Pausa finita per le formazioni di Prima categoria che, dopo due settimane di riposo, torneranno in campo per il rush finale del torneo. Con il primo posto ormai del Camaro, che guida con 47 punti, la lotta riguarda soprattutto la seconda piazza, attualmente occupata dall’Atletico Messina a quota 40, con tre lunghezze di vantaggio sull’Atletico Taormina, che sabato riprenderà la sua marcia in casa della Desport Gaggi: “Da quando sono subentrato a mister Mazza, che mi ha lasciato una squadra ben allenata e un gruppo disposto al lavoro, il nostro obiettivo è il secondo posto”, ha dichiarato il tecnico della squadra jonica, Salvatore Pennisi, intervenuto alla trasmissione sportiva “Gol d’Autore”, condotta dal giornalista Saro Laganà e in onda su Tele90. “Sapevamo che con il Camaro, che ha una struttura societaria, tradizione, e giocatori importanti come Cappello, Cammaroto, Buda e De Maria, sarebbe stato difficile. Abbiamo fatto una lunga corsa e, nonostante un dicembre un po’ incerto, abbiamo recuperato e siamo a tre punti dall’Atletico Messina. Cercheremo di arrivare al secondo posto – ha ribadito mister Pennisi - perché ci permetterebbe di giocare i play-off in casa e, per regolamento, avremmo due risultati a favore. La strada, però, è piena di insidie, anche perché è un campionato particolare e ci sono tante squadre in pochi punti tra i play-off e i play-out e può succedere di tutto. Speriamo di sfruttare al meglio le prossime partite, ne giocheremo quattro in casa e tre fuori e cercheremo di conquistare il massimo”.

Ma quale sarà il futuro di Pennisi? “Non mi nascondo, io non ho sentito nessuno né dell’Atletico, né di altre società. L’obiettivo sono i playoff, poi faremo il punto della situazione. Io mi sono trovato bene e se ci saranno le condizioni per continuare non penso di cambiare, anche perché c’è una società seria che ti supporta ed è sempre presente”.

Con l’esperto tecnico, che conosce bene l’ambiente taorminese, è stato inevitabile parlare anche delle altre squadre della Perla della Jonio, il Taormina e lo Sporting Taormina che, in Eccellenza e Promozione, stanno vivendo due stagioni opposte. “Indubbiamente, per la posizione che occupa il Taormina, qualche problema c’è stato. Conosco Puglisi (direttore sportivo), è un intenditore e vedo che la squadra si allena sempre con grande passione e dedizione. Le partite – ha continuato il tecnico dell’Atletico – sono sempre aperte e anche domenica hanno tenuto testa al Siracusa. Sicuramente c’è qualche problema a monte, perché i costi dell’Eccellenza non ti permettono di partire senza certezze e senza un budget. I problemi non nascono a settembre, ma prima, anche a maggio-giugno”.

Sullo Sporting Taormina, che, invece, sta dominando il girone B di Promozione: “Ha già vinto il campionato, ma non si rilasseranno e fino all’ultimo metteranno il 110%. Mister Coppa sta facendo benissimo, ha dato un’impronta alla squadra con il suo carattere e modo di vedere il calcio. Dopo la prima giornata (ko con la Pro Mende) lo Sporting ha cominciato la sua corsa e ha ripreso qualcuno che ha tentato di scappare. Poteva essere un campionato più combattuto, ma sono venute meno Aci S.Antonio e Troina che, forse, adesso potrebbe arrivare secondo, considerando che il Trecastagni sembra aver mollato. Un plauso – ha sottolineato Pennisi – va al presidente Castorina, che segue sempre la sua creatura, dalla prima squadra al settore giovanile, e crede in questo progetto. Sicuramente sono pronti per ripartire e programmare la prossima annata di Eccellenza e fare bene”.

Tre realtà, Taormina, Sporting Taormina e Atletico Taormina, tre campionati diversi e tre stagioni differenti. Non sarebbe più opportuno unire le forze? “La crisi si sente anche nel calcio e chi ha potenza economica e certezza di investire può fare bene. Inutile tenere due-tre realtà che camminano per conto proprio – ha concluso Pennisi – e, invece, insieme potrebbero compiere importanti passi avanti. Io sarei favorevole, perché meglio una cosa fatta bene che tre con diverse problematiche. Oggi lo Sporting Taormina è la parte forte e bisogna entrare nella loro mentalità. Fusione vuol dire mettere insieme le potenzialità economiche, gestionali e tecniche e fare un progetto comune, senza dissapori, ma trovare un punto di incontro”.

Sezione: Le categorie / Data: Gio 26 febbraio 2015 alle 22:58
Autore: Davide Billa
vedi letture
Print