Sorprendenti, inadeguati, impauriti, coraggiosi, storici, eroici. Potremmo continuare, ma la lista sarebbe veramente lunga. Come una corsa sulle montagne russe, così anche la stagione del Città di Messina. Ma, in questo momento, ogni parola sarebbe superflua. Forse basterebbe un'istantanea della gara di Locri: la squadra giallorossa che rientra negli spogliatoi, al termine del match, tra gli applausi della tifoseria avversaria.

Pura utopia che si trasforma in realtà, perché i ragazzi di mister Furnari stanno dimostrando, partita dopo partita, il loro grande cuore che va oltre i limiti tecnici, la situazione di emergenza infortunati, il calendario così fitto di impegni.

È fin troppo facile esaltare una storica vittoria contro la Turris, la così detta "partita perfetta". Decisamente più complicato riuscire ad analizzare la prima vittoria fuori casa della stagione. Nel calcio serve coraggio, organizzazione e, soprattutto, quel briciolo di follia. Per questi motivi la copertina settimanale la merita mister Giuseppe Furnari e anche la società che, nel periodo più difficile, non ha pensato assolutamente di esonerarlo. La svolta avvenuta nella trasferta di San Cataldo sta portando i suoi frutti, perché il Città di Messina sta concludendo il girone d'andata con un mese di dicembre praticamente perfetto fino ad ora. Tutto questo sta avvenendo in un momento di piena emergenza, con una rosa ridotta ai minimi termini a causa di un'infermeria stracolma e una squadra giovanissima.

Abbiamo parlato del binomio coraggio-follia e di quel sottile filo che unisce questi due aspetti. Ieri a Locri ne abbiamo avuto piena consapevolezza; Furnari mantiene vivo il suo credo calcistico, il suo modulo vincente, ma decide di dare altri due colpi di pennello a un capolavoro realizzato in terra calabrese. Fidandosi della forza del gruppo e dalla grande "fame" dei suoi uomini, decide non solo di lanciare Berra mediano davanti la difesa, ma soprattutto di far esordire Simone Motta sulla fascia sinistra, un giovane ragazzo del vivaio classe 2002. Scelte azzardate per molti, ma che danno i suoi frutti e il Città di Messina conquista tre punti fondamentali che coincidono non solo con la prima vittoria in trasferta, ma anche con il decimo posto, fuori dalla zona play out.

Il primo tempo è giocato in pieno stile giallorosso: difesa ordinata, zero occasioni concesse e ripartenze ben organizzate. Proprio da un recupero palla a centrocampo di Costa, subito leader della zona mediana, nasce il vantaggio realizzato dal tanto criticato Galesio che non sarà un bomber di razza, ma combatte su ogni pallone. Nel secondo tempo, dopo il pareggio calabrese, è di nuovo mister Furnari a prendersi la scena. La squadra viene riorganizzata secondo un compatto e coperto 4-4-2 che lascia pochissimi spazi agli avversari, dipendenti dal gioco veloce sulle fasce. Proprio nel momento in cui la partita sembra indirizzata verso un pareggio, arriva la zampata decisiva. Su un calcio d'angolo, la difesa del Locri non riesce a limitare le torri giallorosse senza ricorre alle trattenute prolungate e vistose. Ancora Galesio riesce a conquistare un penalty che trasforma l'uomo che non ti aspetti, l'ariete Codagnone. Torna al goal il giovane attaccante classe '97 con un bolide centrale e i giallorossi tornano a casa con entusiasmo, maggiore consapevolezza e testa già alla partita di domenica.

A questo proposito la sfida contro l'Igea Virtus è un banco di prova importante; il rischio maggiore è quello di sottovalutare un avversario in crisi dal punto di vista tecnico e societario. Sarà la grande prova di maturità per il Città di Messina che, nelle difficoltà, sta venendo fuori alla grande. Appuntamento, quindi, al derby di domenica che con una vittoria sancirebbe la chiusura di una settimana perfetta.

Sezione: Serie D / Data: Gio 13 dicembre 2018 alle 13:45
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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