L’ultimo arrivo, quello di Mario Russo, che segue le importanti conferme dei “senatori” biancoazzurri, ha confermato il Città di S.Agata come la società più attiva in questo avvio di calciomercato estivo, ma anche una delle principali protagoniste del prossimo campionato di Eccellenza.
Se da un lato, quindi, le trattative e gli obiettivi del club sono di assoluto valore, dall’altro, resta ancora irrisolta la questione del “Biagio Fresina”: una situazione che, dopo gli incontri dei mesi scorsi con l’amministrazione comunale, non si è ancora sbloccata e il campo sportivo resta un’incognita.
Condizione che preoccupa, non poco, il club biancoazzurro e, in particolare, il presidente Bernardo Paratore, che ha affidato a un video il suo messaggio e sfogo per mostrare quale sia l’attuale stato del “Fresina” e quali le conseguenze per il Città di S.Agata: “Dopo l’ottimo quarto posto dello scorso campionato di Eccellenza, nel quale, partiti in sordina, ci siamo ritrovati sempre al vertice e anche primi grazie alla dirigenza, giocatori, al pubblico e anche grazie al campo, il “Biagio Fresina”, ha esordito il massimo dirigente della squadra che è tornata a giocare nel proprio paese dopo alcune stagioni vissute in giro per la provincia.

“Ora torniamo a parlare del campo, che ha bisogno di manutenzione per poter giocare a Sant’Agata Militello. Noi ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo incontrato i vertici del comune, l’assessore allo sport, i dirigenti dell’ufficio tecnico ma ci hanno detto che ci sono difficoltà, il comune è privo di fondi e non può sostenere gli investimenti per il Fresina e questa per noi è una porta in faccia, perché qui non possiamo giocare”, ha continuato il presidente Paratore che, oltre al bene della squadra, pensa anche ai tanti tifosi: “Non è il Città di S.Agata che chiede investimenti, ma il pubblico, i tifosi e le famiglie - ha sottolineato -. Per il Città di S.Agata non giocare nel proprio campo può essere marginale perché siamo pronti a rimboccarci le maniche e andare a giocare altrove, ma per il santagatese che ama la propria squadra e venire nel proprio campo non può più farlo e deve andare sempre in trasferta”.

Nonostante i problemi, il presidente ha tutta l’intenzione di continuare, escludendo la possibilità di ritirare la squadra o ridimensionare il progetto biancoazzurro, costruito da dirigenti che amano il calcio e Sant’Agata, che hanno coinvolto e riportato calciatori santagatesi, ma – ha continuato – “ora sono costretto a emigrare, portando la società in comuni che hanno strutture e ci aprono le porte (Capo d’Orlando, Rocca o Gliaca di Piraino) perché avere una squadra di Eccellenza è un interesse. Qui non possiamo giocare e il Città di S.Agata deve emigrare, ma non è una nostra decisione, siamo costretti”.

Sembra, quindi, che non ci siano alternative e se la situazione non dovesse cambiare in tempi brevi il “Fresina” non potrà ospitare le gare del Città di S.Agata, con rammarico della squadra, del club e del presidente Paratore in particolare, che ha concluso con un appello ai santagatesi: “Vi chiedo di continuare a seguire la squadra del cuore anche in altri paesi. Penso che il Città di S.Agata meriti un campo e l’aiuto dell’amministrazione comunale per sistemarlo. Lo abbiamo dimostrato con i fatti, ci abbiamo messo del nostro e anche l’aiuto economico degli sponsor e in un paese che non ha tanto per sorridere, il calcio ha aiutato a sorridere. Chiedo a tutti di continuare a sostenere la squadra, che sia a S.Agata o fuori”.

Sezione: Eccellenza / Data: Lun 03 luglio 2017 alle 16:26 / Fonte: A.C.D Città Di Sant'Agata
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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