Messina-Andria è una partita piacevole tra due squadre che hanno provato a superarsi malgrado le condizioni pietose del terreno di gioco. Molte occasioni create, ma gli errori degli attaccanti producono un risultato che lascia rimpianti su entrambi i fronti. I migliori in campo sono i due portieri, Berardi e Poluzzi, con quest’ultimo battuto solo su calcio di rigore.

Ecco le nostre pagelle:

Berardi 7 – Serata impegnativa per il portiere biancoscudato, alle prese con le difficoltà dei rimbalzi dispettosi del pallone sul fango dell’area di rigore nel primo tempo e graziato dall’offside che vanifica il raddoppio di Cruz al 19’ della ripresa. Incolpevole sul gol subito, sfodera una buona prestazione.

Grifoni 6,5 – Resta nella terra di nessuno durante la prima mezzora di gioco, in cui l’Andria domina e si deve impegnare a chiudere sugli inserimenti di Mancino. Continuo in fase offensiva, è protagonista della reazione che quasi porta il Messina al pareggio allo scadere dei primi 45’. Nel secondo tempo, si disimpegna bene da esterno in un centrocampo a 4, disegnato da Lucarelli per provare a ribaltare il match.

Rea 6 – Incerto quando, con il pallone tra i piedi, deve preoccuparsi più a pattinare che non a correre sull’insidioso terreno di gioco. Meglio con la difesa a tre, quando anche la squadra si muove con maggiore equilibrio e i pugliesi calano i ritmi.

Bruno 6 – Qualche titubanza in marcatura su Cruz e Volpicelli, ma gioca con la giusta attenzione ed è suo il passaggio per De Vito che crea le premesse per la concessione del penalty.

De Vito 6,5 – Nel piano tattico predisposto dal tecnico livornese doveva costituire una delle chiavi per sfruttare la fascia sinistra e creare le premesse per la superiorità numerica dialogando con Madonia. Ci riesce meglio nella fase finale del primo tempo, quando coglie la traversa con un cross sbagliato e sfiora il palo con una botta dalla distanza. Al 26’ della ripresa viene sostituito con Ferri ( 6 ) che si dà tanto da fare, ma finisce per sbattere contro avversari molto agguerriti.

Foresta 6,5 – Frenetico per tutta la partita, recupera situazioni difficili e perde palloni velenosi, ma non molla mai, ma il rimpianto è nella mancanza di freddezza e lucidità quando arriva al momento di rifinire l’azione in fase offensiva.

Musacci 5,5 – Un paio di passi indietro rispetto alle ultime prestazioni per l’ex catanese che soffre il pressing forsennato dei pugliesi e non riesce a trovare le giuste contromisure, regalando palla agli avversari, un paio di volte, nei pressi della propria area di rigore. Ha due occasioni per segnare nel secondo tempo, ma nella prima fa un inutile dribbling negli ultimi sedici metri e poi trova sulla sua strada l’ennesima prodezza di Poluzzi.

Akrapovic 5 – In campo dall’inizio perché Mancini non è nelle condizioni fisiche per poter affrontare una gara così pesante da un punto di vista atletico. Resta ai margini della manovra, e Lucarelli, dopo appena 7’ della ripresa, lo fa uscire dal  campo per Palumbo (6) , che entra subito in partita, facendo il terzo centrale di ruolo in difesa con la giusta attenzione

Milinkovic 6 – Sollecitato tantissimo per tutta la gara, non fa quasi mai la scelta giusta, eccedendo nella giocata personale quando si trattava di servire i compagni e forzando il passaggio nel momento in cui occorreva temporeggiare. Tiene comunque sempre in allerta i difensori pugliesi

Pozzebon 6 – Ha il merito di segnare con freddezza il rigore del pareggio, ma si divora due occasioni clamorose a tu per tu con il portiere ed è sfortunato all’81’ , su un suo tiro a giro che sfiora l’incrocio dei pali.

Madonia 6 – Caracolla sornione sulla fascia sinistra senza inventare nulla di eclatante, ma, comunque, svolgendo con diligenza il compitino. Al 69’ tira fuori dal cilindro uno dei suoi colpi di genio, ma il tiro, da circa trenta metri, coglie il palo dopo aver superato Poluzzi. A dieci minuti dal 90’ Lucarelli, preferisce non rischiare e lo sostituisce con Marseglia (sv) , che ritorna in campo dopo un paio di mesi, corre, prova anche a pungere in attacco, ma senza grossi risultati.

Cristiano Lucarelli 6,5 – Aveva predetto dieci giorni fa che questa con l’Andria sarebbe stata una gara difficile sotto l’aspetto psicologico e, in sala stampa, non nasconde il rammarico per l’approccio sbagliato iniziale dei suoi uomini che hanno concesso troppo ai pugliesi, rischiando di compromettere il risultato. Il subcomandante biancoscudato è bravo a sistemare tatticamente la squadra e, nel finale, preferisce coprirsi con l’ingresso di Marseglia per evitare una pericolosissima beffa. Mezzo voto in più per il piglio con cui continua a vivere questa sua chance in riva allo Stretto.

Fidelis Andria  : Poluzzi 8; Aya 5,5, Rada 5,5, Tartaglia 5,5; Annoni 6, Piccinni 6,5, Onescu 6, Mancino 6 (dal 28’ Curcio 6), Tito 6; Volpicelli 6,5, Cruz 7. Allenatore: Giancarlo Favarin 6,5

Arbitro: Diego Provesi di Treviglio 6

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 14 novembre 2016 alle 12:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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