Il pari a reti bianche contro il Cosenza ha interrotto la serie nera di sei sconfitte consecutive, ma non può essere la soluzione ai problemi di un Messina chiamato a dare una svolta al finale di stagione. È sicuramente un punto di partenza, ma che non può, né deve, accontentare i giallorossi. “Volevamo i tre punti, ma non si era messa bene con quel rigore contro all’inizio che ci ha condizionato. Poi abbiamo avuto una buona reazione, creando anche qualche pericolo ma non siamo riusciti a sfruttare le occasioni. C’è rammarico, perché sapevamo l’importanza di quella partita”, ha dichiarato il centrocampista Elio Nigro, rientrato dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi. “Ho avuto una ricaduta, che mi ha frenato per un mese e mezzo e non è stato facile per me. Ora, da due-tre settimane, mi alleno a pieno ritmo con la squadra e il peggio è alle spalle”.

È tornato in campo, però, nel momento peggiore del Messina, scivolato al quartultimo posto e appena un punto di vantaggio su Reggina, Ischia e Aversa Normanna, prossimo avversario dei peloritani in quello che sarà un vero e proprio spareggio salvezza: “Dobbiamo compattarci, ma lo stiamo già facendo perché, superando squalifiche e infortuni, possiamo essere più coesi. Stiamo trovando una fisionomia di squadra che ci è sempre mancata a causa delle numerose assenze che non ci hanno mai permesso di avere la rosa completa a disposizione. Conosciamo l’ambiente e il campo, più piccolo e quasi ai limiti della praticabilità. Ci aspetta una guerra a livello emotivo, ci vorranno cattiveria e grinta per portare a casa questa partita”.

La vittoria – la squadra lo ripete da settimane – è la migliore medicina e contro i campani sarà necessaria quell’inversione di rotta per non compromettere un campionato già deludente: “Le attese erano altre – ha ammesso Nigro - nemmeno noi ci aspettavamo questa posizione. Abbiamo 4-5 scontri diretti in cui possiamo e dobbiamo risalire e, già da sabato, vincendo possiamo proiettarci verso un altro finale di campionato”.

Infine, il centrocampista classe 1986, vicino all’addio nel mercato invernale, ha spiegato perché ha deciso di rimanere in riva allo Stretto: “Ho avuto un colloquio con il presidente e ho espresso la mia volontà di restare perché sentivo che dovevo e potevo dare qualcosa alla squadra. Fino a quel momento non ne avevo avuto la possibilità a causa dell’infortunio. Ho espresso questa volontà e mi ha accontentato”.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 24 marzo 2015 alle 18:02
Autore: Davide Billa
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