Non poteva che concludersi con l'ennesimo colpo di scena il mese folle che sono stati costretti a vivere, loro malgrado, i tifosi del Messina. Tra le molteplici piste praticate senza uno straccio di garanzia, potrebbe spuntarla al fotofinish una cordata calabrese che con soldi cash in mano, almeno questo è quello che filtra dal club giallorosso, avrebbe già trovato l'accordo per acquisire le quote fin qui detenute da Natale Stracuzzi e Pietro Oliveri. Al momento non si conosco ulteriori dettagli dell'operazione, che come le altre prospettate, non ha scatenato l'entusiasmo dei supporters giallorossi. Stanchi, infastiditi dai continui cambi di direzione di una società in preda all'improvvisazione più totale, vogliosi di stabilità.

Al momento dovrebbe rimanere in quota minoritaria Pietro Gugliotta, considerato tra i registi dell'operazione che dovrebbe essere formalizzata nelle prossime ore. Dovrebbe finire dunque così la fiction che ha interessato l'Acr nell'ultimo mese: ad un passo dalla chiusura del mercato, a meno di 24 ore dalla sfida di campionato contro la Juve Stabia, che sarà affrontata da una squadra ampiamente rimaneggiata.

Per giudicare è giusto aspettare, conoscere, scoprire. Difficile però intravedere in questo “salto nel vuoto” un'operazione risolutiva a lunga scadenza, che garantisca programmazione e pianificazione ad una società che ne ha un bisogno enorme, molto più che di risultati del campo che pur sempre mantengono un loro peso specifico.

In attesa di sviluppi ufficiali ricostruiamo, come hanno fatto gli amici della pagina “Il Messina siamo noi”, ciò che è successo nell'ultima tribolata fase. Il 29 dicembre il Messina vince il derby con la Reggina, il tecnico Cristiano Lucarelli fa capire negli spogliatoi di essere stato vicino alle dimissioni ma che resterà per un altro mese nella speranza che il quadro interno possa migliorare sotto tutti i punti di vista. La proprietà promette novità e nei primi giorni del 2017 viene siglato un pre-accordo di cessione tra il presidente Natale Stracuzzi e l'imprenditore ennese, Franco Proto. Sembra l'alba di un nuovo giorno ma la mancata sintonia tra i soci rispetto a questa ipotesi fa saltare tutto, così la settimana successiva, il 9 gennaio, emergono i contatti ben avviati con l'avvocato Angelo Massone ed un gruppo da lui capitanato. Le esperienze negative collezionate nel mondo del calcio dal legale scoraggiano la piazza, portando i gruppi organizzati della Cuva ad ostacolare la chiusura dell'intesa, annunciando la costituzione di un comitato per l'acquisizione a titolo gratuito dell'Acr. La società va avanti per la sua strada, riaprendo le porte su sollecitazione dei soci minoritari all'ingresso del trio palermitano-riberese composto da Gallina, Ruvolo e Sinatra. Permane un totale stato di instabilità: è stata chiusa la porta in faccia a Proto paventando un accordo lanciatissimo con altri, nel nome del bene del Messina, per un futuro più roseo. Tra incontri, conferenze su skype, innominati imprenditori ragusani e una squadra costretta a migrare tra i campi di provincia per allenarsi, si arriva a ieri, all'affondo del gruppo calabrese, della locride, intenzionato a subentrare al timone.

Questo è il quadro, ognuno è libero di farsi un'idea. Messina merita rispetto.  

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 27 gennaio 2017 alle 16:14
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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