La sua espulsione a Cosenza, dopo appena 8’, ha notevolmente inciso sull’esito della partita e Luca Martinelli ne è consapevole: “Un episodio che ha cambiato la gara - dice - sono molto rammaricato perché l’avevamo preparata bene e quell’errore ha condizionato tutto. Mi dispiace, perché se fosse stata una cosa palese l’avrei accettata tranquillamente, ma ho commesso un errore tecnico, Arrighini mi ha rubato palla, ha sbagliato il primo controllo e forse l’avrei recuperato: il contatto non c’è stato, l’ho sfiorato perché ho allungato istintivamente il braccio, ma la dinamica e la velocità dell’azione hanno fatto sì che l’arbitro fischiasse il fallo. Non voglio trovare scuse, anche se la palla è rimbalzata male, ma non è questione di sufficienza: è stato un mio limite nel passato ma quest’anno non è mai successo, avevo approcciato bene alla gara come i miei compagni e poi c’è stato questo episodio sfortunato”.

Nonostante l’inferiorità numerica, il Messina ha retto bene l’urto del Cosenza tenendo bene il campo fino al gol del nuovo vantaggio siglato da Blondett: “La reazione della squadra è stata positiva - prosegue Martinelli - abbiamo tenuto buoni ritmi contro un avversario attrezzato che sta facendo un buon campionato e questo è dimostrazione di carattere e vitalità. Ora dobbiamo analizzare tutti gli errori anche se abbiamo fatto una buona gara”. Preoccupa, però, un difesa che ha incassato 14 gol nelle ultime 6 partite: “I numeri parlano chiaro - spiega l’ex Empoli - abbiamo perso qualcosa in fase difensiva e dobbiamo prendere spunto dagli errori per cercare di migliorarci, perché in questo momento della stagione i gol subiti pesano il doppio”.

Il ko del Marulla taglia definitivamente le possibilità del Messina di aspirare a qualcosa di più di una tranquilla salvezza: “Da parecchi mesi sentiamo parlare di questa possibilità - continua Martinelli - ma il ridimensionamento prenatalizio ci ha fatto capire che non siamo una squadra matura che può fare il passo più il lungo della gamba. Dobbiamo salvarci e i risultati parlano chiaro: raggiungiamo il nostro obiettivo al più presto e magari il prossimo anno proveremo ad ambire a qualcosa in più. Lello Di Napoli? In settimana abbiamo lavorato sulla stessa falsa riga di quanto fatto con Arturo, anche se abbiamo curato maggiormente i dettagli, i concetti e le palle inattive”.

Sui social network, negli ultimi giorni e come consuetudine, si è scatenata la caccia al colpevole con i tifosi che hanno puntato il dito proprio su Martinelli. Tra i messaggi più pesanti, uno legato a quel rinnovo di contratto che avrebbe smorzato la cattiveria agonistica del centrale biancoscudato: “Come ho scritto sul mio profilo personale - conclude - accetto le critiche come i complimenti e devo fare i conti anche con quelle meno costruttive. Ognuno ha il suo pensiero e può dire ciò che gli pare, ma aver rinnovato il contratto è stata una cosa positiva per me e per la società: è stato fatto in un momento in cui le cose erano al top, ma di certo non mi sono adagiato sugli allori anche perché non stiamo parlando di contratti milionari che cambiano la vita. Avere un contratto in LegaPro ti fa stare tranquillo, non si può negare, ma da un giorno all’altro può cambiare qualsiasi cosa: rispetto le opinioni di tutti, ma il mio rendimento non ha subito condizionamenti di alcun tipo”.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 09 febbraio 2016 alle 16:34
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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