La mancata iscrizione dell’Acr Messina, dopo i proclami rassicuranti lanciati dalla dirigenza negli ultimi mesi, ha gettato la piazza nello sconforto più totale. I sentimenti dei tifosi, scaturiti in queste ultime ore di passione, hanno trovato sfogo sui social network, sempre più protagonisti di qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Anche i calciatori, però, hanno deciso di affidare le loro riflessioni al web, utilizzando Facebook ed Instagram per far giungere sfoghi e parole, colmi di rabbia e tristezza, alla città peloritana. In molti, infatti, hanno fatto scorrere le dita sulla tastiera, inviando messaggi carichi di rancore verso i dirigenti che hanno decretato la morte della compagine dello Stretto. Alle loro parole, inoltre, si sono unite le urla di dolore di alcune ex bandiere giallorosse, che hanno idealmente abbracciato la tifoseria con sentiti post pubblicati sulle bacheche personali.

Uni dei più attivi, come sempre, è Vittorio Torino, che nella giornata odierna ha scritto: “Solo chi ha indossato questa maglia può capire cosa si prova. Rialzati presto mio Messina, i tuoi tifosi ti amano”, corredando il tutto con una emblematica foto nella quale bacia la maglia giallorossa sporca di fango. Sulla stessa linea Enrico Buonocore, indimenticato numero 10 giallorosso: “Bisogna aver vissuto per capire cos’era Messina”. Più schietto Arturo Di Napoli, che rivolge un pensiero alla “sua” gente: “Alla fine a pagare sono sempre i tifosi, senza soldi non si cantano messe”.

Quasi tutti i calciatori in organico nella passata stagione, invece, hanno attaccato le varie proprietà, ree di non aver onorato i contratti firmati, polverizzando il miracolo sportivo portato a termine dagli uomini di Lucarelli. Aaron Akrapovic, uno dei giocatori sotto contratto, che avevano rinunciato ad una mensilità, ha scritto: “Onore a tutti tifosi abbonati e non, che c'hanno creduto fino alla fine! E soprattutto un grazie a tutti i miei compagni! Solo noi sappiamo cosa abbiamo dovuto sopportare durante questi mesi.. Messina non merita questo.. Vergognosi e bugiardi tutti, nessuno escluso!”.

Sfogo fiume di Giovanni Russo che, nonostante l’amarezza, ha salutato una città alla quale si sentiva legato: “Non doveva finire così. […] Noi non abbiano niente da rimproverarci, perché siamo stati un gruppo di uomini veri con le palle e poi giocatori. […] E lo abbiamo fatto per noi, per le nostre famiglie, per la città e per i tifosi del Messina. Volevo fare un saluto alla città e ai tifosi e sperare di vedervi di nuovo nel calcio che conta. Ciao Messina”.

Anche Fabrizio Bramati, dopo un lungo commento sull’esperienza messinese, si lascia andare ad un sentito augurio, carico di speranza: “Arrivederci Messina, ti rialzerai come sempre perché la tua storia è fatta di grandi battaglie dove in un modo o nell’altro ne sei uscita vincitrice”.

Giovanni Foresta, talentino calabrese, non ha risparmiato le parole dopo la rinuncia di Proto e co.: “…Penso siamo stati presi in giro molte volte a partire dalla vecchia società ad arrivare alla nuova. […] Nonostante abbiamo raggiunto l’obiettivo e nonostante eravamo già stati presi in giro mille volte, per cercare di salvare il Messina siamo andati incontro alla società rinunciando ad un mese e prendendo altri accordi ma tutto ciò non è bastato. Una città come Messina non può fallire così […] una città che vive di calcio, una città non molto ricca ma che ha il cuore giallorosso…”

Lapidario e rabbioso, invece, Jacopo Ferri: “Squadra con i coglioni, società di incompetenti!”, al quale fa eco Salvatore Marseglia: “Noi da uomini abbiamo salvato il Messina, voi da bugiardi ci avete affondato”.

Vista la grande esperienza ed il rapporto con la piazza, invece, il post di Angelo Rea, nonostante la delusione, ha fornto una lucida analisi della situazione peloritana: “C’era il dubbio che potesse finire così, ma speravo che qualcosa potesse cambiare. Volevamo salvare quel piccolo miracolo fatto sul campo lo scorso anno, abbiamo fatto di tutto per andare incontro alla società ma si vede che era tutto un film già preparato. Dispiace per i miei compagni, i tifosi, i magazzinieri, lo staff medico e tutte quelle persone che facevano di questo sport, passione e lavoro. Ciao Messina, avevo detto che volevo chiudere qui la mia carriera, ma qualche Pinocchio ha preso in giro tutti noi. Spero che tornerete presto nel calcio che conta, lo meritate. Lo scorso anno, anche guadagnando pochi stipendi, lo ricorderò per sempre perché abbiamo formato un gruppo stupendo assieme a voi che eravate il 12° uomo. Forza Messina, lotta con il cuore”.

Accorato e commovente, invece, lo sfogo di Andrea De Vito, pubblicato insieme ad una foto del Franco Scoglio: “Ricordate chi eravamo, per cosa abbiamo lottato. L’ultima cosa che chiedo a voi, splendido Popolo Giallorosso (con le lettere maiuscole ndr)… non desideravamo tributi o canzoni o monumenti o premi di coraggio, il mio unico e ultimo desiderio: ricordate chi eravamo. Se negli anni a venire dovesse arrivare in questo SACRO posto (il San Filippo ndr) una persona ignara della nostra storia possano le nostre voci sussurrarti: Va a dire a chiunque che qui secondo la nostra legge mai perdevamo”.

Anche Giordano Maccarrone, difensore catanese classe ’90, ha scelto parole schiette e taglienti, per commentare il triste epilogo della società biancoscudata: “Abbiamo perso dieci anni di salute in una stagione. Noi sempre a testa alta! Fieri di ciò che abbiamo fatto. Tutti voi invece… Chi c’era prima e chi c’era dopo. Mettetevi una maschera e nascondetevi! Siete il cancro di questo sport!”.

Una serie di requiem che lasciano sbigottiti. Un patrimonio immenso, fatto di ragazzi sinceramente legati alla piazza, è stato disperso in un caldo pomeriggio di luglio. Sia chiaro, le radici di questo fallimento hanno origini lontane ma forse, l’ultima dirigenza, avrebbe potuto essere più limpida nei confronti dei tifosi e dei calciatori. Ragazzi che, è bene ricordarlo, non guadagnano le cifre da capogiro dei colleghi della massima serie. In molti, insomma, hanno voluto salutare la città ed i tifosi, convinti che, ce lo auguriamo tutti, il calcio possa ripartire presto nella città dello Stretto.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 16 luglio 2017 alle 16:43
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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