Giornata convulsa a Capo d’Orlando. Ancora in corso le trattative per la cessione del club "paladino" che nella giornata di ieri hanno riservato continui colpi di scena.

Sembrerebbe del tutto sfumata la trattativa tra il Presidente dimissionario Massimo Romagnoli e la cordata di Capo d'Orlando "capitanata" dall'attuale Direttore Sportivo "in pectore" Roberto Curasì, contattato dalla nostra redazione in tarda serata: "Non ci sono più le condizioni per portare avanti la trattativa. Il mio unico obiettivo era quello di salvare il titolo dell'N.F.C. Orlandina e fino alle ore 13.30 l'accordo sembrava ad un passo dal raggiungimento, poi non sono stati rispettati gli accordi presi in precedenza con la Società uscente e la trattativa ha subito una brusca frenata".

Fino alle ore 20.30 il Presidente dimissionario Massimo Romagnoli si trovava in sede, nel suo ufficio, mentre nella stanza accanto, ad attenderlo, c'era Saverio De Benedictis, imprenditore italo-canadese (che ha provato a fare calcio altrove con scarsi risultati), giunto da Milano per discutere la cessione del club e che si era dichiarato fiducioso sul buon esito della trattativa: “Conosco la situazione societaria, i debiti non sono un problema”, parole che, però, si scontrano con una diversa realtà.

La trattativa per l’acquisizione del club del gruppo Curasì, dunque, appare ormai tramontata. Il nodo era rappresentato dal versamento della prima tranche da 10 mila euro mensili (80 complessivi) che Romagnoli avrebbe garantito a copertura del monte debiti complessivo che si attesta su 173 mila euro (debiti documentati). Fino all’ora di pranzo, le parti sembravano pronte a sottoscrivere l’accordo, ma il mancato versamento delle somme da parte di Romagnoli ha fatto saltare l’affare. L’ormai ex Presidente "orlandino" aveva proposto, comunque, di pagare la trasferta di Agropoli, a parziale saldo della prima quota di pagamento da 3 mila euro che avrebbe dovuto garantire entro il 6 novembre, ma ha espresso perplessità sulla reale consistenza economica del gruppo Curasì che, dal canto suo, era pronto a mettere sul piatto 30 mila euro (40 li assicurerebbe l’amministrazione comunale).

"Confermo le dimissioni, ma cederò la squadra solo a chi mi darà effettive garanzie che la stessa non fallisca, altrimenti preferisco farlo io con le mie mani. Sto ascoltando tutte le proposte e gli incontri proseguiranno ancora nelle prossime ore”, aveva dichiarato l'ormai ex Presidente Romagnoli, mentre è atteso per martedì l’arrivo dell’ex Direttore Generale Paolo Arcivieri, anch'egli (sembrerebbe) interessato all'acquisizione del club "orlandino".

La questione più imminente da risolvere riguarda, però, il prossimo impegno di campionato che l’Orlandina dovrà affrontare, come detto, ad Agropoli. I giocatori, che si sono allenati anche questo pomeriggio, sono spaesati ed attendono ancora l’acconto della prima mensilità. Tra l’altro, ieri sera, è scaduto il contratto d’alloggio in una struttura privata che li ha ospitati e che attende il pagamento di 26 mila euro. Romagnoli ha garantito che non arriverà la prima rinuncia, ma tale previsione è tutt’altro che scontata.

A questo punto, infatti, sembrerebbe a forte rischio la trasferta di Agropoli, con il tecnico Antonio Alacqua e i giocatori pronti a non partire alla volta della Campania.

Sezione: Serie D / Data: Ven 31 ottobre 2014 alle 19:50
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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