L’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio ha pubblicato il bando “Sport e Periferie 2020”, con uno stanziamento di risorse pari a 140 milioni di euro per la realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi destinati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane.

Il Fondo venne istituito dal DL 185 del 25 novembre 2015 ed è basato su piani pluriennali di interventi mirati anche alla diffusione di attrezzature sportive ed al completamento e adeguamento di impianti da destinare all’attività agonistica nazionale ed internazionale. Si tratta del terzo piano di investimenti, il primo sotto la gestione di Sport e Salute Spa, la società creata dal Governo a giugno del 2019, nell’ultima fase della coalizione Lega-5 Stelle, proprio per curare questo tipo di finanziamenti in cui dovrebbe essere esaltata la funzione sociale dell’attività sportiva agonistica. I primi due piani, condotti dal CONI, sono stati avviati nel 2016 e nel 2018, con una dotazione complessiva di 200 milioni di euro equamente suddivisi in ciascun ciclo di programmazione, distribuiti in 191 e 228 progetti destinati a Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni, associazioni e società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, enti religiosi civilmente riconosciuti.

Una opportunità importante che il Comune di Messina colse nel 2016, con l’amministrazione Accorinti, ottenendo finanziamenti per  il Palatracuzzi, la Piscina “Campagna” e il campo da rugby di Sperone, tutte opere attualmente in fase di esecuzione, che danno la possibilità di rendere usufruibili impianti storici come quelli di via Rocca Guelfonia e dell’ex GIL e consentire la posa del terreno sintetico e la ristrutturazione degli spogliatoi del terreno di gioco per la disciplina rugbystica, con radici profonde nella nostra città. Sul campo di Sperone, purtroppo, pesa la problematica della mancata realizzazione di un passaggio o un ponticello che consenta di guadare in sicurezza il torrente, che ha causato la riduzione del finanziamento ottenuto per la costruzione delle tribune. Si tratterà, quindi, di un campo non agibile per gli spettatori, l’ennesima incompiuta, seppur in piccola scala, nella nostra città.

Questi tre progetti sono stati gli unici finora presentati dal Comune di Messina, che, nel 2018, non partecipò al bando e , adesso, potrebbe usufruire di questa chance per ridare vita a palazzetti o campi di gioco costruiti in occasione delle Universiadi 1997 e quasi tutti non agibili a spettatori o con manutenzione carente da anni. Si tratterebbe di una boccata di ossigeno importante per tutte le società sportive cittadine, affiancando qualche intervento di mano pubblica a quei privati che, secondo le linee dettate nel “Salva Messina”, dovrebbero gestire la dotazione di impianti sportivi cittadini.

Fondi comunque utili, anche in presenza, come ha più volte ribadito il Sindaco De Luca, di “decine di milioni disponibili nelle casse comunali”, visto che il cofinanziamento assegna un punteggio maggiore in graduatoria.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata utilizzando esclusivamente la piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo https://bando2020.sporteperiferie.it/ , a partire dalle ore 10 del 20 luglio, fino e non oltre le ore 10 del 30 settembre 2020.

Vediamo se, questa volta, l’amministrazione comunale o le società sportive messinesi si attiveranno per fare concretamente qualcosa per gli impianti cittadini.

Sezione: Fuori Campo / Data: Mer 15 luglio 2020 alle 12:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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