La notizia arriva nel primo pomeriggio e completa il quadro complessivo dei provvedimenti viari presi dal Comune di Messina per la stagione agonistica 2021-2022, quella del ritorno del calcio peloritano tra i professionisti: il parcheggio attorno al "Franco Scoglio" sarà a pagamento.

La fonte è il sito della "Gazzetta del Sud" secondo il quale "il comune di Messina ha assegnato ad ATM S.p.A. la gestione dei parcheggi dello stadio San Filippo in occasione delle prossime partite di campionato di calcio di serie C che si svolgeranno in città. Da domani la sosta sarà regolamentata dai dipendenti della società di trasporto messinese che si impegneranno, con la collaborazione della Polizia Municipale, ad agevolare il parcheggio delle auto per l’evento, evitando assembramenti e code. Visto il numero contingentato di presenze a causa delle limitazioni Covid-19, per lo scontro di domani tra ACR Messina e Virtus Francavilla è stata disposta la vendita dei ticket di sosta direttamente sul posto. Dalle prossime settimane invece si potrà pre-acquistare il tagliando di parcheggio in prevendita. Sono due le tariffe previste: 5 euro per i settori giallo e rosso, che si trovano nelle immediate vicinanze dello stadio, e 3 euro per il settore verde. L’importo è valido per tutta la durata della partita."

Dalla prima lettura di questa "velina", si comprende quanto i responsabili del Comune conoscano le dinamiche e la realtà del calcio messinese negli ultimi 20 anni, non 20 minuti.

Infatti, non si vede un afflusso così cospicuo da determinare "assembramenti e code" in occasione di una gara casalinga di calcio del Messina forse dalla prima stagione in serie A del fu FC Messina Peloro (quello vero), anno 2004-2005, esattamente 17 anni fa, ma allora addirittura l'accesso alle aree di parcheggio era contingentato e, per acquistarlo servivano 12 o 15 euro. 

Ricordiamo che, proprio ieri, il Comune di Messina ha diffuso un comunicato in cui si sono descritte in maniera dettagliatissima le prescrizioni relative al flusso del traffico per raggiungere, appunto, i pregiatissimi parcheggi giallo (quello immediatamente davanti la curva Sud), rosso (quello interno allo svincolo, utilizzato nell'ultimo anno dal circo) e verde (situato sopra la curva nord e la tribuna A ed accanto al settore ospiti).

I dati della prevendita non entusiasmano, poiché, a fronte di 1725 posti disponibili causa zona gialla per Covid, intorno alle 14 di sabato  si stimavano in circa 600-700 i biglietti venduti, cui aggiungere accrediti per stampa e squadre (ridotti da norme specifiche FIGC e Legapro), personale di servizio (steward in numero cospicuo per le norme di sicurezza) e altri addetti ai lavori.

Nessuna comunicazione in merito ad eventuali biglietti ridotti da parte della società che ancora praticamente, fino a questa mattina, non era nemmeno potuta entrare nell'impianto, visto che la rifinitura è stata il primo contatto dei calciatori con l'erba del "S.Filippo".

Facendo un conto piuttosto semplice, quindi, tra biglietto, prevendita, trasporto, parcheggio un tifoso con un figlio o figlia al seguito di qualunque età che voglia andare in tribuna spenderà minimo 44 euro o 46,64 euro se lo farà online più la benzina per raggiungere l'impianto più 5 euro di parcheggio, per un totale di  55-60 euro. Se ne aggiunge meno di 10, acquista la possibilità di seguire tutte le partite di serie C, di tutte le squadre, da casa propria.

Esempio riportabile in qualsiasi altra piazza calcistica italiana, magari partendo da un importo di base leggermente inferiore rispetto a Messina (ci impegniamo a verificare presto anche questo), che, però, dà una idea di quale sia la concorrenza tra essere presenti allo stadio e stare davanti ad uno schermo. Nella nostra città, forse, rispetto ad altre realtà della stessa categoria, non ci sono amministrazioni pubbliche che si occupano di pagare, con i soldi di tutti i cittadini, le opere di manutenzione e poi gestiscono gli impianti con la logica del privato, imponendo anche il pagamento del parcheggio in aree ampiamente libere, visto proprio il contingentamento del pubblico e, comunque, la dimensione delle zone di sosta rispetto agli spettatori di ciascuna gara.

In questo primo periodo della nuova stagione agonistica abbiamo assistito alla costruzione di un nuovo Messina dal punto di vista tecnico ed organizzativo e ad una nuova metodologia di approccio da parte del Comune alla gestione degli impianti sportivi. Ci sono state delle incongruenze fisiologiche in tutti i “nuovi corsi”, la prima gara interna prevista dal calendario è stata fissata a Vibo, la squadra non ha una propria sede di allenamento fissa e stabile, la presenza del Messina in città è praticamente inesistente. Il rodaggio è normale, ma, adesso, sarebbe il caso di accelerare alcuni processi e guardare al prossimo futuro con la massima collaborazione e senza presunzione o preconcetti. L’amministrazione valuti esattamente le mosse, la società faccia i passi necessari, attivi la munita area comunicazione-marketing e, al più presto, Acr e Comune concordino la gestione di questa stagione avendo come primo obiettivo comune quello di riavvicinare il Messina alla città e la città al Messina, come ha ripetuto più volte l’allenatore Sasà Sullo, in veste di nostro concittadino prima che di tecnico biancoscudato. Sennò sarà difficile anche immaginare di costruire qualcosa di sensato.

Nel frattempo, un applauso a chi ancora può permettersi il lusso di seguire una partita di calcio dal vivo della propria squadra del cuore che "rappresenta la città". Non sono eroi, ma appassionati o tifosi e troveranno il modo di esserci ugualmente, ma non sono nemmeno fessi e, comunque, chi resterà a casa sbeffeggiandoli, o magari, approfittando di qualche escamotage per assistere alla gara senza tirare fuori un euro, dirà pure di meritare rispetto e di essere un vero tifoso, mentirà agli altri, ma soprattutto a se stesso.

Sezione: Fuori Campo / Data: Sab 18 settembre 2021 alle 17:55
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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