Non ci sta l'ex Ds dell'Orlandina, Sergio Paradiso. Non accetta di ricevere critiche per il suo operato e sulle sue competenze, così ha deciso di scrivere alla nostra redazione per "rispondere" ad alcune dichiarazioni del presidente Massimo Romagnoli.  E sono parole di fuoco. Dunque neppure la vittoria nel derby con la Tiger Brolo permette alla compagine “paladina” di trovare un pizzico di serenità, perché troppo impetuosi sono ancora gli strascichi della complessa situazione societaria nella quale è piombato il club.

Paradiso esordisce con una serie di precisazioni: «La squadra allestita in estate innanzitutto costava molto meno dagli anni precedenti, parlo dell'organico voluto da me e da mister Giuseppe Brunetto. Una formazione da zona playoff, quella composta da calciatori selezionati da noi in Germania, esclusi tutti gli altri aquisti che sono stati fatti da parte del presidente, da Spampinato o altri dirigenti. Sapevamo di contare su un gruppo valido e unito, che con lo spirito giusto e con professionalitá tali da affrontare con la maglia della NfC Orlandina un bel torneo».

Dunque cosa è successo?: «Dispiace perché in Germania ci era stato detto di un grande progetto, importante, con l'ambizione di arrivare in Lega Pro. Siamo stati presi in giro. A noi era stato detto che in Italia i calciatori chiedevono troppo, per questo di considerare il mercato estero per formare una squadra altrettanto buona ma con un budget inferiore. Ma se si voleva vincere un campionato senza concorrenza bisognava fare come il Savoia la scorsa stagione, se no è come volere comprare una Ferrari ma avere i soldi per permettersi una Fiat. Nei giocatori, poi, è emersa la paura derivata da quanto si leggeva sui giornali, le vertenze degli ex giocatori ed allenatori, che hanno generato ansia nell'ambiente. I tre pareggi ed anche la sconfitta di Hinterreggio,  li prevedevo perché legati alla rottura del gruppo. Eppure nel derby con la Tiger è arrivata questa vittoria, che sicuramente ha sorpreso tutti. Per questo vanno i complimenti alla squadra».

Ma Paradiso ha altri sassolini da togliersi, non ha apprezzato il trattamento riservatogli e soprattutto lega gli insuccessi dell'Orlandina alle troppe "teste" in società: «Il presidente era rimasto impressionato dal ritiro in Germania nel 2012, durante il quale visto nelle amichevoli dell'NfC Orlandina, allora guidata dal forte capitano Dell'Orzo, su 6 partite solo 2 pareggi e 4 sconfitte. Il 2-2 contro la Yuniores Regionale FC Viktoria 1904 Köln, il 2-2 contro lo SSV Bergisch Gladbach U23 (riserve della prima squadra, U23 squadra di Promozione), le sconfitte molto chiare contro SG Wattenscheid 09 (Serie D) per 1-5 e contro la Yuniores / Primavera Nazionale MSV Duisburg per 1-3. E ancora l'altra sconfitta dura 1-3 contro una squadra di Eccellenza, il SV Schlebusch. Il calcio tedesco ha dimostrato di essere sportivamente piú duro, dinamico, piú veloce nel gioco ed anche molto offensivo con grande pressing sull'avversario, questo con giocatori che in Serie D in Germania guadagnano poco. Per far capire meglio ció che piaceva al presidente, era per esempio il modo di gioco e la mentalitá che nel calcio professionistico e dilettantistico si é visto in Germania, come ai Mondiali 2014, quando sul risultato di 7-1 sul Brasile, la Germania all'84' attaccava ancora e aveva avuto ancora altre due occasioni gol. Il calcio italiano é forte però come quello tedesco, per questo avevo detto di formare una squadra in gran parte composta da stranieri ma con l'aggiunta di atleti locali, così da possedere tutte le caratteristiche da abbinare ottenere dei successi. Romagnoli però non mi ha permesso di lavorare bene, ha fatto sempre altri acquisti insieme a persone che volevano solo piazzare “propri” giocatori. Avevamo preso grandi talenti, che poi hanno lasciato la Sicilia. Come ad esempio Sinan Karadag, nazionale turco U19, che adesso ha firmato per tre anni con il Kayseri Erciyesspor (serie A turca)».

Paradiso illustra nel dettaglio il progetto tecnico che aveva stilato. A partire dal già citato Giuseppe Brunetto, attuale allenatore del VfL Leverkusen (Serie D), affermato in Serie D in Germania, tra l'altro anche ex calciatore del Licata Calcio ed in Germania del FC Viktoria 1904 Köln (Colonia). Alternative erano gli ex campioni Andrzej Rudy, Dietmar Schacht,  Wladimir Liutyi,  Pedro Pablo Pasculli oppure Viktor Pasulko. La squadra era composta da questi giocatori: gli attuali professionisti Andrew Sinkala, Ioannis Masmanidis, Mitja Novinic, Roberto Guirino, Abdelkader Maouel, Amirali Mostowfi, Giuseppe Spitali, Visar Braha, poi i portieri Babieczko Matheo e Michael Wirtz (1995). Inoltre Kevin Reuter, Piero Maglio, Joao Rodriguez, Michele Celeste (1994), Giuseppe Morelli (1994), Nabil Sadani (1994), Sinan Karadag (1995), Maximilian Patt (1996), Petrik Pionteck, Fabrizio Saieva, Claudio Vizzini, Jean Claude Nanevie, Luigi Campagna, Vincenzo Potenza, Michel (1995), Narciso Lubasa, Sphend Hasani(1996), Tugay Yilmaz (1994), Kerem Sahin (1995), Maik Krannich (1994). Infine due giocatori del posto: Daniele Ventura (1995) ed Riccardo Di Nardo (classe 1996).

E riparte l'attacco contro Romagnoli: «Tutto ció é stato rovinato dalle azioni personali del presidente e degli altri dirigenti. E abbiamo saputo tutto solo leggendo le notizie, nessuna comunicazione ufficiale. Movimenti e scelte prese senza parlare con me, che in quel periodo, nel mese di luglio, ricoprivo il ruolo di direttore sportivo. Al quale tenevo molto in quanto proveniente da Castell'Umberto. Tutti questi episodi che ho raccontato avevano già generato il caos nel pre-campionato, l'ambiente non era più tranquillo». E adesso? «So che diversi accordi ad oggi non sono stati rispettati, compreso ciò che riguarda le condizioni in cui vivono gli atleti, come possono raccontare meglio i tesserati - ha aggiunto Paradiso -. E' impossibile non pensare di lasciare una realtà di questo tipo. All'NfC Orlandina auguro comunque di riprendersi al piú presto, che si torni finalmente a far parlare di calcio, a partire dalla vittoria con la Tiger Brolo».

Sezione: Serie D / Data: Lun 13 ottobre 2014 alle 11:51
Autore: Emanuele Rigano / Twitter: @menelpallone
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