Aveva indossato la maglia rossoblù da giocatore, adesso Giannicola Giunta, dopo l’entusiasmante avventura sulla panchina del Torregrotta (sempre rossoblù), è chiamato a guidare il Milazzo da allenatore, scelto con il benestare di chi nella città del Capo ha scritto la storia, il presidente Pietro Cannistrà sottolineando che “per fare l’allenatore del Milazzo serve le phisique du rôle”. E Giannicola Giunta, dopo aver esordito in conferenza stampa, è arrivato il momento di scendere in campo: martedì 26, infatti, la truppa mamertina partirà verso la nuova stagione sportiva, con una squadra quasi completa e parecchie novità. Nell’intervista rilasciata all’ufficio stampa del club milazzese, il neo allenatore ha parlato di mercato, programmi e, in generale, della sua squadra. “In questi giorni sento continuamente i ragazzi e posso dire che sono tutti contentissimi che il primo giorno “di scuola” stia ormai per arrivare. C’è grande entusiasmo ed è un ottimo punto di partenza. A livello personale, in questo momento, posso dirmi davvero felice. Allenare qui è solo un privilegio. Lavoreremo per la città, per ben figurare e andare avanti a testa alta in un campionato che è assediato da corazzate. All’aspetto tecnico, si aggiunge l’effetto, visibile a tutti, che ha avuto il ritorno del presidente Cannistrà. Che dire, partiamo con il clima giusto!"

Il capitolo più caldo è quello del mercato, ormai agli sgoccioli. Le sue richieste sono state esaudite?
"La società si è mossa in maniera impeccabile. In questo mercato i dirigenti sono stati sensibili alle mie richieste. Abbiamo costruito una squadra di veri uomini, che sono tali prima ancora che ottimi calciatori. Sono sicuro che completeremo al meglio la nostra rosa, a partire dal difensore centrale che ci manca".

A questo punto è legittimo chiedersi se “vede” già la squadra in campo, con i suoi equilibri e la sua identità.
"Immagino già il Milazzo che guiderò. Mi auguro che abbia realmente e, fin da subito, gli equilibri che intravedo nei miei pensieri. Intendo far calcio in un certo modo, forse pignolo, ma do l’anima perchè la squadra si esprima al meglio. Resto fedele a questo mio credo e quest’anno ritengo che questo possa avere un’ottima armonia con la grande qualità tecnica che ho a disposizione nei miei uomini".

A giudicare dalla provenienza dei volti nuovi, avete pescato in formazioni che lo scorso anno si sono distinte facendo benissimo. Questo aiuta nel costruire una mentalità positiva.
"Assolutamente vero. La mentalità sta alla base dello stato di salute di una squadra. Tutti i ragazzi che arrivano qui con una mentalità vincente hanno davanti a sé una grande sfida, in virtù di quello che hanno fatto in passato: fare bene è arduo, ma ripetersi è molto ma molto più difficile. Di certo hanno tutta la mia fiducia. Rappresentano tutti le nostre prime scelte, su cui c’è stata la convergenza dell’interesse della società e dei miei desideri. Il primo passo sarà il loro lavoro. Chiedo che sudino parecchio e facciano gruppo fin da martedì, con tutti i sacrifici richiesti a partire dalla doppia seduta. Nel mio percorso, sia da allenatore che da calciatore, ho imparato a conoscere ognuno di loro. Sono ragazzi d’oro, desiderosi di far bene e stimano anche la mia idea di calcio".

Che tipo di Milazzo vedranno gli spettatori del “Marco Salmeri”?
"Una squadra che cerca di giocare un buon calcio. E’ questa la priorità che voglio evidenziare. Il Milazzo avrà la mentalità vincente che siamo pronti a costruire, mostrandosi fin da subito affamato, deciso a lottare con tutte le proprie forze per arrivare al risultato. L’episodio va oltre il controllo di chiunque, ma avere la coscienza sgombra dai rimorsi è il primo passo. I miei uomini dovranno rientrare negli spogliatoi, alla fine di qualsiasi partita, consapevoli di aver dato tutto".
 

Sezione: Eccellenza / Data: Lun 25 luglio 2016 alle 16:08 / Fonte: Ufficio Stampa S.S. Milazzo 1937
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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