Si è fermato sul più bello il Milazzo che, dopo un filotto di quattro successi consecutivi (Coppa Italia esclusa), ha fallito l’occasione di compiere il salto di qualità e, al “Salmeri”, è stato rimontato dallo Sporting Taormina. Il gol di Rizzo (ottima la sua gara) è stato un’illusione, perché, nella ripresa, con i mamertini che sembravano avere in pugno il match, i biancoazzurri hanno ribaltato il punteggio con Buda e l’eurogol di Famà.

“Abbiamo approcciato bene la gara, siamo passati in vantaggio ma sicuramente ci dobbiamo rimproverare il fatto di non essere stati cinici al punto giusto da poter chiudere la partita. Non può andare sempre bene, ci sono le partite nelle quali l’avversario ti fa due tiri in porta e la perdi, quindi dobbiamo recitare il mea culpa, perché la differenza l’ha fatta la mancanza di cinismo”. Questa l’analisi, lucida, del direttore generale rossoblù, Benedetto Bottari, che ha commentato il derby, il campionato e fatto il punto sul mercato del Milazzo.

La squadra di mister Rufini non ha saputo gestire il vantaggio maturato nella prima frazione contro uno Sporting Taormina che, nonostante le assenze (ben quattro), ha giocato la sua buona partita. Per una squadra, il Milazzo, abituata alle rimonte, la sconfitta è arrivata proprio con le stesse modalità, subendo il ritorno degli jonici, che, dopo l’uscita di D’Anna (fuori per Lucarelli), hanno preso in mano il gioco: “Questa volta l’abbiamo subita ma è stata casuale, dettata dagli episodi e anche dopo l’1-2 abbiamo avuto un paio di occasioni per riequilibrare le sorti del match, ma purtroppo non  abbiamo avuto fortuna. La sostituzione? Abbiamo cercato di mettere un uomo che si buttasse negli spazi per andare di nuovo in vantaggio e, invece, è stato bravo Famà a trovare un eurogol. Da quella distanza non te lo aspetti – ha continuando Bottari escludendo colpe di Fagone – ma sicuramente la responsabilità è nostra perché non abbiamo chiuso prima la gara”.

“È un incidente di percorso, perché la squadra ha espresso gioco e ha avuto una sua identità. Ci sono mancati – ha ribadito il dg - la cattiveria e il cinismo necessari e, alla fine, l’abbiamo pagato a caro prezzo.  Adesso dobbiamo essere obiettivi, stare sereni, senza colpi di testa perché la mia esperienza mi porta a dire che la calma e la tranquillità, in questi momenti, sono le migliori medicine per ripartire”.

Un ko inatteso che complica i piani del club del presidente Cannistrà, scivolato in quinta posizione con 23 punti, ben sette in meno della capolista Città di S.Agata e con corazzate come Acireale, San Pio e Palazzolo in mezzo. La rincorsa verso la promozione diretta si è complicata ma – secondo Bottari – non è impossibile: “Il campionato è ancora lungo, ci dobbiamo credere e stare sereni, guardando partita dopo partita. I 7 punti sono tanti, ma ci sono anche altre squadre e  questo vuol dire che tutti possono perdere e la quota promozione si potrebbe abbassare. Adesso dobbiamo cercare di risollevarci sul piano del morale e migliorare sul piano della mentalità, è inutile piangere sul latte versato ma dobbiamo guardare avanti”.

Infine, capitolo mercato: sono arrivati Matinella e Cordisco, mentre sono andati via Fleri, Finocchiaro, Bertino e proprio oggi anche Fagone e Manzella (diretto al Pistunina), mentre ci sono da risolvere le posizioni di Porcino, difensore classe 1998, accostato alla Messana, del portiere Trovato, altro classe ’98, che ha chiesto di essere ceduto (Camaro) e che nell’ultimo match non sono stati inseriti neanche in distinta: “Siamo sempre vigili, in settimana avremo un confronto con società e tecnico e decideremo cosa fare, ma siamo soddisfatti degli interventi fatti finora. I tre giocatori – ha spiegato il dg - non sono fuori, fanno parte della squadra: Porcino rimane con noi, Trovato ha chiesto di andare via ma non è nostra intenzione cederlo”.

Sezione: Eccellenza / Data: Mer 07 dicembre 2016 alle 17:28
Autore: Davide Billa
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