MIGLIOR GIOCATORE DEL TORNEO: Nino Cambria (Annunziata) – Decisivo in tutte le gare che disputa, andando a segno (10 gol totali), servendo i compagni, incidendo sulla manovra della sua Annunziata, che esce dal torneo in semifinale penalizzata dalla sfortuna e dagli episodi. Al pari del resto della sua compagine, probabilmente avrebbe meritato di disputare anche l'ultimo atto del Palio di Messsina per quanto fatto vedere durante tutto il torneo, ma il calcio non sempre è logica o matematica. L'organizzazione lo premia comunque come calciatore più incisivo dell'intera manifestazione, un riconoscimento alle capacità tecniche ma senza dubbio anche a quelle umane. Candidati non premiati: Roberto Brigandì (Montescuderi) e Pasquale Princi (Giostra)

CAPOCANNONIERE: Giovanni Arena (Giostra) – Per il secondo anno consecutivo tra i migliori assoluti del torneo, capace di segnare a raffica e regalare giocate spettacolari. Chiude il Palio di Messina 2016 a quota 12 reti portando a casa il titolo di migliore marcatore, ma all'appello manca il gol forse più importante, quello che in finale avrebbe potuto regalare il successo alla sua squadra. Nelle prime gare il rapporto con i compagni va ad intermittenza, ma al netto delle prestazioni personali, l'esplositivà nell'andare a segno non ne risente. Nelle ultime due partite si fa apprezzare anche per sacrificio ed impegno, manca solo la ciliegina sulla torta ad un torneo assolutamente positivo per il centrocampista del Città di Messina. Candidati non premiati: Roberto Brigandì (Montescuderi) e Nino Cambria (Annunziata), entrambi a quota 10 realizzazioni

MIGLIOR ALLENATORE DEL TORNEO: Carmelo Marotta (Giostra) – Arriva ad un passo dalla gloria ma proprio sul più bello deve rinunciare ad una vittoria nella quale aveva creduto fin dal primo momento, quando solo a pensarlo in molti gli davano del pazzo. Il suo orgoglio è di avere allestito un roster fatto di ragazzi che buttano il cuore oltre l'ostacolo, prima che di grandi nomi. I fatti gli hanno dato ragione, perché anche di fronte a corazzate del calibro di Dinnammare e Ogliastri, Giostra non demerita mai anzi lotta su ogni pallone con agonismo e dimostra sul campo di meritare la finale. Nella quale perde solo ai calci di rigore. Marotta assieme al capitano Marco Morabito è il condottiero di un'impresa solo sfiorata, ma a loro va il più grande e rispettoso onore delle armi per quanto fatto durante tutto l'arco del campionato. Candidati non premiati: Orazio Santamaria (Annunziata) e Michele Lucà (Gazzi)

MIGLIOR PORTIERE DEL TORNEO: Francesco Sanfilippo (Montescuderi) – Un premio che vale doppio, forse anche triplo o quadruplo se rapportato al livello altissimo degli estremi difensori in lizza per ottenere questo titolo. L'estremo difensore che lo scorso anno ha militato nel Pistunina, invece, sbaraglia la concorrenza superandosi in interventi mozzafiato, soprattutto nelle sfide ad eliminazione diretta, facendosi trovare sempre pronto e attento. Tra semifinali e finali si regala anche le parate decisivo dal dischetto, su Cardia nella semifinale contro l'Annunziata e su La Rocca nella finalissima vinta dalla sua Montescuderi. Ottenendo con merito lo scettro dei re dei numeri 1 del Palio di Messina 2016. Candidati non premiati: Mauro Simoni (Capo Peloro) e Davide Parisi (Dinnammare)

MIGLIOR GOL DEL TORNEO: Daniele Broccio (Montescuderi) – Uno dei veterani del Trofeo delle Stelle, la sua dote migliore è la capacità di fare gruppo, caricare la squadra e guidarla, fino alla vittoria come nell'edizione che si è appena conclusa. Ma il Palio di Messina 2016 per il difensore della Messana vuol dire per due settimane consecutive il premio di migliore realizzazione, prima nella giornata che conclude la fase a gironi con una girata volante e poi con una mina con il sinistro che si stampa all'incrocio nei quarti di finale. Quando ritira il premio sembra quasi non crederci, ma è tutto vero. Classe 1977...ce ne fossero di calciatori così. Candidati non premiati: Giovanni Ginagò (Dinnammare) e Giovanni Arena (Giostra)

MIGLIOR GIOCATORE DELLA FINALE: Peppe Buda (Montescuderi) - In una partita non semplice, l'esterno offensivo si rivela una pedina fondamentale tanto in chiave contenitiva quanto propositiva. E' bravo a chiudere gli spazi sull'out mancino, lottando con Morabito, Princi e Lo Surdo, ed altrettanto a spingere, cercando la conclusione da fuori. Una di queste centra il palo nella prima frazione. E' suo il rigore decisivo, il quinto, che regala a Monte Scuderi la vittoria nel Palio di Messina. Candidati non premiati: Giacomo Alibrandi (Montescuderi) e Marco Morabito (Giostra)

PREMIO FAIR PLAY: Orazio Sturniolo (Ogliastri) – Mai una parola di troppo per il team manager della squadra che si presenta ai nastri di partenza da campione in carica. Interviene quando serve, è capace di placare gli animi o di stimolare una reazione quando necessaria, senza andare sopra le righe. Ogliastri è la principale candidati al titolo alla vigilia, ma gioca le prime quattro partite come se avesse tutto da dimostrare. Un'organizzazione interna impeccabile, organico da urlo, grande voglia di partecipare e vincere. Ingemi e compagni sbagliano però l'approccio ad una partita, decisiva, in semifinale: quanto basta per abbandonare il torneo, senza l'ombra di una recriminazione. Candidati non premiati: Pietro Scimone (Gescal) e Danilo Pancaldo (Villa Lina)

SINTESI PREMIAZIONE
Sezione: Trofeo delle stelle / Data: Mar 19 luglio 2016 alle 17:20
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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