Il pareggio ottenuto a Pagani dal Messina conferisce sempre maggiore fiducia nei propri mezzi al gruppo e potrebbe costituire un primo passo per scalfire la corazza di scetticismo che ha impedito da anni a migliaia di sportivi messinesi di ritornare ad appassionarsi per le sorti della squadra di calcio della propria città, oltre che per Juventus, Milan o Inter.

Esaminando il match del “Torre” da un punto di vista tattico, Di Napoli ha preferito affrontare la sfida con Grassadonia partendo da un solido schieramento che prevedeva la linea difensiva a 4, due elementi ad ulteriore presidio della propria area spostati in posizione leggermente più avanzata, come Giorgione e Bramati, Padulano e Gustavo esterni, e Fornito pronto sia a creare sovrapposizioni sulle due fasce che a fare il guastatore dietro l’unica punta Cocuzza. Il tutto condito da un approccio sempre molto attento a mantenere le distanze in campo e basato su un costante aiuto reciproco e uno spirito di squadra di una intensità tale da non trovare paragoni recenti a queste latitudini. Solo l’episodio del rigore concesso dal semi esordiente Volpi, cascato, a dispetto del cognome, nella trappola del furbissimo Cunzi, ha rotto l’equilibrio che sembrava essersi cristallizzato in campo, ma la reazione dimostrata dai giallorossi nella ripresa, pur non essendo stata veemente, ha comunque portato alla costruzione di almeno un paio di buone occasioni, prima del pareggio ottenuto da Tavares, con la collaborazione di una uscita avventata di Marruocco.

La settimana che inizia porterà il Messina a mettersi al passo con le altre, giungendo, dopo la gara con il Matera di domenica prossima, al sesto turno, con tre partite in casa giocate e tre in trasferta, consentendo quindi di iniziare a mettere una riga su questo fin qui concitato, ma comunque interessante, campionato di Legapro ritrovato in estate ed apprezzato di nuovo, in questo primo scorcio di autunno, dai tifosi giallorossi.

L’ingaggio di Zanini consentirà a Di Napoli di potere ricomporre la coppia di centrali Martinelli-Palumbo, dando un po’ di respiro a Frabotta e Burzigotti, il primo ancora acciaccato e l’altro in ritardo di condizione, mentre occorrerà ovviare all’assenza di Padulano, magari dando di nuovo spazio a Barraco, o concedendo maggiore minutaggio a Baccolo. Le alternative, pur in situazione non proprio ideale da un punto di vista fisico, non mancano all’allenatore giallorosso, che punta a vincere la sfida con i gialloblù isolani proprio per poter sperare in un congruo aumento degli spettatori al S. Filippo in occasione della sfida di domenica prossima con il Matera, programmata all’orario, un tempo canonico, delle 15. Il clima all’interno del gruppo sembra essere quello ideale per trasferire in campo la voglia di emergere di Mister Artù in questo sua avventura da tecnico e l’entusiasmo della nuova società, che punta tantissimo sul coinvolgimento del grosso pubblico attorno alla squadra, indipendentemente da appelli, campagne di marketing o operazioni-simpatia, ma basandosi su quello che questi ragazzi saranno in grado di far vedere sul rettangolo di gioco. Le prime quattro prove di esame sono state superate a pieni voti. I prossimi due appuntamenti con Ischia e Matera, continuando con gli stessi ritmi e con la stessa determinazione dimostrati fin qui, potranno essere la chiave di volta per continuare la marcia con sempre crescente forza e voglia di stupire.

Sezione: Il focus / Data: Lun 05 ottobre 2015 alle 13:00
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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