Quante volte, nel mondo del calcio, si è abusato della locuzione “ultima spiaggia”? D’altronde, anche la terminologia pallonara è vittima di mode, e la frase fatta appena citata sembra aver avuto una buona dose di fortuna negli ultimi anni. Stavolta, però, non ci sembra esagerato tirare in ballo questo benedetto arenile per la partita di sabato prossimo. Il Messina, squadra rappresentante la città italiana con più chilometri di costa, si ritrova davvero all’ultima spiaggia. Non stiamo parlando di punti, matematica o spareggi-salvezza: la sentitissima sfida contro il Cosenza rappresenta l’ultima chances prima di perdere definitivamente la faccia. Diciamo la verità, la bella campagna lanciata dai tifosi sui social network, grazie all’hashtag #Tiseguosempre, rappresenta soltanto lo zoccolo duro dei supporters, quello che non sono mai mancati al fianco del Messina.

La città, invece, ha bisogno di uno scatto d’orgoglio della squadra, per ricominciare a seguirla. Dopo le sei sconfitte consecutive, il gradimento della piazza per la famiglia Lo Monaco è giunto ai minimi termini e solo una vittoria di prestigio potrebbe invertire la rotta. L’occasione, però è ghiotta. Sul manto erboso del San Filippo, sabato alle 14,30, scenderà il Cosenza, l’acerrima rivale delle ultime stagioni dopo l’effimero gemellaggio degli anni ’80.

La tradizione, almeno questa, è palesemente dalla parte dei biancoscudati. Nei trentadue precedenti disputati in riva allo Stretto, infatti, si contano ben ventidue vittorie giallorosse, contro l’unica fatta registrare dal Cosenza nella remota stagione di serie C 1949/50, oltre a nove pareggi. Il primo incontro tra peloritani e silani risale alla Prima divisione 1930-31: il netto 3-0 rifilato dall’A.C. Messina alla compagine calabrese avviò la serie con il piede giusto. Dopo altre 5 vittorie ed un pareggio (strappato dalla malconcia A.S. Messina nel 1946), nel 1949-50 arrivò l’unica vittoria rossoblù in riva allo Stretto, con un perentorio 2-4.

Un altro 3-0, giunto nel corso della serie B 1961/62, valse il primo sigillo giallorosso in cadetteria. Dieci vittorie biancoscudate e quattro pareggi dopo, il Messina festeggiò grazie ad una vittoria contro i calabresi il ritorno in serie B. Nella serie C1 1985/86, infatti, i bastardi di Scoglio, in un Celeste stracolmo di tifosi in delirio, portarono casa un preziosissimo 3-2, maturato in virtù delle reti peloritane di Napoli, Rossi e Catalano. Prima della radiazione del glorioso A.C.R., giallorossi e cosentini si scontrarono per quattro volte anche in serie B, facendo registrare due vittorie dei padroni di casa e due pareggi.

Dopo un intervallo di un decennio, il rinnovato Football Club Messina del Cavaliere Aliotta ritrova i calabresi al Celeste. Nella stagione 2001/02 è una tripletta di Denis Godeas a regalare la vittoria al Messina per 3-1, mentre nella stagione successiva, l’1-0 firmato Carmine Coppola varrà ai giallorossi la matematica permanenza nel torneo di serie B. Dopo i fasti della serie A e la nuova discesa negli inferi, Messina e Cosenza si ritrovano tra i Dilettanti nella stagione 2011/12. Da quel momento, le due squadre cammineranno a braccetto, conquistando insieme permanenze e promozioni. Le ultime tre sfide disputate, due in D ed una in Seconda divisione, si chiudono con una vittoria giallorossa (2-1 con doppietta di Occhipinti nel 2011/12) e due pareggi con risultato ad occhiali.

Adesso, però, non è più il momento di proclami o invocazioni. Per la salvezza, per l’onore e per la città, il Messina deve riemergere dall’ultima spiaggia, senza se e senza ma. La catastrofe è dietro l’angolo e solo i tre punti possono allontanarla ancora un po’.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 19 marzo 2015 alle 17:33
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @redattore
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