Il solito Corona ha evitato una sconfitta beffa al Messina che, sotto 1-0 in casa contro l’Ischia, ha riacciuffato il pari al 70’. Per il capitano, si tratta del 10° gol stagionale, indispensabile per i giallorossi ma con una dedica speciale: “Sotto la maglia c’era la foto della zia di Vittorio Fiumanò, che è venuta a mancare in settimana. Gli siamo vicini, la dedica era per lui e per la sua famiglia”.

Un match che si era fatto complicato, ma la squadra ha dimostrato, come nelle ultime uscite, di non mollare mai e tenere il campo per tutto l’incontro: “Purtroppo è l’annata, creiamo, ma colpiamo pali e traverse, poi al primo tiro in porta subiamo gol, forse era anche in fuorigioco, e rischiamo di perdere le partite. Abbiamo reagito e fatto gol, volevamo vincere ma, in questo momento della stagione, l’esperienza ci fa capire che non dobbiamo perdere”.

Sulla direzione di gara di Rapuano di Rimini il capitano recrimina soprattutto per la sua ammonizione: "In quell’occasione la palla non era uscita. Mi arrabbio quando mi sento preso in giro e non avrei motivo di protestare se la palla è fuori. Dobbiamo combattere anche contro queste situazioni, forse stiamo antipatici ma comunque ci salveremo”.

Il pari lascia Messina e Ischia appaiate a quota 30 e i giallorossi, adesso, a tre giornate dal termine (Benevento, Salernitana e Savoia i prossimi avversari) devono difendere il quintultimo o quartultimo posto, che permetterebbero di giocare in casa il ritorno dei play-out: “Diventa importante la posizione, ma siamo in crescita, corriamo 90 minuti anche se oggi il primo caldo si è fatto sentire. La squadra sta bene fisicamente, è unita e vuole raggiungere l’obiettivo salvezza, perché società, squadra, tifosi, città non meritano la… non lo voglio neanche dire”.

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 18 aprile 2015 alle 21:24
Autore: Davide Billa
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