Orgoglio e appartenenza, oltre la sconfitta. Sentimenti che restano anche nei momenti più difficili. Il Tortorici prova a guardare avanti, lasciandosi alle spalle la sconfitta nella finale play-off contro la Mamertina: “Serviranno giorni per accettare completamente il risultato conseguito in campo. Sin da bambino i colori giallo e verde mi hanno marchiato indelebilmente. Tante sono le partite che ho disputato confrontandomi con tantissime realtà sportive ma il senso di appartenenza che un ragazzo di Tortorici acquisisce nei confronti di questi colori non esiste da nessun’altra parte”, ha commentato il presidente e giocatore Andrea Vitanza, che ripercorre la propria esperienza: “Dieci anni fa quando ho deciso di intraprendere questa avventura da presidente - giocatore, non sapevo cosa mi aspettava ma avevo un sogno: utilizzare lo sport per dare la possibilità ai ragazzi oricensi di spendersi per qualcosa di socialmente utile e cercare di dimostrare che Tortorici non è solo quella descritta sui giornali. Ho passato tanti momenti belli, nei quali sono stato acclamato e sostenuto da tanti, e tantissimi momenti brutti, nei quali sono rimasto da solo e disprezzato, ma ho sempre messo il Tortorici davanti a tutto e tutti continuando inesorabilmente ad inseguire il mio sogno. Forse il momento che mi ha ferito di più e mi ha esposto parecchio all'opinione pubblica è stato qualche anno fa quando avevo deciso di isolare diversi tesserati, per il bene loro e del Tortorici, per questioni di comportamento. Erano amici e fratelli, ma con l'animo distrutto ho cercato di mantenere un profilo basso stringendo i denti. Ero sicuro di farcela e di risolvere il problema, perché in fondo io dei miei ragazzi mi fidavo. Speravo di essere capito e oggi, da protagonisti di un’annata straordinario vi dico grazie e mi dispiace ma ho dovuto farlo. Nel tempo – ha continuato Vitanza - ho solo cercato di educare i miei ragazzi a rispettare le regole, a essere produttivi socialmente ma soprattutto a dare il buon esempio ai più piccoli, perché Tortorici ha bisogno di ripartire ma per farlo devono essere i giovani, responsabilizzandosi a comportarsi da grandi”.

Un obiettivo che va oltre il calcio, ma da ottenere anche attraverso il calcio: “Domenica abbiamo perso sul campo come squadra di calcio, ma abbiamo vinto dove ancora nessuno era riuscito: nel pregiudizio. 500 persone diligenti e rispettose che hanno manifestato in maniera civile l'amore verso il proprio paese e una squadra di calcio. Domenica abbiamo perso ma ho realizzato il mio sogno di dimostrare che Tortorici non è solo quella descritta sui giornali”.

La delusione c’è ma in casa Tortorici resta la soddisfazione per aver fatto molto di più: “Al termine di questa faticosa ed entusiasmante stagione sento la necessità di rivolgervi i dovuti e più sinceri ringraziamenti. È giunta l’occasione per riflettere sulla straordinaria sinergia e sull’incredibile determinazione che abbiamo dimostrato insieme. Vorrei innanzitutto esprimere la mia gratitudine alla squadra Tortorici per l’impegno, il coraggio e l’attaccamento alla maglia dimostrati in ogni partita. La vostra dedizione è stata la forza trainante di questa avventura e sono orgoglioso di ogni singolo membro di questa grande famiglia”, ha commentato il tecnico Mauro Favazzo, che ha aggiunto: “Le parole non possono esprimere pienamente la gratitudine che provo per ognuno di voi. In questa stagione abbiamo condiviso gioie, delusioni e soprattutto abbiamo costruito un legame che va al di là del campo da gioco. Il vostro impegno, la vostra resilienza e il vostro spirito di squadra sono stati il vero cuore pulsante della nostra avventura decennale. Ogni partita è stata un capitolo della nostra storia e ognuno di voi ha contribuito a rendere questa storia unica e indimenticabile. Grazie per le vostre ore di allenamento, per le vostre risate e per le vostre lacrime di gioia e di delusione. Ogni momento con voi è stato un privilegio e un’ispirazione”.

Una buona base dalla quale ripartire e “guardiamo avanti, ci prepareremo con ancora più determinazione per la prossima stagione. Siamo pronti a lottare ancora una volta per la vittoria finale – ha continuato il tecnico gialloverde - con rinnovato spirito e una ferrea volontà di vincere. Grazie ancora per tutto quello che avete fatto e continuerete a fare per questa squadra”.

Conclusa un’annata è il momento dei bilanci e dei ringraziamenti e per il presidente Andrea Vitanza e il tecnico Mauro Favazzo sono doverosi: “Un applauso va a tutti i dirigenti che lavorano incessantemente per garantire il successo della nostra squadra e che mi hanno supportato e sopportato, come Giuseppe Foti, Cristian Buttafarro, Giovanni Zucco, Francesco Mirici Cappa, Andrea Calcò, Carmelo Galbato, Matteo Paterniti, Matteo Messina, Antonino Calà Scarcione, Sebastiano Bontempo Scavo. Senza il vostro impegno non saremmo arrivati a disputare una finale play off. Poi un sentito ringraziamento allo staff, Carmelo Barbagiovanni, Giovanni Sanfilippo, Andrea Ippolito, Antonio Salupo e Simone Lupica”.

E, infine, a chi ha sempre seguito e sostenuto il Tortorici. “Grazie di cuore ai tifosi. La vostra passione e il vostro sostegno incondizionato sono stati la nostra linfa vitale. Anche nei momenti difficili avete dimostrato di credere in noi e vi prometto che faremo di tutto per ripagarvi con successi ancora più grandi. Sono incredibilmente orgoglioso di poter affermare che siamo l’unica squadra che segue un gioco basato su principi solidi e un calcio di qualità, un progetto che portiamo avanti da circa 10 anni e ora stiamo raccogliendo i frutti. Questo è un tributo alla nostra determinazione a essere la migliore versione di noi stessi, sia dentro che fuori dal campo”.

Sezione: Le categorie / Data: Gio 02 maggio 2024 alle 11:14
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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