Delusione, amarezza, forse anche qualche rimpianto: c’è tutto questo nella sconfitta dell’Atletico Messina contro il Gescal che, sul triplice fischio, ha segnato il gol (3-2 al 95’) che ha aperto le porte della finale play-off, condannando ai biancoazzurri all’eliminazione per la seconda stagione consecutiva: “Perdere così fa male, perché probabilmente almeno i 30 minuti supplementari li avremmo meritati ma è andata così. Se siamo arrivati a questo punto vuol dire che qualcosa abbiamo sbagliato anche durante la stagione”, ha commentato a fine gara il capitano, Tiziano Bonanno, regista classe 1992, autore di una grande prestazione, lui come tutta la squadra, condita da un bellissimo gol dal limite per il momentaneo 0-1.

“Dal punto di vista della prestazione non ci possiamo rimproverare niente, perché siamo usciti a testa alta, però il calcio, si sa, è fatto di episodi e non sono stati a nostro favore. Abbiamo fatto una grande partita. Il gol? Avrei preferito non segnare e passare il turno”, ha continuato il centrocampista biancoazzurro, comprensibilmente sconfortato dopo la beffa in pieno recupero e con maggiori rimpianti dopo il successo dell’Aquila sul campo del Messina Sud: “È un risultato che fa ancora più male, perché vincendo avremmo avuto la possibilità di giocare la finale in casa, però è andata così. Speriamo di fare meglio il prossimo anno”.

L’Atletico ci riproverà così come Bonanno che, per sfatare il tabù semifinale, si conferma in maglia biancoazzurra, chiudendo le porte anche a eventuali offerte da categoria superiore: “Spero di restare, per me questa squadra è una famiglia e, se ci sarà la possibilità, vorrei continuare qui. Se la società vorrà, io ci sarò sicuramente, perché in questi ultimi anni ho deciso di giocare solo per divertirmi e vivere con l’Atletico. Se dovessero arrivare delle chiamate sarò contento, ma non credo di spostarmi da qui”.

Sezione: Le categorie / Data: Mer 27 aprile 2016 alle 13:02
Autore: Davide Billa
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