Era il 16 maggio 2012 e il 3-0 nella finale play-off del girone I di Serie D contro il Cosenza, non solo segnò la fine del sogno promozione del Messina, ma quella al “San Vito” fu l’ultima in maglia biancoscudata di Carmine Coppola, il capitano della Serie A che tornò in riva allo Stretto nell’agosto 2011 con i peloritani tra i Dilettanti.

In quel momento si chiude la carriera del centrocampista classe 1979, napoletano di Pollena Trocchia ma ormai messinese a tutti gli effetti, che ha cambiato vita, pur restando legato al calcio: Coppola diventa, infatti, procuratore e realizza un centro sportivo nella zona nord della sua Messina, "Football24". Ma non basta a chi ha il calcio nel sangue: la scorsa estate, così, inizia una nuova avventura come patron e giocatore dello storico sodalizio messinese del Ghibellina, rinominato F24 Ghibellina.

Ed eccocì che la storia si riscrive: sabato 25 ottobre 2014, a quasi due anni e mezzo dal suo addio al calcio, eccolo nuovamente in distinta: numero 24, Carmine Coppola, non può che essere lui. Non indossa una maglia giallorossa, ma una viola, non gioca al “San Filippo” ma al “Garden Sport” di Mili Marina: la sua squadra – come detto – è l’F24 Ghibellina, milita in Seconda categoria, il penultimo gradino del calcio, e affronta la Nuova Indipendente di Furci Siculo. Per Coppola è l’esordio stagionale (assente alla prima giornata, 1-1 a Giardini) e, anche se non sono queste le partite alle quali era abituato, e non gioca in uno stadio da 40 mila posti, per lui non fa differenza, è un campo di calcio e tanto basta. Dalla Serie A, tra il 2004 e il 2007, alla maglia azzurra della Nazionale, con due convocazioni nel 2005 (contro Serbia e Montenegro ed Ecuador), alla Seconda categoria, il passo è più breve di quanto si possa immaginare, perché la sua è una scelta dettata dalla passione: “Mi diverto, il campo a undici è stato la mia ragione di vita, soprattutto qui siamo tra amici. La vivo con tranquillità”.

Non è il capitano ma si comporta come se lo fosse, si piazza a centrocampo, corre, pressa gli avversari, imposta l’azione, e da lui parte quella del raddoppio concretizzata da La Valle, mostra la sua solita grinta e una buona condizione. “È andata bene, per me il calcio è passione”, ha ribadito Coppola, stanco ma soddisfatto dopo novanta minuti in campo: “Quando il mio lavoro me lo permetterà sarò qui a giocare, ma non so quante partite potrò disputare, forse tra una settimana o sei mesi, ma sarà un divertimento”.

Debutto fortunato coinciso con la prima vittoria stagionale del Ghibellina, che si è imposto 2-1 su un’ostica Nuova Indipendente: “Devo dire la verità, la categoria non la conosco, ma loro sono un’ottima squadra. Ci siamo divertiti e l’importante è non farsi male. Sbagliamo parecchi gol, ma va bene così”.

Occhi puntati sull’F24 non solo per la presenza di Carmine Coppola, ma anche perché può vantare un organico di assoluto livello, con giocatori come Parisi, Mazzeo, Aiello, Brancati e La Valle, ed è considerata la squadra favorita del girone F, ma il centrocampista non vuole parlare di obiettivi: “È una squadra fatta per divertirci, siamo amici, con Corrado Randazzo che è un ottimo allenatore. Poi vedremo dove potremo arrivare, ma è ovvio che si gioca sempre per vincere. L’obiettivo è divertici, poi Dio vede e provvede. Ho fatto questa squadra – ha concluso Coppola - perché, magari, più avanti si potrebbe puntare a qualche categoria importante, con giocatori che restino legati all’F24”.

Sezione: Le categorie / Data: Mar 28 ottobre 2014 alle 10:50 / Fonte: Davide Billa
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print