Tante incertezze sul futuro del Città di Sant’Agata. Dopo il sesto posto nell’ultima stagione e dopo quattro anni in serie D la società biancoazzurra rischia di non essere presente ai nastri di partenza della prossima stagione in quarta serie.

Al di là dei risultati sul campo, sempre positivi e con la squadra che non ha mai rischiato la retrocessione, l’attuale dirigenza ha lamentato l’assenza di un sostegno: “Ai risultati in campo, purtroppo, non è corrisposto alcun impegno di molti componenti la compagine societaria, sia nel rispettare le obbligazioni assunte, piuttosto che garantire vicinanza, collaborazione, sostegno, appartenenza al sodalizio”, si legge nella nota del club, dopo la conferenza del direttore generale Gianluca Amata: “È venuto meno il supporto umano, economico, organizzativo di chi aveva assunto impegni. Le avvisaglie si erano viste già lo scorso anno e la società, com’era prima, non esiste più. C’è amarezza perché siamo stati lasciati soli. Ora c’è la necessità di fermare tutto, svincolare tecnico e giocatori che avrebbero meritato la conferma. L’onere organizzativo, logistico, economico, gestionale per la stagione 2023/2024 è gravato sulle spalle di pochi appassionati e instancabili dirigenti, garantendo solvibilità, organizzazione, confort, risultati sportivi di enorme valore. Non ci sono le condizioni minime per programmare la nuova stagione”.

È mancato il sostegno, come lamentato più volte dalla dirigenza, anche del pubblico: “Non è mai arrivato nulla dall’ambiente esterno. Solo circa 40 abbonati e appena 48 paganti contro il Ragusa – ha aggiunto il dg –. In media sempre 100-150 persone tra abbonati, ragazzi che entravano gratis e qualche biglietto. Abbiamo toccato il fondo”.

Difficile continuare in questa situazione e così la società Città di Sant’Agata ha deciso di fermarsi ed è disposta a cedere il titolo, ma “valuteremo offerte credibili”, ha sottolineato Amata. Ci sarà tempo fino al 30 giugno per chi ha davvero interesse a rilevare il club e poter così garantire il prosieguo dell’avventura in serie D, mentre dall’1 luglioformalizzeremo – ha annunciato la società – la rinuncia alla partecipazione per la stagione sportiva 24/25 del campionato di Serie D”.

Sarà un mese decisivo per le sorti della formazione biancoazzurra che, dopo quattro anni, rischia di perdere un patrimonio importante come la quarta serie. Un’uscita di scena degli attuali dirigenti che, però, secondo prime indiscrezioni, potrebbe anche portare a un interessamento di Marco Bringheli, imprenditore e attuale vice presidente che, già nell’estate 2006, aveva raccolto il testimone dell’allora Sant’Agata Calcio.

Sezione: Serie D / Data: Mer 08 maggio 2024 alle 10:44
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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