Il Messina, come in altre occasioni durante il campionato, cede allo Zaccheria di Foggia dopo aver giocato bene per quasi un’ora, ma, questa volta, la superiore caratura dell’avversario è la principale ragione della sconfitta. Le disattenzioni difensive vengono punite dai rossoneri, che confermano di essere tra i più seri candidati alla promozione diretta. Ecco le nostre pagelle:

Berardi 6 – Compie almeno tre interventi degni di nota quando la partita è ancora in bilico, ma deve capitolare alle giocate pregevoli di Mazzeo e Deli e al tocco improvvido di Palumbo. Unica incertezza, l’uscita appena accennata in occasione della traversa colpita da Coletti al 52’.

Grifoni 6 – Appena 28’ in campo, durante i quali si disimpegna bene sia a presidio della sua zona sulle incursioni di Sainz Maza e Rubin, che in fase offensiva, quando appoggia l’azione di Milinkovic. Una distorsione alla caviglia lo costringe ad uscire in barella sostituito da Palumbo (5) , positivo fino al momento di black out che decide la partita. In ritardo nella chiusura su Deli che realizza il raddoppio e goffo nel tentativo di liberare la propria area trasformato nell’autogol a suggello del risultato.

Rea 5,5 – Dopo avere giocato 55’ perfetti per senso della posizione e tempismo, resta sorpreso dal cross di Rubin che consegna a Mazzeo la palla per sbloccare la partita e, due minuti più tardi, consente al centravanti foggiano di raccogliere una rimessa laterale e inventare l’imbucata fatale per Deli.

Bruno 5,5 – Come il suo compagno di reparto più esperto, si lascia irretire da Deli su un fallo laterale, lasciandogli campo aperto per giungere sul fondo e propiziare il 3-0. Nel resto della gara, si disimpegna con profitto, ma le disattenzioni si pagano care contro avversari di livello superiore.

De Vito 6 – Chiricò è un pessimo cliente, che il laterale di origini calabresi riesce a limitare con una prestazione molto attenta, provando anche ad incidere dalla metà campo in su. Sfortunato nel finale, quando un suo cross deviato viene respinto con affanno da Guarna, negandogli la gioia del gol.

Da Silva 6 – Fin quando c’è lui in campo il Messina è ancora in grado di tenere testa agli avversari, non certo solo per il suo apporto, pur prezioso dal punto di vista dell’equilibrio tattico, perché si applica nei compiti di copertura assegnatigli da Lucarelli. Non ha ancora l’autonomia necessaria per tenere tutti i 90’ e il tecnico livornese, subito l’1-0, lo sostituisce al 58’ con Madonia (4). Il numero 11 biancoscudato fa in tempo ad assistere al raddoppio foggiano, divorare una chance davanti a Guarna, preferendo un lezioso dribbling al tiro o all’assist per Mancini tutto solo al centro dell’area, e insultare l’arbitro sul 3-0, dandogli così l’occasione per sventolargli in faccia il cartellino rosso.

Musacci 6 – Non sembra risentire delle vicende avvenute nelle ultime 24 ore di calciomercato, perché la sua prestazione odierna ricalca le altre prodotte in maglia biancoscudata. Appare rinfrancato dalla presenza di un centrocampo più folto e riesce quindi ad amministrare meglio le forze, distribuendo qualche buona giocata. Cala alla distanza, ma nemmeno questa è una novità.

Sanseverino 6 – Rispetto agli altri due neo acquisti, dimostra di avere una migliore condizione fisica, frutto dell’alto minutaggio accumulato in B con la maglia del Pisa. Poco appariscente, si dedica al lavoro sporco con eccellenti risultati, piazzandosi nel dispositivo di contenimento studiato da Lucarelli. Nel finale, saltati gli equilibri, viene spostato ad interno destro, ma ormai il destino era compiuto.

Mancini 6 – Meriterebbe almeno mezzo punto in più per l’abnegazione e la grinta che mette in ogni contrasto, confermando l’evoluzione già dimostrata nelle ultime gare, ma resta il rammarico per la frazione di secondo persa sistematicamente al momento in cui deve rendere efficace la rifinitura o l’appoggio per il compagno. Al 74’ lascia il posto a Ciccone (6), esordiente in campionato dopo il lunghissimo stop per una operazione delicata al ginocchio, che si merita la sufficienza come incoraggiamento per dare il proprio importante contributo alla causa nella fase decisiva del torneo.

Milinkovic  6,5 – Il voto è la media tra l’8 abbondante del primo tempo, in cui è semplicemente immarcabile, fa ammattire i difensori rossoneri, servendo due assist d’oro e mettendo i brividi a Guarna con una botta dalla distanza, e il 5 della ripresa, in cui si spegne attorno al 50’, pochi minuti dopo avere innescato la ripartenza che porta al tiro Da Silva. Senza nemmeno un allenamento settimanale sulle spalle, a tratti è lo spauracchio degli sportivi dello Zaccheria, lo stadio in cui sembrava essere destinato a giocare poco meno di una settimana fa.

Anastasi 5,5 – Compito di un attaccante è fare i gol, quindi il nuevo nueve  biancoscudato non raggiunge la sufficienza, anche se, nel complesso, la sua prova ha degli aspetti positivi che, nel prossimo futuro, dovranno essere messi a regime e valorizzati da mister Lucarelli, generoso negli attestati di stima verso questo ragazzone di 1,95, mai troppo prolifico. La prossima volta, però, caro Valerio, davanti al portiere non chiudere gli occhi e sii più cattivo.

Cristiano Lucarelli 6,5 – Fino a quei 120 secondi fatali durante i quali il Foggia piazza due destri da ko, aveva confezionato il secondo miracolo consecutivo dopo la vittoria con la Juve Stabia, aggiungendo anche organizzazione e trame di gioco viste molto raramente in questa stagione. Con il consueto “cinguettio” telematico comunica che questa prestazione della squadra lo rende contento malgrado il risultato. A partire dal prossimo turno contro il Catanzaro, però, occorre rimettere l’elmetto e riprendere a fare punti.

FOGGIA: Guarna 6,5; Loiacono 6, Martinelli 6, Coletti 5, Rubin 6,5 (dal 61’ Gerbo 6); Agnelli  6,5 (dal 71’ Sicurella sv), Agazzi 6, Deli 7; Chiricò 6 , Mazzeo 6,5, Sainz Maza  6 (dal 66’ Di Piazza 6). Allenatore: Giovanni Stroppa 6

Arbitro: Andrea Zingarelli di Siena 5

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 05 febbraio 2017 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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