L’ultima giornata del girone D di Prima categoria ha regalato una doppia soddisfazione al Furnari che, dopo tre sconfitte consecutive, ha conquistato nuovamente i tre punti con il largo 6-1 alla Futura, ma ha ritrovato anche il gol di Daniel Puliafico, vera bandiera della squadra nero-arancio. La sua storia con il Furnari è cominciata sei anni fa, quando la società tirrenica ha disputato il primo campionato di Terza categoria e, oggi, sei anni, un infortunio e due promozioni dopo, è ancora in campo con la stessa maglia e con la stessa grande voglia.
“È stata una partita abbastanza delicata, a causa delle tre sconfitte consecutive da cui venivamo. Ottenere i tre punti era diventata quasi una necessità, infatti, siamo entrati in campo molto carichi e motivati – ha raccontato il centrocampista alla rubrica "questiontime" – anche perché non si poteva più rimandare l’appuntamento con la prima vittoria stagionale davanti al nostro pubblico. Molto si deve al mister che ha preparato bene la partita e che ha cambiato modulo e qualche interprete, uno di questi sono stato io alla mia prima partita da titolare. È andato tutto bene: loro dopo solo due minuti hanno avuto un’occasione per passare in vantaggio e durante la partita, quando erano sotto, l’occasione per riaprirla, ma fortunatamente non le hanno sfruttate. Siamo riusciti a fare un pressing molto alto ed esprimere un ottimo gioco sulle fasce, che ci hanno permesso di trovare la via del gol con facilità, ma vorrei sottolineare anche l’atteggiamento propositivo e non ci siamo schiacciati dopo il doppio vantaggio. Il secondo tempo è andato via liscio”.
Una vittoria che porta anche la firma di Puliafico che, dal dischetto, ha aperto le marcature. Un gol speciale in una gara speciale: “L’esordio da titolare dopo un anno e otto mesi, in casa, in una partita importante e delicata dopo le tre sconfitte consecutive. È stato emozionantissimo. Il rigore segnato lo posso definire come una vera e propria liberazione. Il rigorista della squadra non era in campo e dopo il fallo mi è venuto istintivo prendere il pallone per andare a tirare. Ho dato un’occhiata al mister che mi ha fatto un gesto di assenso, ho messo la palla sul dischetto e ho segnato alla destra del portiere. Un gol che dedico alla mia famiglia e a tutte le persone che, in questo lungo infortunio, mi sono state vicine sostenendomi nei momenti di difficoltà, ma soprattutto ad Antonio Bonanno. Era una promessa e subito dopo la realizzazione mi sono diretto verso la panchina per abbracciarlo, poi mi sono ricordato che stava seguendo la partita dalla tribuna e l’ho cercato con lo sguardo. Siamo un gruppo unito e ci sosteniamo a vicenda, sono sicuro che qualsiasi altro compagno al mio posto avrebbe avuto lo stesso pensiero”.
Una giornata che Puliafico ricorderà a lungo perché, finalmente, si è lasciato alle spalle il periodo peggiore della sua carriera: “Un infortunio lungo un anno e otto mesi. Ho lavorato duramente per recuperare dalla prima rottura del legamento e quando il calvario sembrava essere finito ho subito una seconda rottura che mi ha riallontanato dal campo. È stato un periodo bruttissimo, ho subito due operazioni chirurgiche che hanno comportato tanti disagi nella vita di tutti i giorni e tanta sofferenza per la lontananza dal campo e dai miei compagni. Ci sono stati alti e bassi, inizialmente non volevo più sentire parlare di calcio giocato, ma dopo, come credo succeda a tutti quelli che amano questo sport, ho fatto di tutto per rientrare in campo”.
E archiviato l’ultimo successo, la squadra di mister Baglione dovrà pensare a un importante match contro il San Biagio, in ripresa nelle ultime settimane: “Contro la Futura ho subito una piccola distorsione al ginocchio, un inconveniente che ci può stare quando si rientra in campo dopo un lunghissimo infortunio e – ha continuato Puliafico - probabilmente dovrò rimanere fermo tutta la settimana e non so se potrò giocare la prossima partita. La mia assenza non sarà un problema, sono sicuro che i miei compagni daranno il massimo con l’intento di fare punti. La classifica dice che sarà uno scontro salvezza e, come in tutti questi scontri, l’importante sarà fare punti”.
Infine, sulla stagione del Furnari, ma anche sul futuro, il centrocampista ha concluso: “Siamo una matricola, il nostro obiettivo è la salvezza e se continuiamo a giocare così, dovrebbe essere alla nostra portata. Poi, riconfermando questo gruppo, che secondo me ha molti margini di miglioramento, nei prossimi anni si potrà ambire a ottenere qualche piazzamento migliore. La società si merita tantissimi complimenti, perché in un paesino piccolo come Furnari, senza gli investimenti di grossi sponsor, non è facile ottenere questi risultati in così poco tempo. Grazie ai loro sacrifici sono riusciti a ristrutturare il campo sportivo che è diventato uno dei migliori della zona e a metterci in condizione di giocare in Prima categoria”.
Autore: Davide Billa
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