Qualcuno l'aveva definita la classica sfida tra Davide contro Golia, il piccolo Città di Messina contro la corazzata Turris, seconda in classifica e lanciatissima in campionato nonostante un Bari schiacciasassi. Proprio la storica compagine campana, insieme all'Acr Messina, era considerata a inizio stagione una delle principali indiziate alla vittoria del campionato prima dell'inserimento della squadra targata De Laurentiis family.
Eppure, come nello scontro biblico, anche il calcio regala queste domeniche emozionanti nelle quali ogni pronostico viene capovolto. Succede che un Città di Messina, falcidiato da infortuni, squalifiche e cessioni, riesca nell'impresa di battere i più quotati avversari in una partita perfetta sotto tutti i punti di vista. Come sottolineato da mister Furnari al termine del match, i suoi uomini hanno dato tutto in campo, sacrificandosi gli uni per gli altri e sfruttando al massimo l'occasione avuta, con uno spirito cinico d'altri tempi.
L'1-0, infatti, ha ricordato le tantissime vittorie del campionato scorso dominato grazie alla grande solidità difensiva e alla massima precisione in zona goal. Dall'altro lato i campani si leccano le ferite, osservano il Bari allontanarsi sempre di più e meditano su una sconfitta che potrebbe anche ridimensionarli. Al "Franco Scoglio", infatti, la Turris crea due pericoli nei primi dieci minuti per poi spegnersi dopo il gol subito: poco ritmo, poca grinta e tantissimo nervosismo condizionano una prestazione da dimenticare. I giallorossi, al contrario, sapevano di dover giocare un mese di dicembre al massimo, con grande attenzione e voglia di conquistare punti fondamentali per la salvezza.

Dopo l'amaro in bocca ad Acireale, è arrivata la massima goduria in casa, ma il calendario non permette alcuna pausa. La squadra del presidente Lo Re è attesa da due sfide cruciali: la trasferta infrasettimanale a Locri, fermato sul pareggio dall'Igea Virtus, e la sfida domenicale proprio contro i cugini barcellonesi.
Mister Furnari predica calma e vuole mantenere alta la tensione, soprattutto viste le tante assenze a cui dovrà far fronte. Rientrerà Berra dalla squalifica, ma l'infermeria è piena e rischia di riempirsi ulteriormente visti gli acciacchi negli ultimi 90 minuti giocati. Si ripartirà dal consueto e collaudato 3-5-2, un modulo che ha dato i suoi frutti anche contro la Turris.
Bellopede - Bombara - Fragapane hanno fornito una prestazione sontuosa: in particolare il capitano che, di rientro da un infortunio, gioca una gara praticamente perfetta tra anticipi e chiusure. Da un leader difensivo ad un altro in fase realizzativa; si, perché Cangemi è diventato un fattore determinante in questa squadra. Su di lui mister Furnari ha cucito il ruolo perfetto: centrocampista dalla grande corsa e qualità con licenza di attaccare. E' lui, senza dubbio, il volto di una squadra giovane e sfrontata che ha trovato finalmente la sua dimensione in questa categoria. Tuttavia non si può non porre l'attenzione sui giovani under di questa squadra che stanno crescendo di settimana in settimana: Nicosia, alla prima da titolare, mostra tutte le sue qualità specialmente nel possesso palla e ripartenza a dispetto dell'anno di nascita che recita 2000. Come lui anche Cannino sulla fascia e Crucitti che lo sostituisce. Una menzione particolare va a Pietro Grasso, difensore classe 2001 e frutto del settore giovanile, che viene mandato in campo nel momento di massima spinta offensiva della Turris. Insomma Peppe Furnari si coccola i suoi giovani e resta in attesa di nuovi acquisti in sede di mercato. E' tornato Peppe Costa a centrocampo, ma considerato il suo ingresso in campo e la sua prestazione, è come se non se ne fosse mai andato.

Sezione: Serie D / Data: Mar 11 dicembre 2018 alle 10:18
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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