La conferenza stampa che si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di Barcellona P.G. è stato il battesimo ufficiale della nuova Igea Virtus del presidente Filippo Grillo che, lo scorso 13 luglio, a ridosso della scadenza delle iscrizioni in serie D, ha rilevato il club dalla vecchia dirigenza del presidente Nino Grasso e, insieme, sono riusciti a salvare società e categoria.

È un momento importante per la città. Ringrazio i Grasso per l’impegno di questi anni e tutta la dirigenza per i risultati e le soddisfazioni che hanno dato ai colori dell’Igea e alla comunità barcellonese”, ha dichiarato il sindaco Roberto Materia che, da padrone di casa, ha salutato l’ormai ex dirigenza e accolto la nuova: “A Filippo Grillo va il grazie di aver accettato una sfida importante. Siamo sicuri che la vecchia dirigenza ha trovato chi saprà portare avanti i programmi calcistici della nostra città. Grillo è una persona affidabile – ha continuato il primo cittadino - e, nei pochi incontri avuti, ha dimostrato disponibilità per il mondo del calcio, per la città e la tifoseria. Per chi vuole bene alla nostra città, faremo di tutto per metterlo a proprio agio”. Chiaro riferimento ai lavori che interessando lo stadio “D’Alcontres-Barone” e che, comunque, non dovrebbero dare problemi per l’inizio del campionato.

Un in bocca al lupo è arrivato anche dalla precedente società e, in particolare, dall’ormai ex presidente Nino Grasso: “Abbiamo fatto una riunione e, con molta onestà, abbiamo deciso di chiudere un ciclo perché abbiamo visto che non si poteva andare avanti”, ha dichiarato spiegando il perché della fine della loro esperienza alla guida del sodalizio barcellonese dopo 7 anni di successi. “Siamo riusciti, in un giorno, con il dott. Grillo a iscrivere la squadra e portare avanti il progetto. Si era avvicinato solo un soggetto interessato ma poi la trattativa non si è conclusa – ha ricordato Grasso – mentre non ci sono stati altri contatti con nessuno. Tutti abbiamo voluto salvare l’Igea e ora usciamo di scena, la nuova dirigenza ha il proprio progetto ma sarò sempre tifoso dell’Igea”.

Quindi, il neo presidente Filippo Grillo, dopo aver ringraziato l’ex dirigenza, che “ha portato l’Igea a un profilo altissimo e ha fatto un ottimo lavoro”, si è calato nella nuova veste: “Mi sono avvicinato per volere di Grasso e Patanè, sono qui grazie a loro. Ho un impegno non semplice, particolare, di portare avanti l’onore di questa società. Sono onorato di abbracciare Barcellona e la tifoseria di spessore e qualità”. Oltre al presidente Grillo, la nuova dirigenza sarà composta dal vice presidente e direttore generale Giusi Mamone e dal direttore sportivo Giovanni Velardi, mentre il nuovo allenatore sarà Carmelo Mancuso che, nello staff, avrò il preparatore dei portieri Salvatore Panarello e il preparatore atletico Giuseppe Grillo.

“Il mister è molto motivato per fare un’annata nel migliore dei modi. Ci auguriamo eccezionale - ha continuato Grillo – ma non sarà semplice. Faremo di tutto e del nostro meglio per mettere tutti i tasselli al loro posto. Il mister ci può dare credibilità, qualità ed esperienza. Siamo in una fase di strutturazione, vogliamo avere le idee chiare anche se il tempo è poco”.

La questione societaria, infatti, ha influito sull’organico che, dopo le partenze di tutti i giocatori della passata stagione, si dovrà ricostruire. I nomi sono tanti, da La Corte, a Cordima a Gazzè, ma il neo presidente preferisce limitarsi a dare solo poche indicazioni: “Abbiamo solo qualche juniores che porteremo in ritiro, dal 30 luglio al 25 agosto a Fondachelli Fantina. Cercheremo un portiere, due difensori centrali, due ali e un attaccante forti per la categoria. Vogliamo fare una squadra per onorare la città, onorare la tifoseria e fare bene”.

L’obiettivo, mai nascosto in questo primo anno, è quello di puntare alla salvezza e il compito di raggiungere questo importante traguardo toccherà anche al tecnico Carmelo Mancuso: “Lo scorso anno l’Igea Virtus ha vinto i play-off alla fine di un percorso di 7 anni, ma vincere non è mai facile. Il percorso di costruzione non è facile, la squadra si è iscritta a poche ore dalla scadenza, quindi mantenere la categoria è stato uno sforzo incredibile. Ora non ci possiamo permettere di sbagliare, serve gente motivata, che vuole dimostrare di saper stare in questa categoria. Non è vero che se non è un giocatore di nome – ha chiarito il neo tecnico giallorosso – non può giocare in Serie D. Dobbiamo assemblare velocemente un gruppo di giocatori per avere competitività e dovremmo scendere in campo senza pensare che ci sia precluso qualcosa, ma dare sempre il massimo e lottare su ogni pallone, cercando sempre di fare risultato. L’organico non è completo, ma si stanno mettendo insieme tasselli del mosaico. Dobbiamo avere la possibilità di lavorare anche se in tempi ristretti e si stanno cercando le soluzioni adatte per arrivare ai nastri di partenza almeno con una buona base di partenza”.

Sezione: Serie D / Data: Lun 23 luglio 2018 alle 14:13
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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