Niente calcoli, il Messina va a Vibo per vincere e cancellare una volta per tutte lo spettro della retrocessione. Parola di Andrea De Vito, uno dei leader dello spogliatoio giallorosso, dalle cui affermazioni emerge pienamente lo stato d'animo del gruppo per tutto quanto è successo in questa travagliata stagione: “Conosciamo le combinazioni ma non pensiamo ad uscire indenni perdendo con due gol di scarto perché rischieremmo di prenderne tre o quattro, vogliamo fare come nelle ultime trasferte, avere lo stesso atteggiamento - ha detto intervenendo a Radio Amore, intervistato da Pietro Di Paola -, non guardiamo nemmeno al pareggio, se siamo quelli delle ultime partite l'obiettivo sarà raggiunto”.

Non si teme un contraccolpo psicologico per l'illusione di un traguardo che sembrava, a “prima svista”, conquistato già domenica: “Alla fine della partita con il Cosenza credevamo fosse fatta ma alla ripresa della preparazione ci siamo detti subito di dimenticare, il futuro del Messina dipende da questa salvezza, occorre equilibrio perché dall'altra parte non serve caricarci di troppa pressione che rischia di diventare controproducente – ha proseguito il mancino di scuola Milan -. Determinazione, cattiveria e lucidità, senza rilassamenti”.

Le motivazioni non mancano certamente, basta voltarsi un attimo alle spalle: “Per colpe non nostre ci troviamo in una situazione particolare, gestita male da chi c'era prima, non voglio usare altre parole perché rischierei di esagerare - continua De Vito -. Grazie all'avvento della nuova società si sono create le condizioni affinché la squadra potesse dare il meglio, i problemi precedenti e le conseguenze connesse purtroppo determinavano che la testa non fosse mai libera. Adesso dobbiamo soffermarci su questo ultimo sforzo per ringraziare i tifosi che ci sono stati sempre vicino”.

Si respira però un pizzico di rammarico per ciò che poteva essere ma non sarà: “Ci sono molti aspetti assurdi, questa squadra ha conquistato 45 punti sul campo ed è un peccato perché sarebbe potuta andare a Vibo per altro, ci fa rabbia ma dobbiamo trasformarla in energia positiva - spiega il calciatore campano -. Penso che a maggior ragione chi ci ha costretto a questi sforzi debba passarsi una mano sulla coscienza, perché ha giocato con la vita e le famiglie di tanti ragazzi che fanno questo sport con passione ma pur sempre per lavoro. Abbiamo affrontato cose scandalose e assurde, ma siamo stati più forti”. E bisognerà esserlo anche delle penalizzazioni: “Ancora si parla e si discute, a noi interessa solo il dato di fatto, ci verranno tolti forse quattro punti in aggiunta a quello che abbiamo passato, questa squadra per quanto ha dimostrato non lo meritava ma purtroppo è cosi. Altri giocatori magari avrebbero mollato, noi siamo rimasti uniti e per questo oggi siamo ancora più incazzati. Domenica per noi è la partita, giochiamo per la nostra vita, per le coscienze, per i contratti. La salvezza diretta a questo punto vale quasi come la vittoria di un campionato”. E senza dubbio non mollerà di un centimetro Cristiano Lucarelli, figura chiave per tutto l'ambiente: “Ci fa stare bene ma allo stesso tempo ci mette davanti alle responsabilità, ci tratta da uomini e in campo pretende che lo facciamo vedere. A livello umano senza di lui parlare di una permanenza diretta in Lega Pro sarebbe stato impossibile e non è solo una frase fatta. A gennaio ci siamo confrontati e come altri compagni ho deciso di rimanere nonostante le alternative”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 04 maggio 2017 alle 15:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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