La scena finale di questa partita al “Ciro Vigorito” è quella di un gruppo stremato dopo oltre 100’ di gioco, recupero compreso, nei quali è riuscito a non farsi abbattere dalle avversità, rappresentate da almeno un rigore a favore non concesso, dal gol molto fortunoso degli avversari e da una serie di occasioni sfumate per un soffio, oltre la traversa colpita da Zunno nella ripresa. La festa sotto il settore ospiti con il centinaio di tifosi biancoscudati sempre presenti in ogni trasferta è meritatissima, perché l’unica squadra che ha proposto gioco in questa serata è stata quella in maglia nera, con un risultato finale giunto allo scadere del 90’ che non rispecchia la superiorità tecnica, tattica e fisica dimostrata dagli uomini di Giacomo Modica, uscito vincitore dal confronto con una vecchia volpe della categoria come Gaetano Auteri. Ultima annotazione sull’ennesima direzione arbitrale palesemente inadeguata, un aspetto da mettere in conto nel calcio, ma, francamente, tanta mediocrità colpisce anche gli osservatori più obiettivi.

PREPARTITA – Sfida proibitiva, sulla carta, per il Messina ospite del Benevento, rimasto forse l’unica alternativa credibile prodotta dal campionato alla capolista Juve Stabia, domani impegnata al “Menti, a porte chiuse, nel match contro il Taranto. Gaetano Auteri deve fronteggiare le assenze per squalifica di Improta, Karic e Starita, ma ha un organico così ampio e di altissima qualità che i sostituti sono elementi potenzialmente titolari in una squadra da primato nel girone. I giallorossi sanniti si schierano con il 3-4-3 tipico del loro tecnico, in cui Berra, Terranova e Cappellini sono davanti al portiere Paleari, poi linea di centrocampo Simonetti-Pinato-Nardi-Masciangelo, trio avanzato affidato a campioni per la categoria del calibro di Ciano, Lanini e l’ex Ciciretti. Giacomo Modica ricorre ad un massiccio turn over, dando spazio a chi, fino ad oggi ha accumulato pochi minuti, perché piazza in porta Fumagalli, difesa con Salvo e Ortisi laterali, coppia centrale Polito-Dumbravanu, a centrocampo Giunta e Civilleri insieme a Firenze al posto dello squalificato Emmausso, infine Ragusa e Zunno ai lati di Plescia in un 4-2-3-1 abbastanza elastico, tendente al 4-3-3, modulo adottato nella prima parte della stagione, con esiti non proprio esaltanti.

CRONACA –
PRIMO TEMPO
– Benevento in maglia giallorossa, Messina con il completo nero che portò bene nelle prime partite del periodo migliore come punti raccolti in questo campionato, iniziato a dicembre scorso, anche se l’accoppiamento con il pantaloncino rosso rappresenta un inedito. Non è passato nemmeno un minuto e i padroni di casa arrivano vicini al vantaggio, con un clamoroso errore di Ciano smarcato da Ciciretti in piena area avversaria, anche se il numero 10 era in offside. Risponde il Messina con una incursione che Zunno spreca ciabattando il cross sul fondo da buona posizione. Prova la conclusione all’11’ Firenze, dal limite, fuori misura. Intervento troppo irruento di Polito al 18’ su Ciano e il signor Di Francesco estrae il primo cartellino giallo della partita. Converge da sinistra Nardi al 22’, scoccando un destro rasoterra dai 25 metri che sibila vicino al palo di Fumagalli, apparso in controllo della traiettoria. Grande azione al 25’ sull’asse di destra Civilleri-Ragusa, poi cross sul quale Berra anticipa Zunno praticamente sulla linea. Dalla bandierina va Firenze che impegna Paleari. Il Benevento passa in vantaggio al 31’, su un’azione in cui la fortuna ci mette lo zampino, partita dal corner battuto da Ciano fuori area dove Nardi tira male, ma il pallone colpisce involontariamente Lanini spiazzando Fumagalli. Proteste peloritane per la posizione del centravanti sannita, ma la terna convalida. Gli uomini di Auteri sbloccano il match proprio nel momento in cui il Messina stava anche creando qualcosa in attacco, oltre a controllare senza affanno in fase difensiva. Riparte in progressione dalla propria metà campo Ragusa, Pinato lo trattiene in modo plateale e viene ammonito. Fallo di mano di Terranova nella propria area su cross di Zunno al 39’ e il signor Di Francesco fa segno di proseguire, interpretando come se fosse congruo il movimento del difensore giallorosso, intervenuto in scivolata. Un minuto più tardi, colpo di testa di Ragusa su corner, troppo morbido e Paleari si ritrova il pallone tra le mani, mentre a centro area Plescia viene colpito senza che l’arbitro se ne accorga. Il Messina continua a premere ma il Benevento concede solo un paio di corner e, alla fine del tempo, Lanini inganna Salvo in contropiede, arriva in area, tira male ma guadagna un tiro dalla bandierina, sulla cui battuta, senza esito, il signor Di Francesco fischia due volte, chiudendo i primi 45’ nei quali i padroni di casa hanno avuto la capacità e la sorte di capitalizzare l’unica chance costruita, mentre gli uomini di Modica hanno sprecato le occasioni costruite, incocciando nell’ennesima decisione arbitrale contraria, con un fallo di mano abbastanza nettamente punibile secondo il regolamento, non sanzionato con il tiro dagli undici metri.

SECONDO TEMPO – Nessuna sostituzione nell’intervallo per Auteri e Modica e calcio di inizio affidato agli ospiti. Inizia in modo propositivo il Messina, ma, al 54’, Civilleri si infortuna per un colpo al costato preso da Ciano, lasciando spazio a Frisenna. Al 57’ incursione di Giunta fino al fondo campo, passaggio radente che la difesa libera in corner anticipando Plescia e Ragusa. Clamorosa traversa di Zunno al 60’, con una strepitosa azione sulla sinistra, penetrazione in area, salta due avversari e scaglia una botta secca che batte Paleari ma prende il legno e il Benevento si salva ancora una volta. Doppio rimpallo in area peloritana, con tocco di mano di Ciciretti non visto dall’arbitro  e Lanini di sinistro batte tra le braccia di Fumagalli al 62’. E’ il momento dei cambi per i due tecnici, al 66’, fuori Ciano per Bolsius nel Benevento, escono Ragusa e Firenze per Rosafio e Franco. Fase di stanca del match spezzata dalla sostituzione di Auteri, che mette Ferrante al posto di Lanini al 73’. Combinazione perfetta tra Zunno e Giunta, tiro immediato ma addosso a Paleari, pronto a chiudere lo specchio e deviare sul fondo. Altra situazione dubbia in area beneventana con un tocco di mano da parte di Nardi, ma, come da copione, il signor Di Francesco non vede nulla e concede l’ennesimo corner per il Messina. All’83’ Luciani al posto di Plescia e Lia per Dumbravanu. Zunno salta per l’ennesima volta Berra all’85’ costringendo il difensore al fallo da ammonizione e, sulla punizione, ancora uno schema astruso impedisce di dare pericolosità all’azione. Triplo cambio di Auteri all’87, fuori Masciangelo per Viscardi, Ciciretti lascia il campo a Canfora, Pinato per Agazzi. Sembra fatta per i padroni di casa, ma, proprio al 90’, arriva un pallone tra i piedi di Frisenna, servita da Giunta, il numero 8 controlla e fa partire una parabola impendibile per Paleari. Pareggio meritatissimo per un Messina sfortunato ma mai domo. Giallo prima per Lia e subito dopo a carico di Bolsius al 93’. Ammonito per simulazione Carfora al 96’, reo di un tuffo in area peloritana sul contrasto di Franco, nel frattempo diventato centrale difensivo. Finisce dopo 8’ e 30’’ di recupero, con un pareggio che premia la forza di volontà ed il carattere del Messina, dimostratosi in condizione fisica eccellente, con alcuni singoli in grado di non sfigurare anche al cospetto di una corazzata del campionato di serie C come il Benevento, apparso in difficoltà per larghi tratti della partita.
 

TABELLINO

BENEVENTO-MESSINA 1-1
Marcatori: 31’ Lanini (B), 90’ Frisenna (M)

BENEVENTO (3-4-3): Paleari; Berra, Terranova, Capellini; Simonetti, Pinato (dall’87’ Agazzi), Nardi, Masciangelo (dall’87’ Viscardi); Ciano (dal 66’ Bolsius), Lanini (dal 73’ Ferrante), Ciciretti (dall’87’ Carfora). In panchina: Nunziante, Manfredini, Benedetti, Meccariello, Rillo, Pastina, Kubica, Talia, Marotta, Perlingieri. Allenatore: Gaetano Auteri.

MESSINA (4-3-3): Fumagalli, Salvo, Polito, Dumbravanu (dall’83’ Lia), Ortisi; Civilleri (dal 54’Frisenna), Firenze (dal 66’ Franco), Giunta; Ragusa (dal 66’ Rosafio), Plescia (dall’83’ Luciani), Zunno. In panchina: Di Bella, Zona, Pacciardi, Fumagalli J., Scafetta, Signorile, Cavallo. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Dario Di Francesco di Ostia Lido
Assistenti: Francesco Collu di Oristano e Leonardo Tesi di Padova
IV ufficiale: Marco Peletti di Crema
Ammoniti: 18’ Polito (M), 39' Pinato (B), 85’ Berra (B), 87’ Meccariello (B), 93’ Lia (M), 94’ Bolsius (B), 96' Carfora (B)
Corner 3-11
Recupero: 2’ e 6’

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 10 marzo 2024 alle 20:46
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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