Il pesante ko subito dal Messina con l’Acireale, chiude un weekend disastroso per l’Acr, iniziato con l’impossibilità di disputare la partita con il pubblico per le inadempienze comunali. Il direttore generale Lello Manfredi prova a tracciare l’ennesimo quadro della situazione: “Siamo stati disponibili a supportare qualunque attività - spiega - noi siamo sempre pronti a dialogare con tutti e fare ciò che è di nostra competenza. Quello della scia è un aspetto di cui non vorrei parlare, andava fatto e di certo non dai noi che possiamo essere solo di supporto in questa situazione”.

A corollario di una vicenda che vede sconfitti soprattutto l’Acr Messina e i suoi tifosi, c’è la consueta frenetica attività social del sindaco Cateno De Luca che non gradisce la contestazione dei supporters biancoscudati e chiama direttamente in causa proprio il direttore generale: “Non voglio cadere in questo giochino - afferma Manfredi - dico solo che siamo disponibili al dialogo e a un incontro con l’amministrazione per risolvere il problema. Noi e i tifosi siamo gli unici attori che escono sconfitti da questa vicenda e dispiace perché abbiamo tentato il dialogo fino a sabato sera con un’amministrazione che, invece, non ha voluto incontrare nessuno. Dispiace perché questo muro contro muro non serve a nulla, nessuno lo chiede e nessuno è voluto scendere a uno scontro così violento. C’è, ahimè, il documento della Prefettura che fotografa esattamente come sono andate le cose: noi non cerchiamo colpevoli, ma chiediamo solo all’amministrazione di farsi parte in causa affinché si possa risolvere il problema”.

Da parte della tifoseria c’è il timore che anche la prossima gara in casa (con il Castrovillari, il 28 ottobre) si possa giocare a porte chiuse: “Credo e spero che ciò non accada - continua il dg - perché anche questa partita si poteva svolgere regolarmente. Prefettura e Questura hanno atteso fino all’ultimo qualcuno della Commissione di vigilanza che, ricordo, non ha dato parere negativo, ma ha scelto di non esprimersi. Non si è giocato non perché mancasse un documento, ma perché mancava un attore al tavolo tecnico, quello che si fa prima di ogni gara per discutere l’organizzazione e l’ordine pubblico della stessa”.

Con il presidente Sciotto che è dovuto andare via poco la fine della partita per un impegno preso precedentemente, è inevitabile chiudere a Manfredi lumi sulla posizione di Infantino che si fa scomoda dopo il pesante ko con l’Acireale: “Il risultato non lascia scampo ad alcuna interpretazione - conclude il direttore generale - c’è qualcosa che non va, tanto da fare e decisioni da prendere. Ci appigliamo solo a quel rigore sbagliato che avrebbe cambiato il corso della gara, ma è troppo poco per fare tenere a galla il pensiero di una squadra che invece dovrebbe lottare per il vertice. In serata o domattina faremo una riunione per valutare la posizione del tecnico”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 14 ottobre 2018 alle 19:49
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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