Si è aperta ieri, 6 settembre, alle ore 10, la finestra operativa per trasmettere online, alla casella pec, le richieste di finanziamento al bando pubblicato lo scorso mese di giugno dal Credito Sportivo del Coni, in collaborazione con l'Associazione dei Comuni Italiani, finalizzato alla realizzazione di impianti sportivi pubblici, ma anche privati realizzati con forme di partenariato pubblico-privato.

Il plafond totale messo a disposizione è di 200 milioni di euro, suddivisi tra la linea offerta a tasso zero (50 milioni per i comuni delle aree interne e per le unioni dei comuni e 50 milioni per le altre tipologie di comuni, inclusi quelli capoluogo di provincia) e quella agevolata a tasso variabile, riservata ad enti locali e a privati (100 milioni cumulabili con la prima linea, rispetto al tetto massimo di due milioni di euro riservato ad ogni Comune, entro il quale si godrà del totale abbattimento degli interessi).

I finanziamenti potranno coprire i costi di lavori, progettazione, direzione lavori, ma anche materiali e attrezzature sportive.

Occorre che l'ente proponente (comune, ente locale, privato in partnership con l'amministrazione pubblica) ottenga il parere favorevole del Coni al progetto definitivo (o esecutivo), con la possibilità di rivolgersi al Comitato Regionale per gli importi fino a 1.032.913,80 euro.

Le istruttorie saranno avviate man mano che arriveranno le richieste, perché i mutui vanno definiti entro il 31 dicembre 2017.

La durata del mutuo può essere fissata, secondo l'impegno finanziario richiesto, utilizzando periodi da 15 a 30 anni.

Tutto il regolamento e le procedure sono reperibili sul sito dedicato all'iniziativa dal Credito Sportivo. ( http://www.creditosportivo.it/sportmissionecomune2017.html )

In una provincia come la nostra, nella quale scarseggiano gli impianti sportivi, ma soprattutto la cultura della loro gestione, questo bando potrebbe essere utilizzato per realizzare terreni di gioco, piste ciclabili o palestre, coinvolgendo società e privati, in un periodo storico nel quale gli enti locali stentano, o non riescono, a rendere fruibili stadi, palazzetti e perfino piccole strutture per l'attività di base.

Sezione: Fuori Campo / Data: Gio 07 settembre 2017 alle 16:30
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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