È un Camaro che lavora a pieno ritmo quello che sta preparando la stagione del ritorno in Promozione, dopo aver dominato il campionato di Prima categoria. La dirigenza neroverde, con in testa il il nuovo amministratore delegato e responsabile dell'area tecnica, Pasquale Rando, è impegnata su più fronti per programmare il futuro, a medio e lungo termine, della società. L’artefice della rinascita dello storico sodalizio messinese (e con Rando anche Antonio D’Arrigo, Angelo Alessandro, Gino Cappello, Fortunato D’Arrigo e Maurizio Saporoso) è stato il protagonista di una lunga intervista, che vi proponiamo in due parti, nella quale ha illustrato i progetti del “suo” club, le attuali problematiche e, inevitabilmente, con l’esperto allenatore-dirigente si è parlato anche del calcio messinese.

Innanzitutto, per farsi trovare pronti, ogni società ha bisogno di una “casa” e quella del Camaro è, ovviamente, il “Marullo” di Bisconte, da un anno gestito dalla società del presidente Salvatore Nicosia, appena riconfermato alla massima carica: “Abbiamo una convenzione che scade a settembre e stiamo cercando di approfondire la questione con il Dipartimento allo Sport del Comune di Messina, diretto dal dott. Salvatore De Francesco, che ringraziamo per la grande disponibilità. Dobbiamo abbreviare i tempi - ha spiegato Rando - e avere il rinnovo della convenzione perché a settembre i campionati sono già iniziati. Ci è stato comunicato che abbiamo fatto un buon lavoro, non ci sarebbe motivo per cambiare e ci è stato garantito che sarà rinnovata alle condizioni dello scorso anno, ma, comunque, prima voglio vedere nero su bianco”. Un nuovo accordo annuale, quindi, da settembre 2015 a settembre 2016, ma a quali condizioni? “Il Dipartimento allo Sport ci ha chiesto di continuare i lavori eseguiti lo scorso anno: il 'Marullo' è stato messo in sicurezza, sono stati effettuati tanti lavori e dovremmo completare quello che rimane. Inoltre, ci ha chiesto di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria e con un po’ di buona volontà da ambo le parti riusciremo a raggiungere anche questo obiettivo”. Lavori e costi che saranno sempre a carico del Camaro, ma la struttura del Bisconte sarà utilizzata da tante società: “Le altre squadre usufruiranno del campo come sempre e continueranno a pagare le tariffe comunali, che non hanno subito aumenti e saranno accessibili ai canoni delle società”.

È il classico, irrisolto, problema degli impianti cittadini che costringe decine di squadre a fare i salti mortali e dividersi i pochi spazi disponibili: “A Catania hanno riaperto impianti chiusi da 6-7 anni, a Messina, invece, non si riesce per difficoltà economiche. Si poteva ovviare con una concessione più lunga e, anzi, - ha rivelato il neo amministratore delegato - avevamo già un progetto con un’azienda leader nel settore, i fratelli Anastasi, che avrebbe rifatto l’impianto del 'Marullo'. Sarebbe bastata una convenzione più lunga, anche di dieci anni. Le strutture esistono, il Celeste, il XXIV Artiglieria o l’ormai ex campo di Galati, ma sono tenute male, mentre servono capacità e competenza per gestirle”.

A livello societario, invece, la stagione del Camaro si è aperta con un doppio addio, le dimissioni del direttore tecnico Angelo Alessandro e dell’allenatore Michele Lucà. Scelte personali che il Camaro ha rispettato, ne ha preso atto ed è andato avanti: “Ringraziamo Alessandro per il grandissimo lavoro svolto, è un grande professionista e un amico del Camaro, ma è anche giusto che raccolga i frutti della sua professionalità. Ambisce a lavorare in categorie che gli competono e noi saremmo felicissimi se riuscisse nel suo obiettivo. Sarebbe stato un delitto trattenerlo, è giusto che sia libero da qualsiasi vincolo per scegliere la sua strada. Lo scopo dei soci era rifondare il Camaro, costruire le basi e farlo camminare da solo. Lui ha completato il suo lavoro ed è libero di scegliere dove andare in futuro, è un professionista instancabile e le proposte non gli mancano”. Discorso diverso, invece, per la posizione dello stesso Rando: “Ho un obiettivo biennale che rispetterò. Mi sento parte integrante del progetto ed è anche una questione di cuore. Il mio compito è in corso d’opera, ci sono altri obiettivi, tra cui cercare di dare più sicurezza possibile alla società. Cercheremo di allargare la base e stiamo valutando le proposte che ci sono arrivate da tanti personaggi che si vogliono avvicinare al Camaro, ma vogliamo andare con i piedi di piombo. I soci mi hanno chiesto di valutare ogni singola situazione e mi ha fatto anche piacere, perché mi hanno chiesto di prendere il totale controllo. Questo mi inorgoglisce, vuol dire che il lavoro viene apprezzato, ma andiamo avanti passo dopo passo”.

I primi contatti, quindi, come ha spiegato Pasquale Rando, sono già stati avviati, ma per capire se la trattativa andrà a buon fine servirà tempo: “C’è stata qualche richiesta, ma tutto è rimandato a settembre. Qualcuna anche molto importante, ma ci dovremmo legare a condizioni che prima vorremmo valutare bene. Non vogliamo portare avanti la società in maniera dittatoriale, anzi siamo aperti a qualsiasi proposta, ma dipende se i programmi coincidono. La forza del Camaro è il rispetto dei ruoli. Non mi sono mai permesso di entrare in questioni tecniche o di altri dirigenti. Non c’è mai stata un’invasione di ruolo, ognuno al proprio posto e vogliamo continuare su questa strada. Sarebbe un delitto mettersi dentro qualcuno che non sia in linea con questa mentalità”.

Capitolo allenatore: dopo il trionfo della scorsa stagione, Michele Lucà ha annunciato la separazione dal Camaro. Una decisione a sorpresa, dopo la riconferma sulla panchina neroverde: “Avevamo prospettato gli stessi obiettivi dello scorso anno e pensato di abbassare leggermente l’età media, perché l’idea del Camaro è di crescere i ragazzi e portarli in prima squadra. Non potevamo dare certezza sugli uomini, ci vogliamo divertire, non facciamo promesse, perché nel calcio ci sono solo promesse che spesso vengono disattese. Il Camaro non promette niente, lo ripetiamo sempre - ha sottolineato Rando - ma se c’è la possibilità di fare acquisti importanti, come successo l’anno scorso, si faranno in base al budget e alle potenzialità della società. Il mister Lucà voleva certezze che, in questo momento, non possiamo dare, anche perché il nostro primo obiettivo è valorizzare i giovani. Non dobbiamo vincere per forza, ma giocare un calcio piacevole. Lui non ha accettato il nostro programma e voleva altre garanzie”.

Preso atto dell’addio di Lucà, il Camaro non ha perso tempo e ha immediatamente raggiunto l’accordo con Francesco Romeo, vecchia conoscenza di Rando: “Ci siamo intesi subito, lo conosco, lo stimo, è vicino alle mie idee, aveva grande voglia di rilanciarsi e ha accettato subito il progetto dei giovani. Senza se e senza ma, Romeo ha avuto subito fiducia nei programmi della società, sa di avere a disposizione una rosa dalla quale scegliere e gli è bastato questo. Ci siamo mossi su una serie di nomi e il mister sa che potrebbe arrivare un giocatore di spessore o anche essere aggregato uno del settore giovanile”. Nonostante il periodo di inattività del nuovo allenatore, Rando non ha avuto dubbi: “Ho sempre stimato Romeo, anzi quando lui giocava e io allenavo, ho cercato sempre di portarlo nelle mie squadre, anche se ci sono riuscito una volta nel Ghibellina. Ho una fiducia incondizionata nelle sue caratteristiche, che potrebbero farlo diventare un grande allenatore. Ha carisma e non vuole improvvisare: qualità simili alle mie idee. Anche in passato ho pensato a lui e questa è stata l’occasione giusta”.

Sezione: Promozione / Data: Lun 27 luglio 2015 alle 09:39
Autore: Davide Billa
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