole 3 vittorie dei biancoscudati. A completare il bilancio, inoltre, 7 partite concluse con un nulla di fatto. La prima vittoria peloritana, tra l'altro, giunse con una sentenza del giudice sportivo: nel campionato di prima divisione 1924-25, infatti, i rosanero schierarono un calciatore non tesserato e, l'1-1 finale, venne trasformato in uno 0-2 per l'U.S. Messinese, all'epoca prima squadra cittadina.
Molto più prestigiosa, invece, la vittoria biancoscudata nella serie B 1958-59. Il presidente Muglia, giunto da qualche mese alla guida del Messina, progettò un grande futuro per i giallorossi che, in effetti, nel giro di quattro anni giungeranno in serie A. In quella stagione, comunque, i peloritani si presero il lusso di battere a domicilio il Palermo che, alla fine dell'annata, volò in serie A. Anche in quel caso (stavolta maturato sul campo), il Messina s'impose per 0-2, grazie alle marcature di Orlando e Alicata.
Per un'altra vittoria giallorossa allo stadio La Favorita (oggi Renzo Barbera), bisognerà aspettare ben 42 anni. Il Messina, infatti, riuscì a violare ancora il campo dei rosanero nella stagione di serie C/1 2000-01: in quel caso, dopo l'iniziale vantaggio casalingo di Cappioli, furono Vittorio Torino e Denis Godeas a ribaltare il risultato. Come i tifosi ricorderanno, al termine del campionato entrambe le squadre guadagneranno la promozione in serie cadetta. Le ultime tre sfide, infine, sono state disputate in massima serie: tutte si sono concluse con una vittoria di misura del Palermo. Nell'annata 2004-05, il primo derby in massima serie si concluse con il risultato di 2-1, in virtù delle reti di Zaccardo e Toni, inframezzate dalla marcatura di Zampagna. Nella stagione seguente, invece, fu l'ex Denis Godeas a firmare l'1-0 che valse i tre punti per il Palermo, all'ultima giornata di campionato. L'ultimo precedente, disputato il 25 ottobre del 2006, si concluse nuovamente sul 2-1: l'inziale vantaggio di Riganò venne ribaltato dalle reti di Zaccardo, autentica bestia nera giallorossa, e Di Michele.
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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